Ora a Saarbrücken, quasi 200 anni dopo, Ben Baur e Eraldo Salmieri… hanno portato in scena una Lucia, leggermente diversa. Particolare la struttura: la storia inizia con la fine. Nella prima scena si vede Edgardo il quale, in seguito alla notizia della morte di Lucia, decide di suicidarsi… e poi inizia il racconto della storia. 2 atti al posto dei tre (il terzo atto è stato trasposto come finale anticipato).
Ben Baur ha deciso di organizzare lo spettacolo in maniera differente, puntando, soprattutto, sul dolore e sull’oscurità. La scenografia è essenziale, minimalista, con una rappresentazione di pareti bianche e nere tempestate di croci. In effetti lo spettatore aveva l’impressione di trovarsi in un cimitero permanente e non nella scozia del XVI secolo.
Di Scozia i costumi di Uta Meenen avevano ben poco: lo stile era molto Gothic, vampiresco. Lord Artur Buklaw, interpretato da Rupprecht Braun, è apparso in scena come una specie di cappellaio matto della famiglia di Twilight: forse un tanto troppo esagerato nella rappresentazione della persona. Il gothic e macabro ha pervaso continuamente la scena: per alcuni aspetti lo spettatore veniva riportato al film “the Others”; personaggi cadaverici che sembravano Zombie e fungevano solo da corollario. L’intenzione di Baur sembra quella di voler delocalizzare e snaturare la storia, ponendo l’accento solo ed esclusivamente sul dolore, sul macabro e sull’inutilità della vita. I personaggi non riescono ad adeguarsi alle richieste, alle sollecitazioni del mondo e impazziscono.
L’aspetto della pazzia, peraltro, è stato reso in maniera sublime con l’interpretazione differita: mentre un personaggio si rivolgeva ad un altro, gli rispondeva un terzo, che, in realtà sarebbe il vero destinatario del messaggio. Lucia diverse volte ha in scena un fantasma, un altro se… segno evidente dell’incalzante follia che la porterà ad annullarsi. Un’interpretazione osata: avanguardistica, riflesso del periodo di affinità per storie di vampiri e creature del mondo delle tenebre.
Da rimanere perplessi però: è un mondo che riesce a soddisfare anche gli adulti? Un modo che riescono a sentire loro o un mondo da interpretare piuttosto come un brutto incubo? Il pubblico, ad ogni modo, ha gradito la nuova interpretazione, premiando gli interpreti e i musicisti con applausi scrosciati. Primadonna della serata Ytian Luan, soprano di origine cinese, che debuttò al teatro di Detmold nel 2006, proprio nella parte di Lucia.
Una menzione speciale a Xavier Moreno, interprete di Edgardo, new entry della stagione e nell’ensemble da poco più di due settimane. L’integrazione è stata perfetta e l’interpretazione magistrale