Scrivono nella lettera con cui annunciano il cambiamento: “Veramente ci dispiace, e non poco, di partire. Gli anni di presenza a Gummersbach e a Mainz non sono stati pochi: 25 per don Silvano, 40 per Luciano, 31 per don Pio. Qui siamo stati bene, in questa Chiesa, in questa Comunità. Siamo stati bene per quello che, con l’aiuto del Signore, si è potuto fare, per la comprensione che ci è stata usata, per le tante belle testimonianze di vita Cristiana. Abbiamo goduto dell’amicizia dei missionari, suore, collaboratrici e collaboratori di Missione. Vi ringraziamo. È stata una vera grazia del Signore aver potuto camminare insieme, solidarizzando nei giorni lieti e tristi, e sempre fidandoci di Lui e confidando nella Sua Misericordia. A noi subentrano due bravi sacerdoti salesiani della Polonia, don Marek e don Zbigniew, ai quali va il nostro vivo grazie per la generosa disponibilità a mettersi a servizio della Comunità italiana”.
La nostra comunità sta vivendo sicuramente un evento carico di commozione e nello stesso tempo di gioia! Commozione perché don Pio ci lascia e gioia per l’arrivo dei nuovi sacerdoti. Questa è per noi una prova difficile e siamo consapevoli che questo momento sia ancora più difficile per te don Pio come anche per voi: don Marec e don Zbigniew. Ogni distacco é sempre fonte di sofferenza, perché infrange alcune relazioni umane. Il prete che per anni è pastore di una Comunità impara ad amarla, a costruire legami con le persone, di familiarità e perfino di amicizia.
Noi credevamo davvero che don Pio sarebbe rimasto qui per decenni, ecco perché, quando lui stesso, per la prima volta, durante una riunione del Consiglio Pastorale, annunciò che per settembre di quest’anno Luciano, don Silvano e lui avrebbero dovuto lasciare la Comunità, restammo tutti sbalorditi, increduli, smarriti, dispiaciuti e pieni di rabbia, tanta rabbia nei confronti di una decisione che era stata presa senza aver ascoltato prima il nostro parere, come Consiglio Pastorale e come Comunità. Abbiamo ritrovato poi i medesimi sentimenti nei volti di tante persone alle quali don Pio ha annunciato la “triste novella”, durante le celebrazioni liturgiche dei giorni successivi. Non nascondo che qualcuno di noi sperava ancora in un intervento “miracoloso” che potesse far ritornare le cose al loro posto! Ancora oggi qualcuno si chiede quale significato dare a questi eventi che accompagnano la vita di tante comunità e soprattutto, come viverli nella fede? Carissimi, la verità è che il prete non “ci appartiene” o per meglio dire, “ci appartiene” solo nella fede e anche se, per un breve o lungo tratto della vita è stato il compagno di cammino di una Comunità, dobbiamo ammettere che egli, come pure ognuno di noi, appartiene al Signore e che solo Lui decide per noi.
Ciò nonostante, devo ammettere che noi, non siamo particolarmente bravi a vivere in pieno questa grande verità. È per questo che chiedo perdono a Dio se ancora oggi, in questa messa di congedo, non siamo completamente capaci di esprimergli la nostra gratitudine, pur consapevoli che Lui non ci abbandona. Chiedo scusa a don Marec e don Zbigniew se oggi, per questo “passaggio di consegne”, la nostra attenzione sarà rivolta in modo particolare a don Pio. Nonostante ciò, vogliamo darvi il benvenuto e dirvi che accogliamo il dono della vostra presenza in mezzo a noi! Sicuramente trovate una comunità pronta a continuare il cammino anche con nuovi compagni di viaggio e sento di poter assicurarvi la piena e consapevole collaborazione di tutti i gruppi presenti in comunità e di tutti quanti noi.
Detto questo, veniamo a te don Pio!
Nella certezza di interpretare i sentimenti di tutta la nostra Comunità, a nome del Consiglio Pastorale Parrocchiale, ti rivolgo un pensiero di gratitudine ed affetto.
Caro don Pio, per l’affetto che ci lega a te dopo tutti questi anni di lavoro pastorale in cui abbiamo imparato a conoscerci, stimarci, rispettarci e soprattutto a lavorare assieme, credevamo davvero che saresti rimasto qui per decenni e quindi per noi, la notizia della tua partenza è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Come hai potuto vedere, durante quella riunione dell ultimo C.P.P. , abbiamo avuto tutti una reazione differente all’annuncio della “triste novella”: chi sgomenta, chi scomposta, chi delusa, chi apparentemente impassibile, ma fidati che tutta la Comunità è rimasta incredula e questi mesi che sono trascorsi, non sono certo bastati a farci riprendere dalla “botta”. Oggi però, che siamo arrivati a questa messa di congedo che però è in realtà una messa di ringraziamento e tale vogliamo che rimanga, noi vogliamo dirti grazie.
Grazie innanzitutto al Signore per averti mandato qui in mezzo a noi!
In questi anni hai costantemente svolto la tua missione, facendo risplendere la figura di Cristo, il buon pastore, che ama e vigila il suo gregge. Come guida e pastore, ci hai amato e guidato, ci hai conosciuto uno a uno per nome, ti sei interessato dei lontani e con attenta discrezione hai ricucito o sanato situazioni lacerate o compromesse. Ci hai donato tanto e ci accorgiamo di essere cresciuti sotto ogni aspetto, grazie ai tuoi insegnamenti. Fin dall’inizio del tuo ministero, in mezzo a noi, hai voluto focalizzare la dimensione spirituale e formativa della comunità tutta: genitori, fidanzati, fanciulli e giovani. Hai lavorato insieme a noi per offrire alla Comunità un’identità cristiana. Con sapienza e amore instancabile, guidato e sostenuto dalla forza dello Spirito Santo, ci hai stimolato a riflettere, a parlare, sollecitandoci ad intessere “nuove relazioni” anche con la Chiesa locale. Con le catechesi e le omelie domenicali ci hai aiutato a contemplare il volto misericordioso di Cristo e quello materno della Chiesa, stimolandoci ad essere un “cuor solo ed un anima sola”.
Grazie a te per il lavoro che hai svolto e per le relazioni che hai creato!
Con la tua autenticità sacerdotale ci hai insegnato ad amare anche chi ci ha offeso o ci ha reso qualche torto, ci hai educato all’accoglienza del prossimo e all’attenzione verso chi è in difficoltà. Ci hai insegnato ad avere fiducia nella misericordia divina aprendo il nostro cuore alla speranza e dandoci lo slancio per andare sempre avanti sereni nel nostro cammino. Come cristiani ci hai guidato ad essere: “sale della terra e luce del mondo”. Grazie per la pazienza che hai dimostrato nell’avere a che fare con noi!
Insieme abbiamo fatto tanto, abbiamo collaborato per ogni iniziativa, programmato per il bene comune ed é per questo, che oggi più che mai, la nostra comunità sente il bisogno di continuare a vivere la propria storia umana, religiosa, civile e sociale già tracciata da te e con te. Grazie per la linea pastorale che hai tracciato e che ci hai fatto seguire! Grazie per quello che hai fatto in questi anni! Don Pio, tantissimi ancora sono i grazie che meriti e che probabilmente in tutto questo tempo non ti abbiamo detto e mostrato abbastanza, ma oggi, vogliamo dirti grazie con tutto il cuore e con questo stesso grazie ti assicuriamo che accoglieremo il nuovo parroco scelto per noi. Noi non smetteremo di essere uniti con te, con la preghiera, con l’affetto e con l’amicizia. Te lo dico io, ma attraverso di me te lo dice tutta la Comunità di Mainz! Ci mancherai, però ci consola la certezza che quando avremo bisogno di te ti cercheremo all’interno della nostra anima, dove hai lasciato un segno tangibile di insegnamento religioso. Ti salutiamo con un “arrivederci” e con un sicuro “ritrovarsi” lungo il cammino della vita.
Grazie, don Pio, per essere stato con noi e fra noi!
Ti vogliamo bene.