La Signora L.P. di Bingesheim ha, in Patria, una sorella (classe 1960), occupata a tempo indeterminato dal gennaio 1979. La lettrice ci chiede se la stessa potrà ottenere la pensione dal gennaio del 2022.

Da quanto abbiamo potuto osservare la sorella della lettrice, ha 41 anni d’anzianità contributiva. Il diritto alla pensione dovrebbe scattare nell’autunno del 2022.

Il signor F.M. di Köln ha, in Patria, un cugino che lavora nel settore privato. Ora, lo stesso vorrebbe riscattare il servizio militare, ai fini della pensione. Il lettore ci chiede se sia ancora possibile.

Certamente. Basta collegarsi, via internet, col portale www.inps.it . Nel sito sono chiaramente elencate varie voci; tra cui anche quella”accrediti contributivi figurativi per il servizio di leva “.

La signora M.E.W. di Weil am Rhein ha, in Patria, una parente (classe 1960) che, dall’autunno del 1980 presta servizio presso la stessa struttura. La lettrice ci chiede se il periodo pensionabile per la sua parente sia prossimo.

L’anzianità contributiva è di 42 anni. Se la normativa previdenziale non muterà, il diritto alla pensione di vecchiaia maturerà nel 2022.

Il signor L.L. di Lohhof ha, in Italia, un fratello (classe 1955) occupato regolarmente dal gennaio 1983. Il lettore ci chiede se lo stesso potrà accedere, entro il corrente anno, al trattamento previdenziale “quota 100”.

Se il meccanismo sarà mantenuto, il diritto alla pensione non potrà scattare prima dell’aprile 2021.

Il signor V.L. di Hanau ha, in Patria, un nipote (classe 1985) impiegato a tempo indeterminato e donatore di sangue. Prelievi che sono distribuiti in tre volte l’anno. Il lettore ci chiede se le assenze dal lavoro per le donazioni siano coperte ai fini previdenziali.

La risposta è positiva senza eccezione alcuna.

La signora E.V.H. di Karlsruhe ha in Italia un nipote (classe 1948) ora pensionato Enasarco. Da qualche anno, lavora come libero professionista. La lettrice ci chiede se i versamenti attuali faranno cumulo per integrare il trattamento previdenziale già in atto.

Secondo la normativa in vigore, l’operazione prospettata non è possibile. Purtroppo, non è neppure prevista la restituzione dei versamenti effettuati.

Il signor M.L. di Tiegen ha, in Italia, una sorella (classe 1958), insegnante di ruolo dal 1987. Il lettore ci comunica, inoltre, che è stato anche riscattato il periodo di laurea. Il lettore ci chiede se potrà ottenere la pensione entro quest’anno.

I versamenti contributivi sembrano sufficienti. Il pensionamento, su domanda, potrebbe essere attivato col settembre 2021.

Il signor M.R. di Stuttgart, che legge questa rubrica dal 1986, ci chiede se è conveniente stipulare un’assicurazione contro i danni che si potrebbero verificare nel suo alloggio in Italia occupato solo durante il periodo estivo dalla sua famiglia o da parenti.

Intanto, complimenti per i suoi 34 anni di fedeltà a questa rubrica. Un’assicurazione RC è consigliabile. Il costo dipende dai massimali e dal tipo di coperture che s’intendono garantire. Comunque, un contratto d’assicurazione è appropriato.

La signora E.G.A. di Garbsen ci ha scritto evidenziando un paragone tra il “costo” della vita in Germania e in Italia. La lettrice, pensionata, che passa in Patria i periodi estivi, ci segnala che nel Bel Paese i prezzi dei generi di prima necessità sono più contenuti che in Germania.

La questione segnalata è complessa. In Italia le retribuzioni e le pensioni, a parità d’anni lavorati, sono più basse che in Germania. Il “costo della vita” ne segue l’evoluzione.

Il signor F.A. di Haupt, che già aveva utilizzato questa rubrica nell’ottobre del 2002, ha l’opportunità d’acquistare un alloggio, locato, in Patria. Gli è stata assicurata una rendita annuale del 6%. Ci ha fatto avere copia del contratto d’affitto.

Intanto, la scadenza contrattuale, salvo rinnovi, dovrebbe essere nell’autunno del 2026. A conti fatti, detratte le spese di manutenzione condominale le imposte locali e nazionali, non siamo riusciti a verificare una redditività (netta) del 6%. Nella migliore delle ipotesi, abbiamo stimato un valore reddituale quasi inferire del 50% da quello ipotizzato.

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