Nella foto: La morte di Gezabele, di Gustave Doré

Gezabele era una donna straordinaria. Malvagia e senza scrupoli, scaltra e calcolatrice, ma allo stesso tempo affascinante, bella, astuta e vincente. La sua storia viene raccontata nel primo libro dei Re.

Figlia del re di Tiro, un’importante città costiera alleata di Israele, sposò il re Acab, fu la madre di altri due re del regno di Israele, Acazia e Ioram, e forse anche della regina Atalia.

L’inizio della sua storia è già particolare: Acab designato al trono si innamora di lei. Il matrimonio non è solo una scelta politica. Un matrimonio d’amore era poco diffuso nella società del IX secolo a.C.

Gezabele, il cui nome può significare «figlia della divinità Zebul» è una donna timorata del suo Dio. Una delle prime cose che fa è costruire un tempio per questa divinità: Baal. Suo marito, che vuole creare un polo religioso in contrasto con Gerusalemme, dove veniva adorato invece JHWH, è d’accordo. Gezabele si occupa anche del successo economico del suo regno. Vuole fare di Israele un regno prosperoso ed economicamente forte come quello di Tiro. Chi non accetta questo nuovo stato di cose viene eliminato. Nabot, che non vuole vendere un terreno alla casa reale, viene fatto uccidere utilizzando falsi testimoni e il profeta Elia, che combatte contro la religione di Baal, diviene acerrimo nemico della regina.

La lotta con Elia diviene una lotta di religione, al termine della quale Gezabele non può che soccombere. La sua storia termina in maniera tragica. Non solo suo marito e i suoi tre figli vengono ammazzati, ma anche lei, a seguito della rivolta dei fedeli del Dio di Gerusalemme JHWH, guidata da Ieu, sarà trucidata in modo efferato. Tradita dai suoi stessi servitori viene gettata da una finestra, schiacciata da cavalli e il suo cadavere, dilaniato dai cani, viene utilizzato come concime.

Il giudizio negativo che, sia la Bibbia, sia la tradizione, ha formulato su questa donna è però di parte. È una straniera perfida, infedele, adultera e fedifraga. È talmente dannosa, che non ha la statura morale per essere lasciata in vita.

La storia viene scritta dai vincenti. Gezabele ha perso ed è quindi la peggior donna che abbia mai avuto una posizione di responsabilità in Israele.

Ma chi ha vinto non era certo migliore di lei.

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