Da circa ben sedici anni il Prof Giulio Bailetti incontra giovani e non, poeti e scrittori, artisti e soprattutto “Gente Comune” che vive a Monaco di Baviera o in Germania da tanti anni, anche chi vive solo da poche settimane che si è trasferito nella grande metropoli tedesca per motivi di lavoro. Così tra questa immensità s’annega il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mar.
Dicevamo fin dalle sue origini il progetto “letteratura spontanea” ha voluto raccogliere le diverse anime “deseparecide” in una terra di nessuno nella propria interiorità più promiscua nel senso di miscelare le diverse culture. Letteratura spontanea è un incontro di persone tra le quali si “respira aria di famiglia” della nostra tradizione storico letteraria. All’oggi gli incontri di letteratura spontanea conta all’attivo un numero di persone che si aggira tra i 15 fino ai 25 che senza remore mettono a nudo la propria anima, raccontano le loro esperienze con la cultura italiano in caso di tedeschi, e italiano alle prese con la lingua tedesca con tutte le sue difficoltà.
Ma si inizia questo incontro e dialogo con apertura di un “veterano di questi incontri” Pierantonio Bartoli che insieme a Giulio Bailetti hanno creduto in questa iniziativa, l’autore ci legge una delle sue numerose liriche poetiche il titolo della sua lirica è “Attimi”. Attimi profondi nel scuotersi degli abissi , con queste parole Pierantonio cerca di spiegare il suo rapporto con amata terra “’Italia”, “cercare di serbare gli attimi come perle” e continua sempre l’autore con la sua poesia nella sua ultima strofa affondando le rive dell’anima con i versi” questi attimi che sono l’insieme di una collana attaccata alla vita che racchiude ogni preciso attimo”.
Poi dopo un minuto di silenzio alla profondità di Pierantonio si passa alla dolcezza di Barbara Kammerer che legge un breve racconto intitolato “Un secondo di felicità” “Eine sekunde gluckseeligkeit”(traduzione in tedesco dell’autrice). L’autrice Barbara descrive con parole “vissute nell’anima” e “guardate nel deserto” questi secondi della sua anima, un secondo di felicità che arde il sole, un aria profumata che accarezza la pelle, mentre costernata guarda il vuoto che cancella contemporaneamente tutti i confini e che li unisce nel secondo di felicità. Nel finale e come anche saluto dell’ideatore e fautore dell’iniziativa il prof Giulio Bailetti che ci alimenta con i suoi profondi aforismi.
Aforisma del tempo passato nell’oggi, come la chiama proprio Giulio la nuova riscoperta, si esprime in questi termini con codesti versi “Avendo passato un po’ troppo tempo da solo, ora ho imparato anche a farmi compagnia”. E proprio in questi pochi versi che si può intuire essenza e il significato della natura degli incontri di “Letteratura Spontanea” la sua vera essenza cioè il dover volta per volta imparare da quella solitudine che porta l’uomo, l’umanità a riscoprirsi, concludo citando sempre versi di Giulio : Chi una volta s’è sbagliato nell’amore e questo naturalmente oggi lo paga, quel contenuto “leopardiano” sul destino dell’uomo ovvero la sua vera malattia “la solitudine”.