Foto simbolica. Foto di ©Gerd Hartmann Pixabay

…ma non quello di calcio, fa parte di un vasto programma di sorveglianza gestito dalle forze armate cinesi

Quel pallone aerostatico cinese “era chiaramente per attività di intelligence e incoerente con l’equipaggiamento a bordo dei palloni meteorologici”. I funzionari dei servizi segreti statunitensi ritengono che il pallone spia cinese, avvistato e abbattuto negli Usa, faccia parte di un vasto programma di sorveglianza gestito dalle forze armate cinesi. E così Washington smentisce le ragioni e le spiegazioni di Pechino che aveva parlato di un’attrezzatura utilizzata a scopi meteorologici finita fuori rotta. È un caso – diplomatico, geopolitico, internazionale – tra le due superpotenze mondiali quello esploso intorno ai palloni spia: è saltato il viaggio diplomatico del segretario di stato Antony Blinken e i toni tra Washington e Pechino sono diventati sempre più duri tra accuse incrociate e smentite.

Quando la notizia dell’individuazione del pallone aerostatico ha fatto il giro del mondo, si erano sprecati i titoli sulla Guerra Fredda: molto utilizzati durante gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, i dirigibili sono stati superati da altri mezzi più sofisticati anche se gli esperti non escludono che possano tornare in auge. Il loro uso era stato adottato da subito dopo la messa a punto dell’invenzione della mongolfiera, a fine XVIII secolo. A utilizzarli per prima fu la Francia, nella battaglia di Fleurus nel 1794. Furono molto usati – soprattutto per osservare il campo di battaglia dall’alto – in seguito nella Guerra Civile Americana e nella Prima Guerra Mondiale. Il Giappone si specializzò nei cosiddetti “palloni incendiari”: che precipitavano al suolo rilasciando un carico infuocato, circa 300 raggiunsero gli USA durante la Seconda Guerra Mondiale.

Gli stessi Stati Uniti lanciarono diversi programmi di sorveglianza e spionaggio tramite i palloni aerostatici negli anni della Guerra Fredda, il più famoso dei quali è stato il Progetto Moby Dick. Le forze armate dell’Unione Sovietica nel 1956 abbatterono centinaia di palloni spia lanciati da Washington da Germania Ovest e Turchia. I dirigibili che si salvarono – qualche decina – portarono però in dotazione delle informazioni preziose, tra cui un deposito nucleare all’epoca sconosciuto nel resto del mondo. I palloni spia non sono mai stati abbandonati ma a partire dagli anni Sessanta il loro lavoro è stato in gran parte sostituito da quello dei satelliti.

Sfruttati anche per rilevazioni meteo o fini scientifici, la miniaturizzazione della tecnologia potrebbe permettere un ritorno a un loro più massiccio utilizzo anche nel campo dello spionaggio. Possono montare fotocamere, videocamere, radar e sensori. E rispetto ai satelliti restano molto più economici anche se meno all’avanguardia. Volano tra i 24 e i 37mila metri, molto più in alto rispetto agli aerei civili o militari, e possono essere piuttosto grandi – nel caso dell’avvistamento che sta facendo discutere, all’incirca quanto tre autobus. Secondo quanto scrive Il Post in un articolo dettagliato, sono anche difficili da abbattere: non solo perché possono sfuggire ai radar ma anche perché volano ad altitudini non raggiungibili dai caccia e quando vengono colpiti perdono aria e quota gradualmente.

Così il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti sul cosiddetto “pallone spia” individuato nello spazio aereo americano e abbattuto qualche giorno dopo e sempre secondo gli americani il Presidente Cinese Xi Jinping nel 2015 ha creato un programma controllato dalle Forze di supporto strategico dell’Esercito Popolare di Liberazione, una divisione apposita del programma di sorveglianza, che comprende una serie di palloni simili, è in parte gestito dalla piccola provincia cinese di Hainan, sostengono i funzionari Usa. Gli Stati Uniti non conoscono le dimensioni precise della flotta di palloni aerostatici di sorveglianza cinesi, ma le fonti dicono che il programma ha condotto almeno due dozzine di missioni su almeno cinque continenti negli ultimi anni. Circa una mezza dozzina di questi voli sono stati effettuati all’interno dello spazio aereo statunitense, anche se non necessariamente sopra il territorio americano. La Cina ha presentato ieri una protesta formale al Dipartimento di Stato Usa per l’abbattimento del ‘dirigibile civile senza pilota’ da parte dei militari americani, entrato “involontariamente” nello spazio aereo. Lo comunica una nota dell’ambasciata cinese a Washington, secondo cui l’incaricato d’affari Xu Xueyuan, “su istruzione”, ha espresso “ferma opposizione e forte protesta contro l’uso della forza da parte degli Stati Uniti”, esortando a “la parte statunitense a non intraprendere alcuna azione che possa aggravare e complicare la situazione. La parte cinese si riserva il diritto fornire ulteriori risposte se necessario” I resti del pallone sono ora conservati nel laboratorio del governo a Quantico, in Virginia. Toccherà a una squadra di ingegneri dell’FBI esaminarli e provare a una serie di domande fondamentali.

Sono molte. Quanti e quali dati è in grado di raccogliere. Se riesce a inviarli in presa diretta o che tipo di memoria utilizza. A quale satellite è collegato. Se esistono caratteristiche tecniche che possono essere utili ai sistemi di sorveglianza americani.

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