Nella foto: Giovani. Foto di © StockSnap su Pixabay

STUDIO TUI STIFTUNG – Giovani europei apprezzano l’UE ma si sentono politicamente trascurati

I giovani europei apprezzano profondamente i benefici della libera circolazione all’interno dell’Unione Europea, ma molti di loro si sentono politicamente poco rappresentati. Questo è uno dei principali risultati emersi dall’ottavo studio rappresentativo “Junges Europa” condotto dalla TUI Stiftung.

Identità e valori europei

Lo studio, realizzato dall’istituto di ricerca YouGov, ha coinvolto giovani di età compresa tra i 16 e i 26 anni in sei paesi europei: Germania, Francia, Spagna, Italia, Grecia e Polonia. Dai risultati emerge che i giovani europei hanno interiorizzato e apprezzano le conquiste e i valori dell’Unione Europea, come la pace, la democrazia e i diritti umani. Inoltre, considerano la libera circolazione, la possibilità di lavorare in altri paesi membri e di studiare in diverse università europee tra i principali successi dell’UE. Anche l’utilizzo economico della telefonia mobile nell’UE è considerato positivamente.

Uno degli aspetti più interessanti è l’identità “ibrida” che caratterizza la maggior parte dei giovani europei: tra il 50% e il 70% degli intervistati si identifica sia come cittadino europeo che del proprio paese di origine. In Polonia, tuttavia, il 55% si sente esclusivamente polacco, ma il 50% ritiene comunque che l’adesione all’UE sia positiva.

Insoddisfazione politica

Nonostante l’apprezzamento per i valori e le conquiste dell’UE, la gioventù europea esprime una forte insoddisfazione riguardo alla rappresentanza politica. Solo il 17% degli intervistati si sente fortemente rappresentato dal Parlamento Europeo, con picchi del 19% in Germania. La situazione non migliora a livello nazionale, dove solo il 17% si sente adeguatamente rappresentato dal proprio parlamento nazionale. In Italia e Grecia, il malcontento è particolarmente elevato.

Un terzo dei giovani europei percepisce che nel proprio paese gli interessi degli anziani sono prioritari, una visione condivisa dal 40% dei giovani tedeschi. Oltre la metà degli intervistati pensa che i politici non si preoccupino sufficientemente delle opinioni dei giovani, mentre più di due terzi ritiene che in politica si parli troppo e si agisca troppo poco.

Priorità e fiducia

Quando si tratta dei problemi più urgenti a livello europeo, la migrazione e l’asilo sono al primo posto, seguiti dalla protezione ambientale e climatica, la politica educativa e la digitalizzazione. Solo la scienza gode di una fiducia sopra la media (67%), mentre la fiducia in altre istituzioni come la polizia (39%), le istituzioni dell’UE (35%) e i tribunali nazionali (30%) è molto più bassa. I giovani italiani mostrano una fiducia superiore nella scienza (78%) rispetto ai loro coetanei polacchi (59%).

Un futuro incerto

Circa un terzo dei giovani europei guarda al futuro con pessimismo, ad eccezione dei giovani francesi che si mostrano più ottimisti. In Germania, il 56% dei giovani mantiene una visione ottimistica del proprio futuro, stabile rispetto all’anno precedente.

Il politologo Prof. Dr. Thorsten Faas della FU-Berlin, che ha seguito lo studio, sottolinea come le numerose crisi nazionali e globali stiano gravando sui giovani adulti europei, generando incertezza. “Un futuro sicuro e la promessa di prosperità delle società democratiche non sono scontati”, afferma Faas. “Le aspettative per il futuro sono attenuate, ma complessivamente non peggiorano, stabilizzandosi quest’anno a un livello basso.”

La gioventù europea si trova a un crocevia: pur riconoscendo i vantaggi e i valori dell’Unione Europea, avverte una significativa disconnessione con le istituzioni politiche. Questo gap rappresentativo pone una sfida cruciale per il futuro dell’UE, che dovrà lavorare per riavvicinare i giovani alle decisioni politiche e garantire che le loro voci siano ascoltate e rispettate.