Monaco di Baveria- Dopo il grande successo della tournée internazionale, l’eleganza del tango di Roberto Herrera, debutta a Monaco di Baviera, con lo spettacolo El Tango al Teatro Carl-Off Saal il prossimo 20 febbraio alle ore 20.00

 

Roberto Herrera inizia a studiare danze folkloristiche argentine all’età di 8 anni fino a diventare primo ballerino del Ballet Folklorico Nacional Argenetino, diretto da Santiago Ayala „El Chúcaro“ e Norma Viola. Un curriculum di tutto rispetto con un’esperienza di ballerino solista della Grande Orchestra del Maestro Osvaldo Pugliese. Negli ultimi anni si è esibito in tutto il mondo e ha insegnato l’arte del Tango e del folklore argentino nei cinque continenti. 

Proclamato l’ultimo poeta del tango, in questa tourne, sarà in scena con dieci ballerini argentini e l’orchestra Lo quevendrà dal vivo, con un nuovo spettacolo che racconterà del tango e del suo abbraccio universale come testimonianza storica e culturale di un popolo attraverso il secolo appena trascorso.

Le coreografie che Herrera ha pensato per la sua Compagnia, dipingono un affresco che racconta l’evoluzione del Tango, la sua storia, un cammino che parte dalle origini quando si chiamava semplicemente musica ciudadana.

Le musiche proposte fanno parte di quei classici legati alle radici di questo ballo che dagli anni ‘40 e ‘5si potevano ascoltare attraverso i vicoli dei quartieri più caldi della città di Buenos Aires. Un percorso che accompagnerà lo spettatore fino ai giorni nostri, dove l’arrivo è caratterizzato dal Tango Nuevo, un genere chil suo più grande compositore, Astor Piazzolla ha fatto conoscere all’intero pianeta.

El Tango, è uno spettacolo, in due atti, portato in scena da un corpo di ballo di dieci elementi, degli artisti poliedrici ed eclettici che catturano e poi raccontano al pubblico, storie di combattimenti con i coltelli e di forti passioni legate anche a quella cultura della strada che ritroviamo nei testi Evaristo Carriego e Jorge Luis Borges.

La tessitura ritmica affidata all’orchestra Lo que vendra è il risultato di una miscela di ritmi e melodie con una forte componente nostalgica e sentimentale dove lo strumento caratteristico è il Bandoneon. I testi delle canzoni sono spesso in lunfardo, una sorte di codice parlato dai malavitosi che bazzicavano nei pressi del porto di Buenos Aires, un gergo usato per non farsi capire. 

El Tango è lo specchio della società-afferma Roberto Herrera, direttore, coreografo e ballerino è come tale può essere a volte triste, ma a volte molto felice ed allegroHo scelto, per il mio spettacolo di mostrare un’altra faccia: quella meno conosciuta͟”.

Questa rappresentazione –dichiarano Roberto Romanelli e Cristiano Fagioli produttori della tournè– è uno spettacolo che raccoglie tutte le sfaccettature di un’arte antica, che oggil‘Unesco lo ha dichiarato «Un Bene Culturale Immateriale» patrimonio dell’Umanità. Un genere che viene ballato e cantato non solo in Argentina e in Uruguay, ma in tutto il mondo”.

Dai passi di Roberto Herrera e dalle musiche esibite dal vivo, si riesce a toccare il cuore del percorso artistico del Maestro, sentendo così quello che intimamente desidera, comunicare allo spettatore una danza che prende vita, ora sensuale ora potente ma sempre con l’intento di creare una atmosfera che del tango e ciò che rappresenta: un modo per sentire l’esistente, la vita, il tempo, l’amore e la morte. Una storia da raccontare che se chiudi gli occhi vedi tutta la città di Buenos Aires.

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