Francoforte, aprile 1946. La città è ancora un cumulo di macerie. La carta per la stampa scarseggia ma nonostante tutte le avversità, gli intellettuali Francofortesi riescono a pubblicare i loro articoli in una collana, che segna la rinascita del pensiero critico in Germania dopo gli anni terribili della dittatura e della guerra. Nascono i “Frankfurter Hefte”. Settantadue anni dopo, il Consolato Generale d’Italia a Francoforte sul Meno presenta una nuova collana di pubblicazioni che porta il titolo “Quaderni Francofortesi”. Un titolo semplicemente copiato? A quanto pare no.

Il Console Generale Maurizio Canfora ha salutato gli invitati alla serata di presentazione della collana, il 14 novembre scorso, proprio mostrando agli ospiti un raro esemplare dei “Frankfurter Hefte” del 1946, spiegando: “Ci siamo ispirati alla storica pubblicazione, traducendone in italiano il titolo ma seguendone soprattutto lo spirito, poiché anche la nostra collana vuole essere un mezzo per diffondere riflessioni già proposte in incontri e seminari o ricerche che riguardano la nostra collettività e il nostro Paese riflessi nella società che ci ospita”.

Ecco allora cosa sono i Quaderni Francofortesi del Consolato. Sono piccoli moltiplicatori in cui si ripropongono le relazioni, i contenuti e i risultati di incontri, seminari e simposi organizzati e comunque sostenuti dal Consolato Generale.

Nella prefazione del numero 1 “Francoforte in Cifre” il Console Canfora spiega ai lettori: “Accade spesso che un pubblico dibattito, una riunione di lavoro o un incontro su temi d’interesse generale terminino con i ringraziamenti e gli applausi alla fine della serata. Poi, ognuno va a casa con i propri appunti, con le proprie impressioni.

I “Quaderni Francofortesi” si propongono pertanto l’obiettivo di ordinare annotazioni, di raccogliere interventi e di dare una sistemazione anche cronologica ai contributi che esperti e osservatori condividono nelle numerose occasioni d’incontro che si realizzano nella nostra circoscrizione con il sostegno o il concorso del Consolato Generale”.

La sera del 14 novembre è stata però interessante anche sotto un altro aspetto e cioè quello del racconto degli addetti ai lavori. Il comitato di redazione composto dagli addetti all’Ufficio LAS –Lavoro e Assistenza Sociale- del Consolato Generale, Pasquale Marino, David Albamonte e Stefano Liuzzi hanno raccontato delle difficoltà incontrate nella realizzazione di un’iniziativa che sulla rete consolare è sino ad ora unica ma anche della passione coinvolgente in un lavoro di gruppo realizzato a “braccetto” con il Console Generale. La difficoltà maggiore è stata quella di lavorare con i soli “mezzi di bordo” e quella di amministrare le energie senza sottrarle alle quotidiane attività d’ufficio. La passione? Ce l’ha spiegata il curatore della collana Pasquale Marino: “Quando abbiamo ultimato il numero uno e cioè il compendio statistico della collettività italiana nella circoscrizione consolare, abbiamo dovuto imparare il “linguaggio delle statistiche”, grazie alla tenacia del collega Liuzzi, ci siamo dovuti improvvisare “tipografi”, grazie ai talenti del collega Albamonte e ci siamo entusiasmati ogni volta che scoprivamo aspetti della collettività finora sconosciuti. E siamo stati naturalmente orgogliosi, nel riuscire a dare alla nostra ricerca una “veste dignitosa”, degna, cioè, di essere pubblicata con l’emblema del Consolato Generale che poi è l’emblema della Repubblica Italiana”. Dopo il “Compendio Statistico” la collana ha affrontato un altro importante argomento: quello dell’eredità. L’importanza del tema delle successioni era stata avvertita da tempo dal Consolato Generale al punto da dedicarci un seminario con diversi relatori, tutti impegnati nel settore della consulenza legale. Il 7 dicembre scorso il Notaio Oliver Wedel, l’Avvocato Salvatore Rosamilia, il Presidente del Comites di Francoforte Calogero Ferro e lo stesso avvocato Francesco Pastori riferivano informazioni dettagliate sui temi della “Eredità, successioni di cittadini italiani in Germania”. Ora si trattava di diffondere gli utili e preziosi contenuti delle relazioni, impacchettarli in un linguaggio fruibile per poi essere rese disponibili alla comunità. Ed è stato l’avvocato Francesco Pastori ad assumersi il compito: “Con grande entusiasmo ho accettato di partecipare all’iniziativa del Consolato Generale d’Italia a Francoforte sul Meno nell’ambito della pubblicazione dei Quaderni Francofortesi. Il contributo del mio studio ha carattere e portata informativa “di settore” specificatamente dedicata alla successione per causa di morte. Il compito che mi sono assunto è quello di presentare ai lettori una guida informativa dal taglio pratico, utile per comprendere cosa succeda dopo il decesso di un soggetto ed individuare le fasi principali di quanto occorre fare per completare il complesso iter successorio. Pertanto, oltre ad alcune indispensabili sezioni informative anche a carattere storico (per me sempre interessanti ed utili a capire il quadro generale in cui ci si muove) ho messo a disposizione insieme agli autori di questo compendio, schemi e linee guida dal taglio pratico-informativo, cercando di restare il più lontano possibile da una formula “accademica”, sposando invece un approccio decisamente più utile. Mi auguro di essere riuscito in questo proposito.” Chi ha sfogliato il numero due dei Quaderni Francofortesi, potrà effettivamente confermare all’Avvocato Pastori di essere veramente riuscito nel suo proposito. Chi vuole saperne di più sulla stesura dei testamenti e sulle procedure italiane, tedesche ed europee che regolano l’eredità, potrà acquisire informazioni utili, pratiche e veloci. E, attenzione, la cosa non riguarda solo noi italiani. Il Console Generale Canfora: “È emerso con chiarezza quanto l’argomento delle “successioni” sia particolarmente sentito sia dai connazionali di tutte le età sia dagli amici tedeschi con vincoli materiali nel nostro Paese, nonché dagli addetti ai lavori nel settore dell’assistenza agli anziani e della consulenza legale”. Il Console Canfora ha annunciato già i titoli del numero 3 e del numero 4 della collana, che dovrebbero essere, più o meno: “Guida pratica ai servizi consolari” e “La diffusione dell’insegnamento dell’Italiano e bilingue nella circoscrizione consolare dei Francoforte sul Meno”.

La serata nella Sala Europa è stata molto intensa. Quando andai alla presentazione dei Quaderni Francofortese non mi aspettavo un resoconto da parte degli addetti ai lavori così dettagliato ed appassionante. Nei Quaderni Francofortesi noi cittadini troviamo materiale prezioso. Il primo quaderno riporta in maniera precisa quanta Italia vive in Germania, permettendo di tracciare accuratamente il profilo di chi vive dove in Germania e da dove proviene. Questo quaderno offre dati statistici importanti sia alla politica, alle istituzioni che ai ricercatori di settore.

Il secondo quaderno sulle successioni invece è molto prezioso al grande pubblico. Prima o poi un lutto in famiglia si presenta ed è previdente prepararsi alle procedure legate all’eredità. L’opuscolo usa un linguaggio comprensibile, evitando “l’avvocatese” perché proprio tutti capiscano i passaggi e le procedure importanti. Merita sottolineare che parti del secondo quaderno sono anche in tedesco, andando in contro a quelli che hanno beni in Italia ma non parlano l’italiano. I Quaderni Francofortesi nascono per volere del Console Generale di Francoforte, Dott. Maurizio Canfora, che ringrazio a nome della mia comunità per questa felice idea.

I Quaderni Francofortesi si basano su due media portanti: la versione stampata a distribuzione gratuita presso il Consolato Generale d’Italia a Francoforte e quella diramata sul sito dello stesso Consolato Generale: www.consfrancoforte.esteri.it

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