Nell’agosto 2015 in Europa è entrato in vigore il Regolamento UE n. 650/2012 che introduce il rilascio di un apposito Certificato Successorio Europeo in tutti i paesi dell’Unione Europea: un certificato d’eredità che attesta lo status ereditario dei soggetti coinvolti nella successione.
Certificato successorio europeo
Il Certificato successorio è nato con l’intento di uniformare le regole della successione internazionale, vista la diversità di norme che regolano la competenza, le leggi applicabili e la molteplicità delle autorità coinvolte. Il Certificato successorio europeo consente a eredi, legatari, esecutori testamentari o amministratori dell’eredità di far valere all’estero, in un altro Stato membro dell’unione europea, la loro qualità e i relativi diritti, ovvero i poteri e le facoltà, in una vicenda successoria che coinvolge un Paese diverso da quello la cui legge disciplina la successione mortis causa.
C’è stato un cambiamento essenziale. Cosa cambia per i residenti in Germania?
Fino adesso sia la legge tedesca sia quella italiana, prevedeva che la legge da applicare, quando un italiano all’estero moriva e veniva disposta la succesisone di eredità, fosse quella italiana in base all’art. 46 legge n. 218 del 31.05.1995.
La nazionalità del defunto era decisiva per la determinazione del diritto successorio applicabile.
Questa regola è cambiata dal 17/08/2015. A partire da questa data il diritto applicabile è quello dell’ultima residenza del defunto, art. 21 comma 1 del Regolamento 650/2012. Ciò significa che la successione di un italiano deceduto dopo il 17/08/2015, il quale aveva l’ultima residenza in Germania, sarà regolata dal diritto successorio del luogo, cioè il diritto di successione tedesco. Tranne se il de cuius in vita abbia espressamente disposto, tramite testamento, il diritto successorio italiano. Il cambiamento legislativo ha conseguenze molto importanti per gli eredi e per la loro responsabilità. Questo perché, nel diritto tedesco come in quello italiano vi è la possibilità di ereditare i debiti rispondendo così col proprio patrimonio privato, nel caso in cui non si sia limitata la propria responsabilità.
Diritto successorio italiano
In base al diritto successorio italiano l’eredità deve prima essere accettata dall’erede, art. 470 co. 1 e 475 codice civile. Inoltre l’erede ha di solito 10 anni di tempo, art. 480 codice civile, per accettare o rinunciare all’eredità. In Italia, l’erede può procedere all’accettazione dell’eredità con beneficio d’inventario, limitando in tal caso la responsabilità all’attivo della massa ereditaria, art. 484 codice civile.
Diritto successorio tedesco
Mentre, in base al diritto successorio tedesco si diventa automaticamente erede senza accettazione, Art. 1922 co. 1 BGB (codice civile tedesco). Quindi si può diventare eredi anche contro la propria volontà. L’eredità risulta automaticamente per legge al momento della morte. Per questo motivo, in Germania, rinunciare all’eredità ha un’importanza decisamente maggiore rispetto a quella italiana.
In base al diritto tedesco il termine per la rinuncia è di 6 settimane dalla conoscenza della successione, art. 1942 co. 1, 1944 BGB. Il termine si prolunga di altri sei mesi se l’erede non è residente in Germania. Tale termine decorre dal momento in cui l’avente diritto ha conoscenza del decesso e della sua posizione di erede.
Il Regolamento europeo in questione porterà con sé un’ampia gamma di ulteriori conseguenze, per esempio in materia di successioni legittime, successioni di coniugi, procedimento ereditario (certificato ereditario e certificato successorio) e influirà sui termini di prescrizione. Dovrà essere perciò analizzato per ogni singolo caso. Inoltre dovrà essere preso in considerazione anche il diritto successorio fiscale applicabile. Gli interessati dovrebbero perciò rivolgersi senza alcun ritardo ad un avvocato o notaio con buone conoscenze dei nuovi diritti successori italiano e tedesco per una consulenza circa le differenze sussistenti.
Sia in Italia sia in Germania la successione si apre al momento del decesso ecco cosa bisogna sapere:
Come si diventa eredi?
In Italia è necessario che l’erede accetti l’eredità, senza particolari procedure. Mentre in Germania si diventa eredi automaticamente al momento del decesso del de cuius. Nel caso l’asse ereditario fosse sovraindebitato potrebbe essere necessario procedere al rifiuto. È importante conoscere i termini per la rinuncia.
Cosa sono i patti successori?
I patti successori sono quei patti che si riferiscono ai beni di una successione non aperta. La legge italiana e tedesca si differenzia proprio su questo punto.
Possiedo immobili sia in Italia che in Germania: si applicano due leggi diverse?
No. La legge applicabile sarà una sola. Es.: se il de cuius ha degli immobili in Italia ma la residenza in Germania, la legge di successione applicabile sarà quella tedesca.
È possibile scegliere la legge applicabile?
Sì, ma solo prima dell‘apertura della successione.
Per la successione del coniuge superstite esistono differenze tra Italia e Germania?
Sì, vi sono grosse differenze e una stessa situazione potrà avere conseguenze diverse, dipende sempre se si applichi l‘una o l‘altra legge.
Vi sono altri aspetti rilevanti?
Sì, le imposte, per esempio. Bisogna tener presente che questo aspetto non è legato alla legge applicabile alla successione.
Perché è importante?
Perché in assenza di una scelta esplicita, alla successione di un italiano residente in Germania, sarà applicata la legge tedesca. La quale regola molti aspetti della successione in modo diverso da quella italiana.
Serata informativa
Il Consolato Generale di Francoforte insieme allo Studio legale Pastori&Kollegen invitano gli italiani interessati a partecipare all’incontro informativo sulle successioni giovedì 24 novembre presso la sede Enit di Francoforte. L’incontro avrà inizio alle ore 16. Per partecipare bisogna iscriversi entro il 22 novembre al seguente indirizzo mail: verzillo@pastori-kollegen.de o per telefono 069 699686146035
Foto: Invito al convegno informativo