Nella foto: Kit diabete. Foto di © Steve Buissinne su Pixabay

La Giornata mondiale del diabete (WDD) è stata creata nel 1991 dalla federazione internazionale del diabete (IDF) e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in risposta alla crescente sfida alla salute posta dal diabete ed è diventata una Giornata ufficiale delle Nazioni Unite nel 2006 con l’approvazione della Risoluzione 61/225 delle Nazioni Unite. Si celebra ogni anno il 14 novembre, il compleanno di Sir Frederick Banting, che ha scoperto l’insulina insieme a Charles Best nel 1922.

WDD è la più grande campagna di sensibilizzazione sul diabete al mondo che raggiunge un pubblico globale di oltre 1 miliardo di persone in più di 160 paesi. La campagna richiama l’attenzione su questioni di fondamentale importanza per il mondo del diabete e mantiene il diabete saldamente sotto i riflettori pubblici e politici. 463 milioni di adulti (1 su 11) convivevano con il diabete nel 2019, causando solo in questo anno 4,2 milioni di morti. Si prevede che il numero di persone affette da diabete aumenterà a 578 milioni entro il 2030. Un adulto su due con diabete rimane non diagnosticato (232 milioni). La maggior parte ha il diabete di tipo II (DMT2).

Il tema della Giornata 2023, scelto dall’International Diabetes Federation, è: “Potenziare la salute globale”, che evidenzia in maniera chiara l’importanza che le comunità lavorino insieme e si concentra su “Diabete e Stili di Vita Sani”.

Se conosci il tuo rischio sai come comportarti” è il messaggio della giornata, promossa anche in Italia in un’azione sinergica mondiale. L’obiettivo principale è sensibilizzare l’opinione pubblica sul diabete, per promuoverne la prevenzione attraverso l’adozione di stili di vita salutari. Sensibilizzando e fornendo informazioni per prevenire la malattia e educando le persone a conoscerne le cause, i sintomi e le possibili complicanze sarà possibile migliorare la prevenzione del diabete e facilitare cura e gestione più efficace. Durante la giornata si prevede in tutti i paesi coinvolti l’organizzazione di eventi, iniziative formative, attività educative e sessioni di screening, conferenze e attività che interesseranno sia i pazienti diabetici sia il pubblico generale. Con una prevalenza in continua crescita, il diabete viene identificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) quale priorità globale per tutti i sistemi sanitari. Ad oggi nel mondo si stimano oltre 530 milioni di adulti con diabete, numero destinato ad aumentare a 640 milioni nel 2030. In Europa la malattia interessa circa 60 milioni di adulti e gli italiani con diabete sono circa 4 milioni, ma si stima che un ulteriore milione abbia la malattia senza che essa sia mai stata diagnosticata.

La grande diffusione del diabete determina quindi la necessità di porre sempre maggiore attenzione alle tematiche della prevenzione primaria e secondaria (diagnosi precoce) e la necessità di migliorare le conoscenze e la consapevolezza delle persone per arginare l’epidemia di diabete nel mondo. La prevenzione primaria del diabete di tipo 2 si identifica con la promozione di stili di vita sani, finalizzati anche alla prevenzione dell’eccesso ponderale. Uno stile di vita sano e attivo contribuisce sia a prevenire i casi di diabete di tipo 2 sia a ritardare e ridurre le complicanze che ne derivano.

Ma…Che cos’è il diabete?

Il diabete mellito di tipo II (DMT2) è una malattia cronica caratterizzata da elevati livelli di glucosio (zucchero) nel sangue ( iperglicemia). La patologia è dovuta a un’alterazione della quantità o del funzionamento dell’insulina , un ormone prodotto dalle cellule del pancreas. L’insulina ha il compito di far entrare il glucosio circolante all’interno delle cellule dell’organismo, dove viene poi utilizzato come fonte di energia: se il pancreas non produce una quantità sufficiente di insulina (deficit parziale di insulina) o se gli organi bersaglio (muscolo, fegato, tessuto adiposo) non rispondono in maniera adeguata all’ormone, l’organismo non può utilizzare il glucosio circolante come energia che resta nel sangue; di conseguenza i livelli di glucosio diventano sempre più alti e provocano danni a vari organi, per esempio agli occhi (retinopatia diabetica), ai reni (nefropatia diabetica) e al cuore (coronaropatia). Altre complicanze date dalla malattia sono l’intorpidimento e il formicolio agli arti (neuropatia diabetica), il piede diabetico (ulcere ai piedi) e complicazioni del sistema neurovegetativo (disfunzione erettile). Inoltre, spesso il diabete si associa ad altre malattie metaboliche come l’ ipertensione arteriosa e le dislipidemie: in questi casi si parla di sindrome metabolica .

Il DMT2 rappresenta circa il 90% di tutti i casi di diabete, generalmente si manifesta in età adulta (circa 2/3 dei casi di diabete interessano persone over 65 ), anche se negli ultimi anni un numero crescente di casi viene diagnosticato in età adolescenziale, un fattore correlabile all’aumento dell’incidenza dell’ obesità infantile . In Italia, le persone affette da diabete mellito di tipo II rappresentano circa il 5% della popolazione , cioè oltre 3 milioni di persone. Tuttavia, si stima che a questo numero possa aggiungersi circa 1 milione di persone affette da diabete che ancora non sanno di averlo. Le cause del diabete nella maggioranza dei casi, la comparsa del diabete mellito di tipo II è associata a stili di vita scorretti e all’ obesità, che spesso lo precede e ne è la causa scatenante.

La predisposizione genetica può favorire lo sviluppo della patologia, per questo le persone che soffrono di DMT2 hanno spesso parenti prossimi (genitori, fratelli) affetti dalla stessa malattia. Altre condizioni che aumentano il rischio di sviluppare diabete sono:

• un’alimentazione sbilanciata, eccessivamente ricca di zuccheri semplici e grassi;

• eccessivo consumo di alcolici;

• sedentarietà;

• diabete gestazionale ;

• età avanzata, il DMT2 si manifesta in genere dopo i 40 anni e interessa principalmente persone con più di 64 anni;

• etnia, in quanto hanno un rischio più elevato di sviluppare la malattia le popolazioni dell’Africa sub-sahariana e del Medio Oriente – Nord Africa.