STOCCARDA – Omaggio alla Sicilia, con una novella di Pirandello

Si è tenuta sabato 20 ottobre a Möhringen, l’Opera Nova Rossini e Spinosa diretto dal raffinato interprete della musica del novecento mo. Alessandro Calcagnile, direttore d’orchestra e artistico del New Made Ensemble. Protagonisti dell’Opera da Camera “Due Letti a due” dalle “Novelle per un anno” di Pirandello e scritta dalla compositrice giornalista Rossella Spinosa. I cantanti sono stati: Paola Cacciatori mezzosoprano, il baritono Allan Rizzetti, il flautista Mo. Enrico Di Felice, il mo. Rossella Spinosa al pianoforte. È la settimana della lingua italiana quindi, in realtà, è un’occasione pregiata per il nostro Paese e per la nostra lingua che ha una lunghissima tradizione. Sono onorata di essere qui con un doppio entusiasmo. L’abbinamento alla realizzazione di una miniopera da camera è un’altrettanto lunga tradizione italiana ma con una trasposizione in un’ottica di contemporaneità. Dal punto di vista compositivo, l’affiancamento a Rossini e al suo anniversario, non è stata una cosa semplice, ci dice la compositrice Rossella Spinosa. È stato galvanizzante individuare un testo che potesse rappresentare l’italianità nella sua massima esemplarità, come riuscire poi a filtrare e a miscelare altrettanto il linguaggio contemporaneo con quello che rappresenta la tradizione dell’opera. Alla fine devo dire che è stata incredibile la scelta fatta, quella di cadere su un testo così spassoso creato da Pirandello “Due letti a due” e trattare musicalmente, questa situazione molto buffa con due cantanti attori giusti e calati nei ruoli. Ho usato per necessità ma anche con una scelta lungimirante, un organico molto contenuto come ensemble e che rispecchia le varie esigenze. C’è la parte percussiva, il pianoforte come elemento di commistione e la parte cantabile affidata al flauto. Le due vocalità s’intersecano con questo tessuto sonoro che cercano di dare continuità e creare delle situazioni scenico musicali calibrate sul testo. Naturalmente non è il caso di dire che la musica è sottoposta al testo, né che il testo sovrasta la musica. Quello che ho cercato di fare è una compenetrazione con un linguaggio avvolte in antitesi ma stranamente mescolati. Mi auguro che sia stato appreso. Grazie all’attenzione, allo studio e all’attività preparatoria alla carriera concertistica, termina Rossella Spinosa, posso dire che la Germania la conosco bene anche perché vi ho fatto gli studi. È un grande onore ritornarci. Abbiamo una situazione italiana difficile soprattutto per sostenere la cultura ma ciò nonostante avverto sempre che all’estero l’artista italiano è riconosciuto gloriosamente. Noi italiani continuiamo a lavorare con estrema serietà, affinché si possa ricordare che la nostra tradizione è vitale e desiderosa di continuare. Il mondo italiano è denso di energia e, fuori della cultura ministeriale, mi auguro nel mio piccolo di essere una portatrice se non un piccolo specchio, di quello che l’Italia è ancora oggi.

È la prima d’un teatro musicale contemporaneo realizzato con la collaborazione di un gruppo della New Made Ensemble di Milano e con due solisti d’eccezione: Paola Cacciatori e Allan Rizzetti. La sinergia che si crea ogni volta che lavoriamo insieme è talmente forte da poterla trasmettere al nostro pubblico. È un piacere presentarveli anche a Stoccarda, perché hanno una grande esperienza nel repertorio buffo ed è stata la scelta più adatta per il programma, interviene ai nostri microfoni il mo. Alessandro Calcagnile. È la seconda volta che nell’anno rossiniano aderisco alla richiesta del mo. Francesco Maggio, cercando di rispondere alla richiesta del direttore artistico su un programma che mettesse insieme la tradizione italiana dell’opera e la sonorità dell’arte contemporanea. Ho proposto quest’operina di Rossella Spinosa su di un soggetto di Luigi Pirandello. È un insieme di peculiarità e rappresentanze italiane che mi auguro siano apprezzate. Il riscontro al programma rossiniano è stato molto favorevole dovunque l’ho diretto. Il repertorio italiano in particolare ha una gran dote, quella della comunicazione, trasversalità del pubblico italiano, soprattutto quello all’estero, che è caloroso e attento a queste iniziative.

È un piacere lavorare con il mo. Calcagnile. Sono una cantante lirica specializzata nel repertorio di Mozart, Rossini, Bellini, ecc. ci dice il mezzosoprano Paola Cacciatori. Essendo una solista, mi esibisco anche assieme al mio collega Alan Rizzetti ed in un trio. Ho toccato vari paesi d’Europa ed anche la Thailandia ed il Vietnam, ed è un piacere portare la musica italiana all’estero, attraverso la collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura. Io ho sempre avuto il vezzo di imitare i vari dialetti italiani aggiunge il baritono Allan Rizzetti, di origine lombarda. Amo ridere e far ridere e quando i maestri Spinosa e Calcagnile mi hanno proposto quest’opera, ho accettato felicissimo, anche perché finalmente potevo esprimere questa mia vena buffa.

Premetto che questo è l’anno dedicato a Rossini e con l’Opera Nova Spinosa Rossini presentata oggi da Italien Musiziert in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura, l’Arces e la Federazione Culturale Italiana di Stoccarda, abbiamo completato questa nostra rassegna ricca di straordinari eventi durante l’anno grazie all’appoggio di grandi artisti non solo della musica contemporanea. L’opera, si sa, rappresenta l’Italia e l’italianità soprattutto per tutti quelli che amano questa preziosissima fonte; e quando si parla di opera non si può non pensare all’Italia che ne è la madre. Abbiamo visto in prima esecuzione mondiale l’opera da camera “Il letto a tre piazze” tratta da una novella di Pirandello, scritta per questa serata dalla compositrice milanese e giornalista Rossella Spinosa, ci dice il mo. Francesco Maggio. Preziose voci italiane nel mondo dell’opera hanno contribuito alla crescita della nostra rassegna qui a Stoccarda, rarissimi talenti come Paola Cacciatori e Allan Rizzetti. Il tutto è arricchito dal contributo della New Made Ensemble con a capo mo. Alessandro Calcagnile che ringrazio. Ringrazio sempre chi dà voce all’italiano emigrato, il Corriere d’Italia, come i media partner Televideoitalia.de e la SINE che in collaborazione con la SDA Foto Video Production realizzano anche dei servizi televisivi mirati alla comunità italiana emigrata e visibile nei siti ufficiali, corriereditalia.de e televideoitalia.de.

Il concerto, suddiviso in due parti, si è concentrato prima sulla trasposizione musicale della novella “Due letti a due” di Luigi Pirandello. La seconda parte della serata invece è stata dedicata interamente alla musica da camera di Gioachino Rossini. I brani attorno ai quali si è focalizzata maggiormente l’attenzione sono quelli a cui diede vita Rossini tra il 1857 e il 1868 e che il compositore pesarese intitolò ironicamente “Peccati di vecchiaia”.

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