Il responsabile di vent’anni di malgoverno tali da far vergognare anche i peggiori forchettoni democristiani di antica memoria; l’inseguito dalle magistrature di tutta Italia; l’inventore del Bunga Bunga; colui che ha reso ridicolo il Paese di fronte al mondo; il grande corruttore; l’uomo che ha portato l’Italia sull’orlo del collasso economico, si ripresenta bel bello come se non fosse successo niente e, anzi, di fronte al suo popolo televisivo, si lascia dipingere di nuovo come il salvatore.
Trovo difficile spiegare il perché di questo a qualche amico tedesco che me lo domanda, con aria tra l’ironico e l’infastidito: perché la Mummia trova ancora una qualche credibilità nell’elettorato italiano? Non lo so di preciso. Mi cadono le braccia. Il fatto è che la Mummia è abilissima a comprare gli avversari, sfruttandone le debolezze. C’è chi si vende per poco. Per un mutuo da finanziare, ad esempio, potrebbe dargli un voto in più alla camera. Allora la Mummia, se gli conviene davvero, apre il portafoglio.
C’è invece chi di danaro ne ha abbastanza e cerca quanche punto in più di audience televisiva, come il Michele Santoro di qualche sera fa. Ed ecco allora la Mummia lo fa cuocere nella sua vanitosa gigioneria. Alla fine Santoro esce dal confronto nella convinzione di aver vinto la partita. Ed invece è stata la Mummia a vincere ed ad avvicinarsi alla conquista della regione Lombardia, attraverso la quale potrà poi bloccare al Senato l’attività legislativa del prossimo Parlamento e, attraverso il ricatto, proporsi come candidato alla Presidenza della Repubblica, al riparo di ogni pretesa della magistratura.
È uno scenario angosciante che catapulterebbe il Paese fuori dall’Europa e lo farebbe ripiombare nel ridicolo universale. Ma questo alla Mummia non interessa, perché, per lui, il mondo è costituito semplicemente dalla espansione del suo Ego. Stando agli ultimi sondaggi noti nel momento in cui andiamo in stampa, sta accadendo proprio questo: la Mummia e i suoi camerieri sono in testa di quattro punti nella corsa alla presidenza della regione Lombardia.
Con questa legge elettorale, quattro punti in Lombardia sono tantissimi e valgono, appunto, lagovernabilità del Paese. Per arrivarci, la Mummia utilizza tutto quanto è possibile. Non solo la trasmissione del vanesio fagiolone Michele Santoro. Ora cavalca infatti gli „utili idioti“ della Lega Nord, ai quali permette qualche smargiassata di fronte al loro pubblico secondo il motto „can che abbaia non morde“. Contemporaneamente egli cavalca gli altri „utili idioti“ (sempre tra virgolette, si capisce! Semplice citazione storica da Wladimir Lenin) dei vari movimenti per il Sud, i quali hanno interessi opposti a quelli della Lega Nord, ma, visto che si ignorano l’un l’altro, riescono a stare insieme gli uni e gli altri nella stessa scatola elettorale. Peraltro la tecnica non è nuova.
La Mummia aveva già utilizzato in passato l’ansia di potere dell’Udc di Casini per far approvare quella legge elettorale passata alla storia come Porcellum e che permette appunto i descritti terrificanti scenari. A suo tempo aveva utilizzato il Psi di Bettino Craxi per far approvare una legge sulle emittenze televisive che, unica nel mondo occidentale, permetteva (e permette) ad un possessore di reti televisive nazionali di concorrere con un proprio partito al Parlamento, e quindi alla presidenza del Consiglio.
E noi sappiamo quanto conta la televisione nella campagna elettorale. Sappiamo come il popolo televisivo dimentica oggi quello che è successo ieri. Allora mi si permetta un consiglio, anzi, una preghiera a chi governerà l’Italia nei prossimi anni. Per favore, modificate quella legge elettorale definita dal suo stesso autore „una porcata“. Quindi modificate la legge sulle emittenze televisive che da vent’anni contribuisce di molto alla caduta in basso del Paese.