Monsignor Paganelli è stato felicissimo di poter salutare e ringraziare ancora la comunità Italiana di Ludwigshafen.
La forte donazione che è stata fatta è stata usata, come Monsignor Paganelli aveva già annunciato, per progetti legati all’ Holy Spirit Hospital, l’ospedale della diocesi di Makeni. Come tutto il sistema sanitario in Sierra Leone, dopo la crisi dovuta a Ebola questo ospedale ha passato un periodo molto difficile.
Alcuni infermieri erano stati colpiti dal virus, un medico è purtroppo deceduto, e l’ospedale si è trovato immerso in una crisi di personale proprio quando, finita l’emergenza Ebola, si sarebbe dovuto ripartire con nuovo slancio. In questo contesto la donazione arrivata è stata un aiuto vitale.
Una necessità che si avvertiva alla fine dell’emergenza Ebola, era di rieducare le persone ad avere nuova fiducia nelle strutture ospedaliere. Bisognava far capire loro che l’incubo era finito e che potevano riavvicinarsi all’ospedale senza problema. Purtroppo durante Ebola il numero di coloro i quali si sono rivolti a guaritori tradizionali è cresciuto, mettendo in questo modo a repentaglio la loro salute e in qualche caso la vita.
Sono stati organizzati progetti ad hoc, mandando gente preparata nei villaggi e cercando di far capire alle persone l’importanza di accedere alle cure dell’ospedale.
Per fare un esempio concreto, Monsignor Natalio mi ha raccontato che le donne non vanno a partorire all’ospedale perché non hanno soldi, con conseguenze tragiche. Il Holy Spirit Hospital ha aperto, un mese fa, un nuovo reparto di maternità e Monsignor Natalio vorrebbe sviluppare un progetto. Indirizzare in questo ospedale le donne che hanno bisogno.
L’idea sarebbe di dare un contributo alle donne povere che devono partorire per accedere all’ospedale, si potrebbe pensare a 100 euro per donna.
Grazie anche al contributo della CIL è stato realizzato un nuovo centro dove si possono tenere lezioni, tenute per lo più da medici o personale specializzato in Europa o negli USA. In questo stabile è stata costruita anche una camera con macchinari atti alla sterilizzazione dei camici e degli strumenti usati da medici e infermieri. Per supplire alla carenza di personale, si sono istituite borse di studio per giovani che sono andati a studiare medicina all’estero. Recentemente è appena tornato dall’India, dove si è laureato come anestesista, il Dottor Mohamed Kargbo, che ha studiato al Ganga Hospital, a Goa. Grazie anche all’aiuto del CIL sarà possibile aiutare il Dottor Kargbo a completare la sua specializzazione in Ghana.
Le idee nella fervida mente di Monsignor Paganelli non mancano mai, e sono sempre rivolte a migliorare le difficili situazioni di vita delle pecorelle del gregge che è stato a lui affidato. Alla fine della telefonata mi ha incaricato ancora di ringraziare, da parte sua e da parte di tutta la diocesi di Makeni, la Comunità Italiana di Ludwigshafen. Da parte mia è stato bello vedere quanto si può fare quando l’amore che alimenta una comunità, si mette in gioco.