Giovane australiana dalle origini tutte italiane, Annalisa Lippis crea calzature d’autore per un mondo nuovo. Confezionate a mano tra l’Abruzzo e le Marche con cura e attenzione, nascono dall’incontro di tecniche d’avanguardia, per vestibilità, e abilità manuale di esperti maestri calzaturieri che seguono l’intero processo produttivo. Dai tessuti, alle pelli, dalle cuciture, alla tomaia, dalla suola ai tacchi, tutto viene seguito nei minimi dettagli grazie al “valore artigiano” della manifattura, tipica del carattere 100% italiano. Particolarità, è l’assemblaggio a mano della tomaia con la suola, per un risultato di altissima qualità, rispondendo così ai requisiti di flessibilità, non ottenibili con suole realizzate industrialmente.

Il vero prodotto Made in Italy che trae ispirazione dalla poliedricità del mondo che cambia, in fatto di design e ricerche sul comfort, mantiene salde le proprie radici manifatturiere, dando vita a calzature di nicchia orientate all’unicità e all’esclusività rispetto alla mera produzione di massa. Le creazioni Annalisa Lippis si trovano in pochi ed esclusivi pezzi rispettando così il desiderio di ogni singola donna di sentirsi unica e speciale nell’indossare qualcosa di non facilmente replicabile, proprio come la propria personalità.

Ciao Annalisa, era molto che volevamo fare questa intervista, nel frattempo sono passati diversi anni e la tua collezione di scarpe Annalisa Lippis è diventata una bella realtà. Come ci si sente a trasformare le proprie idee e ispirazioni in prodotti veri?

Una grande soddisfazione per aver raggiunto il difficile percorso di realizzare due collezioni di alta moda.

Hai origini italiane, sei nata in Australia dove sei cresciuta, che rapporti hai con le tue origini abruzzesi? Che tipo di legame hai con la tua terra d’origine?

Ho sempre sentito molto forte le mie origini italiane e abruzzesi, soprattutto se messe a confronto con il mio paese natale la multisfaccettata Australia. Sono sempre stata circondata dai nonni, in particolare la nonna materna, e dai miei genitori che hanno portato le tradizioni italiane e le usanze tipiche abruzzesi. Continuano a farlo ancora oggi. Inoltre torno spesso in Italia per lavoro, e non manca mai l’occasione di visitare i posti dove i miei antenati sono vissuti. Oltre ad apprezzare luoghi fantastici, resto sempre catturata dall’ospitalità delle persone che vivono in Abruzzo e dintorni.

Qual è la tua formazione e come è nata l’idea di creare un’azienda di calzature dal design esclusivo e Made in Italy? Soprattutto da cosa trai ispirazione?

La curiosità verso le persone, le culture diverse, la passione per le scarpe e il mondo del fashion mi hanno portata ad esplorare diverse parti del mondo. Asia, America, Europa passando per Milano, dove ho vissuto per diversi anni frequentando la prestigiosa scuola Ars Sutoria. Successivamente ho iniziato una fitta collaborazione con Vibram, l’Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani e un’attività di Trend Research per la Milano Fashion Week. Poi Under Armour e Chinook Boots, solo per citarne alcuni. Quella che sembrava una semplice passione è poi diventa la strada da percorrere quando ho capito che il Made in Italy è un linguaggio universale, comprensibile in ogni parte del mondo. Da qui ho deciso di creare il mio brand per portare il sapere artigianale italiano in Australia. Il vero prodotto Made In Italy trae ispirazione dalla poliedricità del mondo che cambia, in fatto di design e ricerche sul comfort, mantenendo salde le radici manifatturiere che danno vita a calzature di nicchia orientate all’unicità e all’esclusività, rispetto alla mera produzione di massa. Le mie creazioni rispecchiano tutto questo.

Come viene organizzata la produzione e quanto è importante la qualità?

La particolarità delle mie calzature sono l’assemblaggio a mano della tomaia con la suola, per un risultato di altissima qualità, rispondendo così ai requisiti di flessibilità, non ottenibili con suole realizzate industrialmente. La qualità è importante in tutte le fasi della realizzazione delle calzature, che sono interamente fatte in pelle e cuoio di prima scelta, selezionate e senza compromessi.

La collezione estate ha dei nomi particolari, (Aymelina, Corelia, Antea, Ismeralda, Livia, Presentosa). Sono nomi di fantasia? Da dove hai preso l’ispirazione?

QuintEssence, la collezione estiva, racchiude 6 calzature per 5 tipologie di donne. Tutte accomunate dal buongusto, dalla ricercatezza, dalla leggerezza dei colori e dal fascino che solo il Made in Italy riesce a esercitare. I nomi prendono spunto dall’Abruzzo, in particolare, Presentosa non è solo una calzatura ma è anche l’icona presente sul mio logo. La stella con i cuori d’oro era un presente abruzzese dalle origini antichissime, un ciondolo d’amore donato alle promesse spose, da portare al collo: un pegno d’amore.

Quale modello ti sta dando maggiore soddisfazione e quale tipo di clientela si identifica nei tuoi prodotti?

In Australia siamo alle porte dell’estate quindi la vendita è incentrata sulla collezione estiva. In generale c’è molto interesse per tutte le mie scarpe in quanto si collocano come calzature comode ed eleganti, utilizzabili in qualsiasi occasione. Guardo soprattutto alla donna che esige un prodotto di qualità, ma che vuole anche distinguersi esprimendo la propria personalità indossando una calzatura praticamente unica, elegante e impeccabile sotto ogni punto di vista. La tipologia di clienti a cui puntiamo, quindi, sono coloro (non necessariamente italiani) che cercano un accessorio realizzato quasi ad hoc, per esprimere il proprio stile e la propria personalità, per ostentare sicurezza e carattere. Parliamo alle donne che muovono il mondo. Lo diciamo anche nella nostra campagna stampa!

Le vendite vengono affidate solo al tuo sito online: www.annalisalippis.com oppure ti affidi anche a dei punti vendita?

La vendita è attualmente nella mia città, nel punto vendita a Norwood in Adelaide. Vi anticipo che nei prossimi mesi troverete le collezioni in diversi pop up store, tra Melbourne e Sydney. Nel futuro prossimo sto vagliando la possibilità di essere presente in alcune boutique di Milano, nel quadrilatero della moda ovviamente. Lo store online servirà la vendita per il resto del mondo.

Quali sono le difficoltà nell’avviare un progetto come il tuo? Immagino che sei sempre in viaggio tra la tua Australia e l’Italia.

Le difficoltà principali sono state quelle di selezionare validi artigiani e fornitori di pellami e accessori di prima scelta. Dopo una minuziosa ricerca ho individuato una serie di professionisti che mi garantissero un altissimo standard qualitativo, flessibilità di produzione e disponibilità ad innovarsi.

Non pensi che star della televisione, cinema, jet-set, potrebbero lanciare il tuo marchio in modo significativo? Che tipo di pubblicità avete in mente per far conoscere sempre di più l’azienda?

Affiancarsi ad un testimonial sicuramente aiuta ad avere visibilità, ovviamente la brand reputation ed equity si acquista col tempo e proponendo prodotti di alto livello. La qualità che il cliente deve aspettarsi dalle mie calzature deve essere sempre al top e determinare l’acquisto anche nel futuro. Per far conoscere l’azienda mi avvalgo di professionisti del settore marketing con cui lavoro attraverso i comunicati stampa, sito web e relativa pianificazione sui motori di ricerca. Inoltre presidio fiere, eventi e convegni di settore. Credo comunque anche nel potere dei Social Networks che al momento stanno già dando enormi risultati in fatto di talkability.

Quali sono gli obbiettivi per i prossimi anni? Cosa vorresti raggiungere e cosa pensi di sviluppare in futuro?

Gli obiettivi per i prossimi anni sono molteplici: mantenere l’alto livello qualitativo nella produzione e sicuramente aumentare la visibilità con punti vendita selezionati nelle principali città. Per quanto riguarda lo sviluppo mi piacerebbe realizzare una linea di accessori, In particolare borse. Di alta moda ovviamente.