Foto: Digital Green Certificate, © EU-Kommission

L’estate sta arrivando, anzi è già arrivata, i dati epidemiologici tendono via via al miglioramento ovunque e la speranza che presto potremmo lasciarci definitivamente alle spalle la pandemia da coronavirus cresce di giorno in giorno. Molti stanno progettando viaggi e vacanze, e in particolare tanti connazionali residenti in Germania non vedono l’ora di rientrare nel Belpaese per riabbracciare parenti e amici. Ma spostarsi per i paesi d’Europa ancora non è facile: si richiedono test preliminari, quarantene fiduciarie etc.

Quello che ancora manca, benché preannunciato da mesi, è il mitico Digital Green Certificate, ovvero il “Certificato verde digitale”, documento sanitario che permetterà di spostarsi liberamente e senza restrizioni per tutti i paesi dell’Unione Europea.

Al momento in cui scriviamo questa nota (fine maggio) la promessa è che entrerà in vigore il 1° luglio, dopo l’approvazione definitiva del Parlamento Europeo, ma di sicuro non c’è nulla. Del resto, l’attesa dura da mesi, da quando a inizio anno si è dato il via alla campagna vaccinale. La confusione è accresciuta dal fatto che ci sarà un Digital Green Certificate europeo, elaborato secondo le indicazioni della Commissione Europea, e in parallelo vari Passaporti vaccinali nazionali, uno per la Germania, uno per l’Italia e così via.

L’idea di dover disporre di documento del genere per muoversi in libertà non è di per sé una novità assoluta: ci sono già nel mondo diversi stati che utilizzano da tempo questo sistema, ad esempio per consentire l’ingresso soltanto alle persone vaccinate contro la febbre gialla. È uno strumento senz’altro utile per il contenimento delle pandemie e per limitare la diffusione di alcuni virus pericolosi. Ma per l’Europea non si ricordano precedenti.

Quello che è certo finora è che il documento sarà rilasciato gratuitamente, che potrà essere prodotto in formato cartaceo o digitale, che i dati riportati saranno rigorosamente protetti per garantire la privacy, e che sarà corredato dalla traduzione inglese, oltre che da un codice QR per consentire la scansione rapida delle informazioni attraverso appositi lettori o la fotocamera dello smartphone. Le condizioni per poter ricevere il passaporto sanitario sono sostanzialmente tre (ma basta soddisfarne una): (1) avere contratto il virus ed essere guariti; (2) avere completato il ciclo vaccinale; (3) esibire l’esito negativo di un tampone.

Inutile dire che il green Pass sarà fondamentale per l’Italia anche e soprattutto per il settore turistico, un ambito che sta attraversando una crisi durissima a causa delle restrizioni agli spostamenti introdotte con la pandemia di Coronavirus da marzo 2020. Resta la domanda: quando arriverà? Il governo Draghi nel “Decreto Riaperture” lo ha previsto per giugno, in attesa delle indicazioni ufficiali del Ministero della Salute. Il Pass italiano avrà una durata di 6 mesi per chi è guarito dal Covid-19 o è stato vaccinato, terminando l’intero ciclo previsto per il tipo specifico di vaccino, mentre per chi ha effettuato il test rapido o molecolare la validità è di sole 48 ore dalla data del test. Con il Green Pass italiano sarà possibile spostarsi sul territorio nazionale, anche nelle zone arancioni e rosse, oppure viaggiare all’estero nei Paesi che riconoscono il pass nazionale.

Chi rilascia il Pass vaccinale italiano? Dipende dal tipo di certificazione alla quale si ha diritto. Coloro che hanno concluso il ciclo di vaccinazione previsto in base al tipo di vaccino (AstraZeneca, Moderna, Pfizer-BioNTec, Johnson&Johnson), possono richiedere il certificato verde alla struttura sanitaria che ha somministrato il vaccino. Chi invece è guarito dal Covid-19 deve rivolgersi al proprio medico di famiglia o alla struttura ospedaliera (in caso di ricovero). Infine, la terza soluzione prevista per coloro che si sono sottoposti con esito negativo a un test molecolare o antigenico rapido (non sono ammessi per il momento i test sierologici), prevede che il rilascio del Pass da parte della struttura che effettua il test (in questo caso la durata dell’attesttao è di sole 24 ore).

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