Comincio la recensione di questo libro, proprio estrapolando le parole della sua autrice:

“Sono ritornata nel blu ci sei tu. C’è i il vento che scompiglia e carezza”.

Questo libro porta alla coesione sinergica tra pensiero ed emozione, tra silenzio e parola, abbatte le barriere, un leggero ed efficace sdoganamento dei parametri , quei parametri che vogliono ghettizzare la parola “amore del sentimento” l’autrice ci fa capire attraverso Gibran il significato profondo della sua vena creatrice che : “L’amore basta a se stesso”.

Protagonista di questo libro è il Guerriero della luce, come il vento che sussurra all’orecchio, è l’attimo di eternità che non smette di attraversare gli occhi, le mani, le note, i sogni, il respiro dell’essere. Ogni epigramma grafico è un armonia sorgiva, è il vento , è l’amore, quel vento che muove l’autrice finalmente al colto e accolto a farsi verbo dentro di sé, muove la penna come il vento, anemòs, sospiro e respiro, il respiro della vita. Citanto Paul Valery quando dice:

“Il faut tenter de vivre, l’air immense ouvre et renferme mon livre, egualmente”, si percepisce in questo libro il vento che apre e chiude il libro.

Merisabell Calitri ci mette in rapporto con il respiro della vita, un sigillo dove essere ed esistere felicemente convivono nel tacito dell’incontro.

Il libro si apre con un capitolo dedicato alle “ foglie del ricordo”, quel ricordo kunderiano, quella patologia della nostalgia, la nostalgia è dunque la sofferenza provocata dal desiderio inappagato di ritornare, ho nostalgia di te non posso sopportare il dolore della tua assenza, quindi nell’autrice la nostalgia appare come la sofferenza dell’ignoranza desiderio di ciò che è assente, quel incredibile tempo svanito, che ritornando non è più se stesso.

Proseguendo poi con il mosaico della vita vissuta , qui il ricordo diventa profondo come il significato stesso della vita che componendosi pezzo per pezzo prende significato.

Per arrivare a quel vento che apre e chiude il libro Sfogliando l’anima, ricordi di tempo bruciato, come un amnesia del sangue, come un dipinto che apparendo scompare, la vita della vertigine che viene negata, quella vissuta, quando il tempo passa troppo in fretta, è come se l’anima sfogliandosi come in un libro, il vento muoia istante dopo istante vive e muore con il guerriero della luce, questa luce che nessuno può comprendere all’infuori di te (l’amore) come la comprensione di ogni significato, come il significato stesso, come la forza motrice di ogni istante, come l’istante stesso.

Respirai forte, sento il tuo dolore impresso sulla carta, venni nel tuo mondo abbracciata come il legame del mistero, la ragione e il sentimento sono il timone e le vele della nostra anima, quell’anima che sfogliandosi prende il suo Significato.

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