L’affermazione di Elisabetta Migliaccio di Weilheim/Stoccarda
Sarebbe quasi naturale accostare un’indossatrice alle grandi firme italiane. Ma per la brianzola Elisabetta non è così. Lei veste una varietà di capi di abbigliamento, prodotti da aziende danesi, scandinave e tedesche.
La sua storia è un po’ singolare. Nata ad Erba, in provincia di Como, Elisabetta trascorre la sua infanzia nella sartoria della mamma. È lì che inizia a tagliare e cucire i vestitini per le sue bambole. Se fosse stato per la mamma, Elisabetta avrebbe dovuto ereditare l’avviata sartoria. Dopo le Medie però il padre impone alla figlia di frequentare l’Istituto Commerciale per Ragionieri, in modo da avere quel “pezzo di carta”, necessario per un lavoro in ufficio. Infatti, terminata la “maturità” Elisabetta inizia subito a lavorare come ragioniera in una azienda.
Dopo il matrimonio, da cui ha avuto due figlie, suo marito Stefano si trasferisce per lavoro a Weilheim unter Teck, una cittadina di 10mila abitanti, situata ad una 40ina di km a sud-est di Stoccarda. Dopo un anno di sacrifici, la famiglia assume la decisione di stabilirsi definitivamente in Germania, garantendo così alle figlie, allora di 5 e 9 anni, di crescere anche in un sano ambiente bilingue e biculturale.
Oltre a dedicarsi alla loro crescita e al pieno inserimento nella nuova società di accoglienza, Elisabetta pensa di doversi rendere utile anche alla terra d’origine promuovendo vini di qualità di aziende della Franciacorta bresciana. In cuor suo però non si era mai spento il desiderio dell’abbigliamento. Per cui non appena le viene proposto di indossare abiti per conto di una boutique locale tedesca, fa salti di gioia.
Per l’ultra 40enne brianzola si avvera così un sogno. E grazie al suo prestante fisico atletico e all’amore sviscerato per la Moda, Elisabetta è oggi una fotomodella molto in voga.
È consapevole però del fatto che affermarsi nel variegato mondo di quel fenomeno sociale che si chiama “Moda”, non è affatto facile tener botta, a qualsiasi livello. E ciò vale non solo per chi indossa capi di Armani, Gucci, Chanel, Vuitton, Dolce & Gabbana ed altri, ma anche per chi promuove altri segmenti del prêt-à-porter (pronto da portare) che vanno dall’intimissimo, all’Accessories, Allure, Appeal, Applicazioni, Bag Designer fino ad arrivare agli sleep e al reggiseno.
Ma che significa oggi, nell’era dei “Social”, diventare indossatrice o meglio, fotomodella della S’Buotiquele? Elisabetta esordisce così:
In generale ci sono dei parametri come altezza, fisicità, portamento, essere fotogenica. Per esserlo in modo che diventi una professione è necessario un portfolio di buoni scatti fotografici, appoggiarsi ad agenzie e partecipare a corsi che migliorano la postura ed il portamento. Spesso ci sono dei casting in studi fotografici a cui si è invitati o a cui si può partecipare.
Che cosa ti affascina?
Mi affascina tutta la preparazione prima degli Shooting. La scelta degli abiti, la location, il tema dei servizi fotografici. Dal tema della nuova collezione in negozio, alla promozione di vini e ristoranti, scatti di vita quotidiana…. Indossare per prima questi abiti e l’essere presa come esempio è certamente gratificante. La mia fisicità non è ovviamente da alta moda, ma il progetto è quello di mostrare un corpo ’normale‘ di una donna e di una mamma con i suoi pregi e difetti.
Ci sono compromessi dai quali non ci si può sottrarre?
Assolutamente siiiiii. Soprattutto nelle pose. Bisogna stare attenti a non cadere nel volgare. A volte se ti spogli degli abiti, vieni associata ad altro. Avendo delle figlie non voglio che la mia immagine venga ’sporcata‘. Altri compromessi sono quelli alimentari, per cui due settimane prima degli scatti mi privo di tante prelibatezze e cerco di curare maggiormente la mia immagine.
Come sei giunta al debutto?
La prima passerella è stata a Tavernerio (Como) quando ho sfilato per un negozio della mia amica Denise. Era aprile 2015. Ero passata a trovarla, cercava modelle e mi chiese se potevo indossare un abito lungo, stile impero.
Essendo un’italiana in Germania l’accesso alla moda è stato per te facile?
Per me si! Lo stile e la cura italiana sono molto apprezzati qui. Personalmente ho sempre un mio proprio stile che mi differenzia dalla moda tedesca; Vuoi per portamento, vuoi per capacità di accostamento, mi sono sempre distinta.
Che genere di abiti indossi?
Quando poso per gli Shooting sono generalmente sempre a mio agio con il mio stile, se posso … Quando pubblicizzo abiti in vendita in boutique sono casual, che è ovviamente lo stile della boutique e che meglio si sposa con la sua clientela. La maggior parte delle collaborazioni arriva però dai paesi nordici.
Chi sceglie luoghi ed ambienti?
Se pubblicizzo per la boutique, gli scatti possono anche avvenire per strada in prossimità del negozio anche per favorire il cambio abiti (tempo permettendo). Altrimenti in studi fotografici. Per altri Shooting mi vengono proposti luoghi dove vengono utilizzate scalinate, parti mozzafiato del paese, presenza del ristorante….
Quali capi di abbigliamento ti hanno richiesto maggiore espressività?
Ricordo un servizio sulla pelle e trasparente. Era una giornata piovosa e la pelle come tessuto non è propriamente nelle mie corde. È stato difficile sentirmi a mio agio, ma la bravura del fotografo mi ha portato ad avere 5400 like per una Serie di scatti.
Chi decide colori e combinazioni?
Per la boutique sceglie la proprietaria, Yvonne… Spesso è l’unione dei nostri gusti a creare l’outfit. Se poso con il fotografo al 90% decido io.
Quante foto vengono scattate?
Intorno alle 300 foto per provare luci ed esposizioni.
Chi decide la scelta?
Il fotografo. Poi mi vengono fatti vedere gli scatti e mi viene chiesto se sono d’accordo nell’utilizzarli
L’indossatrice può influire sulla scelta dei colori?
Purtroppo no, nel senso che viene acquistata la collezione per la vendita indipendentemente dal fatto che quel colore mi doni o no.
Quali sono i capi che prediligi?
Adoro le giacche, il tacco ed un gusto classico. Vado matta per i cappelli!
Hai mai rifiutato pose?
Quando non me la sentivo, ho sempre cercato una soluzione ed un compromesso.
Che rapporto c’è fra te e il teleobiettivo?
È un rapporto che si costruisce con il tempo. Ti devi fidare ed essere totalmente a tuo agio…solo allora ottieni scatti pazzeschi. Ë un rapporto di fiducia con il fotografo, una sintonia … Alla fine lui ti conosce a tal punto da prendere i tuoi lati migliori. Noi ci divertiamo e questo credo che in alcuni scatti si percepisca.
Dove vengono pubblicate le foto?
Sui social (fb, Instagram) della boutique, sul profilo del fotografo e sul mio di base. Vengono aggiunte poi altre menzioni in base al tema trattato.
Quanto tempo possa fra richiesta e realizzazione?
Per la boutique dipende dai tempi di consegna della merce. Generalmente all’arrivo di alcuni abiti si pianifica una data nel giro di una settimana. Per gli altri Shooting la tempistica è un po‘ più lunga, ma non oltre 3 settimane.
Fare la modella è una passione, un lavoro, una soddisfazione della propria vanità?
Credo in primis una passione; poi si; è l’esplosione della vanità.
Per quanto tempo si riesce a stare sulla cresta dell’onda?
Secondo me non c’è un termine, lo stabilisci tu. Viviamo in un’era dove non esiste solo il fisico giovane e perfetto; anzi su alcune passerelle troviamo taglie forti e donne che pubblicizzano prodotti per qualsiasi età. Lo fai finché sei in sintonia con l’obiettivo.
Quanto si guadagna nel tuo ambiente?
Le cifre sono davvero variabili quando non è la tua professione principale. Ci sono servizi per i quali puoi raggiungere anche un migliaio di euro. Appoggiarsi ad una agenzia è la cosa migliore.
Per te si è realizzato un sogno?
Non ho ancora finito di realizzarlo, sono solo all’inizio! Ma sicuramente è una grande soddisfazione per me e spero di essere di esempio per tante donne e soprattutto per le mie figlie.
Che consigli daresti?
Direi ad ogni donna di vestirsi ogni giorno come se dovesse sfilare, perché la nostra vita è una passerella e noi siamo le modelle. Spesso essere mamma e donna ‘over’ porta a trascurarsi. Direi di fare proprio l’opposto e di vivere gli anni con una consapevolezza adulta, con la sfacciataggine di una ragazzina. Sempre a testa alta ed abbassare lo sguardo, solo per guardare i nostri tacchi.
Dove si possono ammirare le tue foto?
Sul profilo ja_bin_ich, portrait_momente, portrait.souls, boutique 2016… Questi sono i principali
Che dicono in famiglia?
I miei genitori sono orgogliosi ed amano quando i loro amici o conoscenti fanno domande su cosa faccio in Germania. In famiglia mi appoggiano e riscontro successo con le amiche di mia figlia Francesca. Invece a Carola, che ha 18 anni, credo che le diano fastidio certi scatti.
Quali sono i tuoi appuntamenti a breve o lungo termine?
Direi che a fine giugno sarò piuttosto impegnata in alcuni Shooting (Tema ancora da stabilire). Ho altri 3 fotografi tra Stoccarda ed Allgäu che mi hanno chiesto di incontrarci per stabilire delle date. Con la bella stagione in arrivo prevedo ottimi appuntamenti.