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di Dr. Giampiero Autiero - 

Gentili lettrici e cari lettori. È marzo ed anche in Germania si percepisce aria di primavera. È dal 21 di questo mese che come per magia un po‘ in tutti i Land il sole si sia liberato del suo cappotto grigiastro per lasciare volare i suoi raggi luminosi verso la nostra amata terra; le giornate si allungano ed il desiderio di trascorrere all’aria aperta il nostro tempo cresce sempre di più. È marzo, scendo a far la spesa vicino casa e nonostante il sole ed un insolito cielo azzurro, noto transenne davanti all’ingresso dei giardini pubblici, non sento le voci dei bambini, non vedo i nonni sulle panchine … È marzo e dovrei parlarvi di pollini ed allergie primaverili, di rimedi per le riniti allergiche, di toccasana per la secchezza degli occhi ma in verità non posso …. il corona virus ha attraversato dall’ultimo articolo pubblicato sul Corriere d’Italia il mondo, ferendo in questi giorni l’Europa e lasciando dietro di se una scia di tragedia che ha unto le coscienze di tutti ed insegnato ad alcuni la paura. È marzo ed è tempo di „corona virus“, la parola più indicizzata su google, un amico poco garbato che senza permesso, si è inserito nella vita di tutti noi cambiando le nostre abitudini, paralizzando il nostro sistema industriale, gettando milioni di famiglie europee nella disperazione. È marzo ed anche la Germania, dritta sul suo piedistallo cede alle avance del virus, abbassando la voce e bisbigliando ai suoi che è ora di fermarsi per evitare quello che „tutti oggi sappiamo“, sia accaduto, ai nostri fratelli nel mondo; si proprio così, ci sediamo ed aspettiamo a milioni, tempi migliori, guardando dalle finestre le provocatorie giornate di sole di questa insolita e struggente primavera tedesca. Io, tra i pochi fermi per motivi di lavoro in ospedale, dopo aver toccato con mano il dolore delle famiglie di pazienti affetti dal virus ed impresso nella mia mente in maniera indelebile la loro incredulità e disperazione, nel mio tempo libero come voi, siedo tra le pareti di casa con i miei cari e, guardando proprio là, fuori dove guardate voi, trovo ispirazione per darvi qualche notizia in più su questo argomento che conoscete oggi, sicuramente meglio di ieri.

EVOLUZIONE DELL’INFEZIONE
Il 31 dicembre 2019 le autorità cinesi hanno segnalato un focolaio di polmonite di cause sconosciute nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei. Il 9 gennaio 2020 la task-force cinese grazie alle tecnologie molecolari ha isolato l’agente eziologico: un nuovo ceppo di coronavirus, denominato provvisoriamente 2019-nCoV, non identificato prima nell’uomo. Il 12 febbraio 2020 l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha identificato il nome definitivo della malattia in COVID-19, abbreviazione per coronavirus disease 2019. Nello stesso giorno la Commissione internazionale per la tassonomia dei virus (International Committee on Taxonomy of Viruses – ICTV) ha assegnato il nome definitivo al virus che causa la malattia: SARS-CoV2, sottolineando che si tratta di un virus simile a quello della SARS. 


LETALITA‘ (numero totale di decessi per una determinata malattia in rapporto al numero totale dei malati) .
Da un’analisi dei dati finora disponibili risulta che il nuovo coronavirus ha un tasso di letalità sensibilmente inferiore rispetto a quello osservato per altri coronavirus come SARS e MERS, anche se la sua contagiosità è maggiore. La popolazione più a rischio sono gli anziani, in particolare coloro che hanno un sistema immunitario indebolito a causa di comorbosità (compresenza di altre malattie), o precedenti interventi chirurgici.  


IL LEGAME TRA SARS-CoV2 E ALTRI CORONAVIRUS 
Prove sempre maggiori rilevano che l’origine del virus come per altri già studiati in passato sia da rincondurre ai pipistrelli, più precisamente quelli delle sottospecie di “Rhinolophus”. Queste sottospecie sono abbondanti e ampiamente presenti nella Cina meridionale e in tutta l’Asia, il Medio Oriente, l’Africa e l’Europa. Studi recenti indicano che sono stati identificati oltre 500 CoV nei pipistrelli in Cina. Tuttavia, rimane poco chiara la via di trasmissione verso gli uomini. I pipistrelli sono rari nei mercati della Cina, ma vengono cacciati e venduti direttamente ai ristoranti. L’ipotesi attuale più probabile è che un animale ospite intermedio, ancora da identificare, abbia svolto un ruolo nella trasmissione. Diversi sono gli articoli che parlano di virus elaborati in laboratori segreti per mettere in ginocchio il sistema economico di paesi in crescita o fortemente industrializzati, spesso smentiti od oscurati perché privi di fondamento.


CORONAVIRUS ED ALIMENTI CRUDI
Le autorità nazionali per la sicurezza alimentare sono alla ricerca di ulteriori informazioni in merito alla potenziale persistenza del virus SARS-CoV-2, che causa COVID-19, sugli alimenti venduti a livello internazionale, nonché il potenziale ruolo del cibo nella trasmissione del virus. Attualmente, sono in corso indagini per valutare la vitalità e il tempo di sopravvivenza del virus SARS-CoV-2. È una buona regola considerare che, il consumo di prodotti animali crudi o poco cotti dovrebbe essere evitato per non incorrere in potenziali infezioni. I coronavirus sono sensibili alle normali temperature di cottura (70 ° C) . In questo caso i potenziali danni trasmissibili sarebbero inesistenti se opportunamente cotti. Carne cruda, latte crudo o organi crudi di animali devono essere trattati e maneggiati con cura per evitare la contaminazione incrociata.


QUANTO RESTA ATTIVO IL CORONA VIRUS SULLE SUPERFICI
Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso le goccioline del respiro delle persone infette tutte le volte che queste si soffiano il naso, starnutiscono o tossiscono. Secondo alcune prove laboratoristiche preliminari il virus potrebbe sopravvivere alcune ore sulle superfici ma accertamenti sono ancora in corso. “È assolutamente possibile che le goccioline di saliva cadendo su alcune superfici dei nostri ambienti familiari piuttosto che lavorativi per un po’ di tempo possano avere al loro interno delle cellule in cui sia presente il virus  “ma questa modalità di contagio è assolutamente marginale rispetto al contagio interumano”. 
Tenere pulite dunque le superfici su cui lavoriamo, studiamo, mangiamo, rappresenta un modo efficace per rispondere all’aggressione potenziale del virus. I disinfettanti comuni hanno il potere di uccidere il virus annullando la sua capacità di infettare le persone. (per esempio disinfettanti contenenti etanolo al 75% o a base di cloro all’1% come la comune candeggina). Per avere maggiori garanzie è buona regola disinfettare tutti gli oggetti che si usano frequentemente  come il telefono cellulare, auricolari, il microfono, con un panno inumidito con prodotti a base di alcol o candeggina.


RACCOMANDAZIONI SEMPRE UTILI IN QUESTI MOMENTI
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) osserva che, in queste circostanze misure che limitano la circolazione delle persone rappresentano l’unica arma contro la diffusione massiva del virus. La Germania sulla scia delle misure restrittive intraprese dall’Italia ha fermato diversi settori industriali, limitato molteplici attività, proibendo assembramenti di persone in luogo pubblico consentendo alle famiglie di circolare per le vie cittadine senza trattenersi a lungo e senza incontrare amici/o conoscenti. Tali restrizioni già utili alla Cina, che vede adesso dopo 45 giorni di sacrificio, buoni risultati con contagi ridottissimi, aiuteranno anche i paesi europei ad uscire da questa morsa del corona virus. Tali restrizioni devono basarsi su un’attenta valutazione del rischio, essere proporzionate al rischio per la salute pubblica, essere possibilmente di breve durata ed essere riesaminate periodicamente con l’evolversi della situazione. Non bisognerà mai dimenticare che, meno contagi ci saranno e minore sarà il numero delle persone che saranno ricoverate nei nostri ospedali ed ancor meno il rischio di ricorrere alle cure intensive in caso di peggioramento dello stato di salute. La salute è il bene più prezioso che abbiamo, appartiene a questa vita e non ci sono altre possibilità. Molti lo hanno capito molto di più restando a casa in questi ultimi tempi, che in tutta la loro vita. Ci saranno tempi migliori, albe e tramonti indimenticabili che godremo con i nostri cari; per adesso state a casa, rispettate le regole per il vostro personale ed altrui interesse. È marzo, e di primavere ne verranno altre … e ci riabbracceremo ancora.

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