Nella foto: Freiburg. Foto si ©Pixabay

La Chiesa cattolica in Germania si sta avvicinando al collasso totale con passi sempre più grandi! L’apparato ecclesiastico ha fallito per quanto riguarda la protezione dei bambini e il perseguimento dei sacerdoti che hanno abusato di minori. Questo è stato reso manifesto con la triste notizia che è arrivata nell’Arcidiocesi di Friburgo dove una commissione di nove persone ha pubblicato il rapporto dettagliato sugli abusi sessuali, che hanno coinvolto più di 250 sacerdoti della diocesi dal 1973 al 2020 e dove l’ex arcivescovo Robert Zollitsch, ora cardinale, è gravemente incriminato.

Il contenuto del rapporto è stato profondamente scioccante e ha rivelato un profondo senso di sconcerto nella comunità religiosa. Contiene prove di abusi su bambini come ad esempio le violenze eseguite da un sacerdote su due bambini (di 6 e 8 anni) nella chiesa parrocchiale di Keiten. Inoltre, il rapporto contiene prove di altri crimini e abusi perpetrati da sacerdoti.

Secondo la Commissione d’inchiesta, molti dei sacerdoti incriminati hanno cercato di insabbiare i loro atti illegali. Gli investigatori hanno anche trovato alcune prove che hanno collegato il cardinale Zollitsch a uno dei casi analizzati. Zollitsch ha a sua volta però negato qualsiasi coinvolgimento nella copertura dei crimini.

Secondo la Commissione, solo in pochi casi sono state prese delle misure disciplinari contro i sacerdoti accusati. In altri casi invece sono state anche assegnate loro delle promozioni. La Commissione ha chiesto l’immediata rimozione di coloro che hanno fatto parte in quelle coperture e in quelle protezioni attive o passive degli abusi commessi dai sacerdoti. Ha inoltre invitato i vescovi a porre la giustizia e la verità al di sopra dei propri interessi personali, a rispettare le vittime e a collaborare con le autorità civili per la tutela dei minori. La Commissione ha sottolineato l’importanza che i vescovi prevedano la formazione e la prevenzione degli abusi nel loro programma pastorale e ribadito l’invito a istituire delle commissioni interne per la protezione dei minori all’interno delle chiese.

In particolare sono circa 450 le vittime di abusi che rientrano nell’indagine della commissione che va dal periodo dal 1945 al 2019, dove oltre al comportamento dei sacerdoti, anche l’ex arcivescovo Zollitsch è compreso nel rapporto. Infatti, nel rapporto egli sarebbe il responsabile che a mascherato la gestione dei singoli casi di abusi. Secondo la commissione, a causa di questa negligenza, le vittime hanno dovuto sopportare una sensazione di impotenza e di autoincriminazione. Nell’arco della sua presidenza, Zollitsch è stato in grado di mettere a tacere gli effetti che questi abusi avevano sulla Chiesa cattolica dodici anni fa.

Alcuni abusi sarebbero potuti essere evitati se la diocesi di Friburgo avesse mostrato una maggiore responsabilità e avesse seguito le procedure previste. Inoltre, la percentuale di denuncianti è rimasta relativamente bassa considerando che l’abuso sessuale di minori è un crimine grave che dovrebbe essere denunciato alle autorità competenti.

Secondo la commissione la diocesi di Friburgo “dovrebbe implementare politiche e procedure più rigorose per la prevenzione e la gestione degli abusi sessuali. Inoltre, dovrebbe incoraggiare le vittime a denunciare i loro abusi alle autorità civili e offrire loro supporto emotivo e spirituale. Solo in questo modo la diocesi può avere una reale possibilità di prevenire abusi futuri e garantire un ambiente sicuro e rispettoso per tutti i fedeli”.

L’indagine di circa 600 pagine sulle violenze sessuali e i casi di abuso e occultamento di atti di abuso nell’arcidiocesi di Friburgo è stata compilata da esperti indipendenti, inclusi avvocati e criminologi, coordinati dal giudice in pensione Eugen Endress. Gli autori hanno avuto accesso a tutti i fascicoli personali dei sacerdoti dell’arcidiocesi. Inoltre, hanno valutato i verbali dei gruppi dirigenti diocesani. Secondo il comitato consultivo dell’arcidiocesi l’inchiesta documenta che la Chiesa “è stata indifferente per decenni ai bambini maltrattati e alle anime dei bambini feriti”. Sempre secondo gli autori dello studio gli autori dei crimini più atroci erano protetti, “Sotto la guida dell’arcivescovo emerito Robert Zollitsch, la Chiesa era diventata un rifugio per i colpevoli e un inferno per i bambini che erano esposti alla violenza sessuale e non ricevevano alcun aiuto”.

Ricordiamo che l’attuale cardinale Zollitsch ha guidato l’arcidiocesi di Friburgo dal 2003 al 2014. Inoltre, secondo la commissione l’indagine evidenzia il “fallimento” dell’arcivescovo sotto diversi aspetti, incluso il “deliberato occultamento dei fatti” e la copertura dei religiosi abusanti, ignorando in questo modo il diritto canonico: “ad esempio, non ci sono state segnalazioni di sospetti abusi al Vaticano, sebbene questo fosse obbligatorio dal 2002”. “Anche come presidente della Conferenza episcopale tedesca, l’arcivescovo Zollitsch ha ignorato la legge”. Nell’indagine si mettono in evidenza manipolazioni di vari documenti. Ma le accuse toccano anche il suo predecessore Oskar Saier, arcivescovo di Friburgo dal 1978 al 2002 il quale è accusato di aver trasferito sacerdoti che hanno abusato di minori senza informare le comunità. L’indagine sottolinea come “anche sotto Saier, che come arcivescovo ha sempre avuto la responsabilità ultima, Zollitsch ha ricoperto una posizione molto potente in quanto era il responsabile del personale arcidiocesano”, ha detto Endress. Mons. Stephan Burger, arcivescovo in carica di Friburgo dal 2014, è rimasto scioccato: “il comportamento dei miei predecessori mi ha sbalordito”, ed ha comunicato di aver già avviato un procedimento di diritto canonico contro Zollitsch per il presunto insabbiamento di abusi documentato in una ampia parte dello studio, in attesa che il Vaticano esamini le conseguenze.

La situazione è vergognosa per un Paese ecclesiastico come la Germania e per le tante persone che lottano giorno dopo giorno per orientarsi alle regole della Chiesa. Molti fedeli fanno notare che in quegli stessi anni di cui si tratta nell’inchiesta, se un religioso prete o suora che fosse, veniva colto a commettere l’orrendissimo peccato di… passare un preservativo a un malato di AIDS, contro di lui/lei scattavano immediatamente tutte le sanzioni più repressive dell’autorità ecclesiastica, veniva espulso/a seduta stante dall’ordine o ridotto allo stato laicale.

Speriamo che in futuro cambino certi errori di valutazione e che tutti abbiano il coraggio di denunciare.

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