Signor Brillante, Lei è consigliere uscente per la lista Europa al comune di Francoforte, si candida ancora nella stessa lista come capolista alle prossime elezioni comunali. Perché un elettore che l’ha sostenuta nella scorsa legislatura dovrebbe sostenerla di nuovo?
Per tanti motivi. Abbiamo fatto come Europa Liste un buon lavoro; siamo stati scomodi nel toccare argomenti che per noi sono importanti e che invece la politica comunale tende a mettere nel cassetto. Per esempio i problemi della discriminazione scolastica, dell’assistenza agli anziani di origine straniera, della formazione professionale e del lavoro in generale per i nostri giovani.
Concretamente, cosa avete fatto?
Grazie al nostro lavoro abbiamo scoperto che le scuole differenziali non reinseriscono nessun bambino nella scuola regolare. Grazie all’Europa Liste, la città ogni anno redige un rapporto sui bambini che dalla Sonderschule tornano nella scuola, mentre in base alla legge scolastica dell’Assia uno dei compiti principali della scuola differenziale è proprio quello di favorire il reintegro dei bambini nella scuola regolare. Abbiamo sempre denunciato la discriminazione delle autorità comunali nell’assumere apprendisti di origine straniera. Infatti gli apprendisti di origine straniera, e quindi anche italiana, sono sottorappresentati tra gli impiegati degli uffici comunali. E solo continuando a lottare potremo ottenere risultati positivi. Siamo riusciti a far deliberare dal Consiglio comunale delle regole che mirano a correggere questa grave mancanza, ma se non riportiamo all’ordine del giorno di continuo questa problematica le buone intenzioni restano nel cassetto.
Perché esiste a Francoforte una lista civica chiamata Europa Liste?
Perché per favorire l’integrazione intesa come equa partecipazione alla vita economica, sociale, culturale e politica dobbiamo diventare parte attiva. L’esperienza ha insegnato che nei grossi partiti le proposte dei cittadini di origine straniera restano soffocate dalla decisione della maggioranza. Invece, come indipendenti, possiamo mettere all’ordine del giorno tutti gli argomenti che servono per migliorare le nostre condizioni.
Nei partiti tedeschi si vedono spesso facce di stranieri, soprattutto turchi, ma nessun italiano. Perché?
Intanto è da dire che circa il 40% della popolazione di Francoforte ha una origine straniera. Di conseguenza anche questi cittadini nei partiti sono sottorappresentati. La Cdu, ad esempio, tra i primi trenta candidati ne ha solo tre di origine straniera. Inoltre nessun partito tedesco ha ritenuto opportuno candidare un cittadino di origine italiana. Questo vuol dire che noi per loro non contiamo niente. Questo ci sprona ad essere più partecipi per avere voce in capitolo. Se non eleggiamo consiglieri italiani con la Europa Liste a Francoforte non avremo alcun consigliere comunale italiano.
Quali sono gli obiettivi principali della lista?
Oltre agli argomenti già trattati vorremmo realizzare un centro di servizi di volontariato da mettere a disposizione dei connazionali per aiutare in caso di necessità. Vorremmo riuscire ad eleggere un assessore italiano.
Com’è formata la lista?
La maggioranza dei candidati sono di origine italiana, ma abbiammo anche candidati tedeschi, spagnoli, portoghesi e greci.