Nella sua annuale seduta avvenuta nell’estate appena passata, una giuria di esperti indipendenti convocata presso il Dipartimento dell’Editoria della Presidenza del Consiglio ha dato le votazioni ai circa 150 giornali italiani che si stampano all’estero. Il Corriere d’Italia ha ricevuto quest’anno per la quarta volta consecutiva la palma di migliore giornale italiano all’estero per le pubblicazioni del 2009.
Il punteggio ricevuto dalla giuria ammonta a 7,75 punti, appunto il primo in assoluto. Segue a molta distanza il giornale del Belgio, Araldo, con 7,30 punti. Il terzo classificato è il giornale del Brasile, Comunità Italiana, con 7,14 punti. Esce di classifica invece il Corriere degli Italiani, giornale della Delegazione nazionale Mci in Svizzera, che si piazza al quarto posto con 7,08 punti. Esce dalla classifica completamente anche Nuovi Orrizzonti Europa, giornale di Belgio e Lussemburgo, che nello scorso anno aveva ottenuto un brillante secondo posto e che quest’anno colleziona soli 6,00 punti.
„Mi rallegro di questa notizia anche perché credo nel giornale e nella funzione che ha di collegamento, di promozione culturale sociale nella comunità“ -ci ha detto l’editore del Corriere d’Italia, don Pio Visentin.“ È l’unico mezzo di promozione che raggiunge gli italiani in Germania. Questo riconoscimento viene fatto nei confronti di chi investe molto nel giornale, a partire dal direttore e dai suoi collaboratori, in particolare Licia Linardi.
L’editore si sente rinfrancato per l’investimento che sta facendo perché crede in esso. Il giornale si caratterizza tra le altre cose perché è una piazza dove si incontrano molti italiani. Vengono accolti molti contributi, scritti e telefonici, da persone ed associazioni.
Soddisfatto anche il direttore, Mauro Montanari. „Il giornale -dice Montanari- è il frutto di un lavoro duro e quotidiano per mettere in luce una comunità fatta di 600.000 persone che altrimenti sarebbe oscurata sia dai media nazionali che da quelli tedeschi. Il fatto che il riconoscimento prosegua nel tempo ci incoraggia ancora di più. Tutto sommato, ce lo siamo meritati.“