Il 26 settembre scorso si è svolta una riunione “delocalizzata” del Consiglio Nazionale delle ACLI Germania in forma di teleconferenza (via Zoom) presieduta da Duilio Zanibellato, presidente delle ACLI in Germania, ed organizzata e moderata da Giuseppe Tabbì, segretario per l’organizzazione e le risorse delle ACLI in Germania nonché presidente delle ACLI nel Baden-Württemberg.

Il presidente Zanibellato ha ricapitolato i punti in discussione, il primo dei quali era la sensibile riduzione dei servizi offerti ai connazionali in Germania che l’associazione ha dovuto subire negli ultimi tempi non soltanto a causa del Covid-19, ma già iniziata con la chiusura di alcune sedi qualche mese prima che scoppiasse la pandemia.

Massiccia è stata pure la riduzione dei tesserati, che attualmente raggiunge solo il 10% di quanti ce n’erano un tempo. Questo trend è bensì comune a molte altre associazioni, però non in questa misura. Il calo d’interesse che si è registrato, alcuni consiglieri lo hanno posto in relazione anche con il cambiamento sostanziale della nuova immigrazione rispetto a quella dei tempi andati: connazionali forniti spesso di lauree e diplomi, diversi dagli emigranti di allora, senza arte né parte e spesso privi d’istruzione, che approdavano alle Missioni ed ai circoli ACLI come a un’ultima spiaggia.

Le comunicazioni ufficiali delle ACLI inviate agli iscritti rimangono spesso sommerse nella valanga di notizie e spam delle telecomunicazioni attuali. Si è quindi passato a discutere dei problemi tecnici contro cui si è andata a scontrare la nuova prassi delle tessere elettroniche delle ACLI, che soprattutto nei Länder Baden-Württemberg e Baviera si sono rivelati particolarmente difficili da superare. Mentre invece sembrano definitivamente superate tutte le impasse all’introduzione delle carte d’identità elettroniche che finalmente incominceranno ad essere distribuite in tutti i consolati Germania a partire dal 1° ottobre prossimo. È poi giunto il momento di eleggere il delegato al congresso delle ACLI nel prossimo mese di novembre, e la scelta è caduta sul presidente Zanibellato, che ha accettato di buon grado.

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