“Sono dovuta venire fino a Colonia per scoprire che noi italiani siamo un popolo pieno di valori umani e sociali. A Roma nessuno me l’aveva mai fatto capire.” Ad affermarlo è una ragazza di appena diciotto anni, vestita come tutte le ragazze di quell’età, ma in quel momento i suoi occhi sono persi nei pensieri, è così lontana dalle sue coetanee romane. Emanuela è una dei 300 partecipanti all’incontro avvenuto il 15 marzo scorso a Colonia, nella struttura scolastica del Liceo linguistico Italo Svevo e della Gesamtschule bilingue Francesco Petrarca. Come lei, anche gli altri studenti delle scuole romane sono rimasti impressionati da quanto avevano vissuto in quella giornata di lavoro e di scoperta.
Ed ancora oggi, a distanza di diverse settimane, l’eco di quell’incontro non si è spento, anzi, sembra alimentarsi di energia propria. Basta andare su Facebook o su altre piattaforme sociali utilizzate dai giovani, per rendersene conto: amicizie nate in poche ore tra ragazzi di Roma e di Colonia che maturano e coinvolgono altri studenti, discussioni su tematiche che certo non possono essere definite superficiali, pianificazioni di incontri estivi… Nessuno di questi ragazzi è disposto a dimenticare ciò che ha vissuto a Colonia. Eppure, a prima vista, quell’incontro in terra tedesca aveva tutta l’aria di essere una delle tante espressioni di spreco di denaro pubblico, delle quali si sente così spesso parlare.
Ma per fortuna non è stato così. Il 15 marzo 2012 il Liceo linguistico Italo Svevo, unica scuola superiore italiana in Germania, e la Gesamtschule Francesco Petrarca, scuola comprensiva tedesca bilingue, di Colonia hanno ospitato nella loro struttura comune 240 studenti delle scuole superiori di Roma accompagnati da 40 insegnanti. Presenti anche circa 30 rappresentanti del comune di Roma, tra cui Giovanni Williams, direttore del Dipartimento dei servizi educativi e scolastici. Il viaggio rientrava nel progetto “Roma nel cammino della memoria: percorsi e viaggi di storia, cultura e impegno civile” organizzato da Roma Capitale, progetto che già ha portato gli studenti romani al confine orientale italiano, in Friuli Venezia Giulia, Istria e Dalmazia e sui passi della Shoah, ad Auschwitz e Birkenau.
L’obiettivo del progetto è quello di tenere, tra gli studenti della scuola secondaria, vivo l’impegno e la memoria storica, nella cornice della storia nazionale e mondiale del 900, per rilanciare tra i giovani i valori della democrazia e del rispetto umano, il rifiuto di ogni violenza, discriminazione e di ogni forma di dittatura. Il viaggio a Colonia era stato dedicato all’incontro con l’esperienza dell’emigrazione, un fenomeno che da sempre accompagna la storia italiana. La giornata era stata organizzata da un gruppo di insegnanti delle due scuole ospitanti e la formula scelta è stata quella dei laboratori di studio, tenuti da esperti e testimoni dell’emigrazione.
Nei laboratori è stata affrontata la tematica dell’emigrazione sotto angolazioni diverse, quali ad esempio: l’istruzione, il mondo imprenditoriale, la condizione femminile e quella giovanile, la prospettiva storica, la letteratura, il mondo dei media, l’associazionismo italiano o il ruolo della chiesa. Ai laboratori hanno partecipato anche studenti dell’Italo Svevo, che tra l’altro avevano l’importante funzione di raccogliere i risultati degli incontri che saranno pubblicati. Una giornata di lavoro intenso, ma che ha dato modo agli studenti romani di incontrare direttamente molte persone che hanno vissuto e vivono l’esperienza dell’emigrazione, tanti italiani ed italiane che con grande entusiasmo hanno risposto all’invito di raccontare le difficoltà incontrate ed i successi raggiunti, l’impegno che dedicano ogni giorno per migliorare la vita della comunità italiana in Germania.
E di rendersi conto che chi vive qui ci sta bene, ma continua ad avere un grande legame affettivo con l’Italia. Una scoperta che ha fatto esclamare ad un ragazzo romano: “Ho trovato più amore per l’Italia in Germania di quanto ne abbia mai trovato in Italia… oggi ho capito cosa significa amare il proprio paese!” Non a caso, nella cerimonia di apertura dell’incontro era stato cementato il connubio tra Italia e Germania anche attraverso il dono da parte della Città di Roma di due alberi, che simboleggiano la vita e lo sviluppo di una persona, ma anche come questa non possa vivere senza riconoscere le proprie radici.
Ora i due alberi troneggiano nel cortile della scuola e vengono accuditi amorevolmente da tutti gli studenti. Al termine dell’incontro, molti dei ragazzi romani hanno dichiarato di essere rimasti impressionati dai laboratori di studio e come questi avessero aperto loro una finestra sul mondo della migrazione che, per motivi generazionali, era per loro un tema praticamente sconosciuto. Ovviamente la giornata della “invasione romana”, come qualcuno aveva definito l’incontro con le scuole di Roma, riferendosi al numero degli ospiti, non poteva che concludersi in allegria. Infatti, la sera stessa si è svolta presso un hotel di Colonia una grande festa, dove si sono esibiti gruppi italiani di ogni tipo, tra cui va ricordata la Rock Band degli allievi dell’Italo Svevo, che da alcuni anni sta avendo un successo clamoroso anche in ambienti extrascolastici.
La serata è stata guidata da Roberto Olla, direttore del TG Storia, che è venuto accompagnato da una troupe della RAI. Va ricordato che nel secondo giorno del viaggio, cioè venerdì 16 marzo, i ragazzi delle scuole di Roma, accompagnati da diversi coetanei dell’Italo Svevo, si sono recati a Marcinelle, in Belgio, dove hanno deposto una corona al “Monumento al sacrificio del minatore italiano”, presso il cimitero della cittadina, che ospita le tombe dei minatori morti nell’incidente. L’incontro del 15 marzo 2012 non solo ha stabilito un legame duraturo tra i ragazzi che vivono nei due paesi e che come già detto sembra svilupparsi sempre di più.
Anche tra le scuole di Colonia e il Comune di Roma si è sviluppato un livello di collaborazione che sicuramente darà i suoi frutti in futuro. Infatti è ora in programmazione per il prossimo anno sia una seconda edizione dell’incontro avvenuto, che anche una visita a Roma delle scuole di Colonia. Ma non basta, come ha sottolineato la preside dell’Italo Svevo, Luciana Stortoni, la preparazione dell’incontro ha regalato alla scuola “un’occasione per conoscere e attivare tanta gente e per costituire un gruppo intorno al quale dare nuovi spunti alla comunità italiana.” E di sicuro, in tempi come quelli che viviamo, non è certamente un intento di poco conto.
Informazioni sul Liceo linguistico Italo Svevo di Colonia sono reperibili sul sito:
www.italo-svevo-koeln.de