Lo chiamano il “Prussiano di Sicilia” e di sicuro tra gli italiani emigrati in Germania è quello che ha fatto più strada. È un medico di formazione, ma la celebrità l’ha raggiunta come manager e dirigente d’azienda. È stato membro di una serie incredibile di consigli d’amministrazione e l’ultimo successo professionale risale allo scorso 12 aprile, quando è stata notificata la sua nomina a presidente di UniCredit, uno dei principali colossi bancari d’Europa e del mondo. Ma andiamo con ordine.
Innanzi tutto il nome e l’origine: si chiama Giuseppe Vita ed è nato a Favara in provincia di Agrigento 77 anni fa. Ottavo di 14 figli, Giuseppe ha lasciato presto la sua Sicilia per andare a studiare all’università La Sapienza di Roma, dove si è laureato in medicina e specializzato in radiologia. Nel 1962 si sposta ancora più a Nord, a Colonia, dove da principio intraprende la professione medica come borsista e assistente presso l’istituto di radiologia dell’ateneo renano, e successivamente, nel 1964, entra nel colosso farmaceutico tedesco Schering AG.
Vita mostra subito di avere grandi qualità manageriali, scala le posizioni all’interno dell’azienda. Gli viene affidata la direzione della filiale italiana e poi nel 1987 un ulteriore salto, geografico e professionale: finisce a Berlino a fare il presidente del comitato esecutivo del gruppo, carica che ricopre fino al 2001. Giunto all’età in cui per la maggior parte delle persone scatta l’ora della pensione, Vita continua la sua infaticabile opera di consulente e manager. Sarebbe fin troppo lungo e noioso elencare tutte le poltrone che gli vengono offerte, ma qualcuna va citata: presidente del consiglio di amministrazione di Ras S.p.A. (oggi Allianz), presidente di Deutsche Bank (ne è ancora presidente onorario), presidente del comitato di sorveglianza di Hugo Boss AG, presidente del consiglio di sorveglianza del gruppo Springer, presidente del consiglio di amministrazione del Gruppo Banca Leonardo, membro dei consigli di amministrazione di Barilla Spa e Pirelli Spa.
Insomma un palmares di trofei manageriali che ben pochi possono vantare. L’ultimo prestigioso incarico, come si diceva, è la recente nomina a presidente di UniCredit quale successore di Dieter Rampl. Il nome di Vita ha raccolto consensi pressoché unanimi tra gli azionisti ed è stato preferito a quello di altri prestigiosi manager. Giuseppe Vita è un uomo dalla doppia anima: tedesco nel rigore e nell’affidabilità, italiano nella passione per l’opera lirica e per la cucina della sua patria (a Berlino è un frequentatore assiduo del ristorante “Bacco” di Massimo Mannozzi).
Forse è proprio per questo che è stato giudicato l’uomo giusto per guidare un istituto bancario così importante come UniCredit (oltre 40 milioni di clienti, presente in 22 paesi) nell’attuale burrascosa situazione di crisi. E visto che viviamo nella stagione dei “tecnici” chissà che un domani non possa tornare utile anche per il governo del Paese. Più che una previsione è un auspicio.