Foto di Angela Saieva

A grande sorpresa vincono il Festival di Sanremo 2021 i Maneskin con il brano Zitti e Buoni. Al secondo posto Francesca Michielin e Fedez con Chiamami per nome; al terzo posto Ermal Meta con Un milione di cose da dirti. È stato un Festival per tutti noi molto anomalo. Non potevamo fare nulla e alla fine nemmeno prendere una semplice acqua o caffè causa Covid-19. Quindi le dirette sono state i nostri unici appigli per parlare con gli artisti segregati come tutti noi, ognuno nelle nostre camere di albergo

In conferenza stampa data in diretta Rai Play per tutta la settimana del Festival e spesso alleggerite con le entrate di Fiore e le sue divertenti gags, puntualmente ci fanno il resoconto della situazione, come anche quest’ultima fatta in conclusione dell’edizione 2021, dal direttore artistico e conduttore Amadeus che commenta così a tutti noi il suo 71esima Festival: “è chiaro che per un conduttore “Sanremo” è l’apice della carriera ma non vedo l’ora di tornare alla mia normalità, ai miei quiz e ai miei giochi. Se un giorno la Rai vorrà ancora affidarci il Festival, magari prima dei settanta anni, sarà una gioia ma il terzo di seguito non ci sarà!”

Amadeus risponde con garbo ancora una volta alla scarica di domande dei nostri colleghi, a mio avviso, molte delle quali retoriche, alcune inopportune e poco intelligenti e, sempre a mio parere, altre davvero senza una logica e pertanto irrilevanti specie in un brillante lavoro di squadra e conduzione impeccabile svolto sia dalla Rai che ha sopportato e supportato anche noi giornalisti invitati e collegati in diretta, sia dai due mattatori “Ama Fiore” davvero in un’edizione epocale massacrata dalla pandemia. Se tralasciamo per un attimo che in molti, anzi in troppi ormai, aldilà delle proprie competenze professionali, l’abitudine di criticare “la qualsiasi e la qualunque” l’hanno tramutato in mestiere e per principio si rifiutano di “ apprezzare gli sforzi fatti di chi cerca di regalare e distogliere per alcune ore tutta l’umanità coinvolta e stretta in una morsa di problemi e dolori, allora siamo davvero tutti messi male!

Protagonista assoluto amato e stimato da tutti sono le innumerevoli esibizioni e performance camaleontiche di Fiorello e i suoi monologhi divertenti che in ogni puntata ha dato ricchi sì di tanto buon umorismo ma anche di un senso logico e grandi riflessioni.

Si è vero, è stato un Festival anomalo ma allo stesso tempo rivoluzionario. Bisogna comunque dare plauso ad Amadeus che ci “HA MESSO LA FACCIA” e dato spazio a tanti temi importanti, dagli ospiti e super ospiti, ai giovani che nei lunghi anni passati erano sempre messi in disparte e considerati ultimi anche nelle uscite di esibizione; alla miscela di musica di qualsiasi genere anche se per qualcuno magari giustamente incompresa, perché non appartenente al loro mondo e modo di fare; ai cari ricordi di chi musicalmente ci ha lasciato e comunque ha segnato un capitolo indelebile della nostra esistenza; alla spolverata di storia dei settant’anni di canzoni che hanno formato il Festival della Canzone Italiana. È proprio il caso di ridire inoltre “Fatti, no parole” anche quando il giorno prima, in diretta, tra le mie domande chiedo ad Amadeus se c’è un’opportunità di tenere presenti e magare d’incentivare, durante le serate del Festival, anche i nostri italiani in Germania e comunque all’estero di seguire la kermesse. L’indomani stesso, lo fa! Durante il Festival saluta e per nome e cognome tanti dei nostri ignari connazionali. Solo il gesto di averli salutati durante la diretta Rai e dal palco del Teatro Ariston è stato una forma di grande rispetto e di apprezzamento verso chi  „conosce il valore anche di un semplice ciao“ ma detto con tutto il cuore. Grazie quindi Amadeus, grazie umilmente, sei davvero unico.

Poco importa quindi che noi tutti abbiamo votato e chi ha vinto o avrebbe dovuto vincere. Sanremo è una vetrina che comunque da importanza e valore a ogni singolo artista presente in gara, come è assodato anche che alla fine sono le radio e gli ascoltatori che faranno e decideranno chi avrà il novero di segnare e far sì che  rimangono indelebile nella storia del Festival della Canzone Italiana. Ibra ha detto davvero una cosa giusta “Il Festival non è mio, non è della Rai, non è di Amadeus ma…È DI TUTTI”.

L’intesa tra Amadeus e Fiorello, la loro amicizia, il fatidico abbraccio fuori dai riflettori, questo è il vero “scoop” che nessuno di noi è stato in grado di immortalare se non lo stesso Amadeus che lo ha pubblica sul suo profilo social! Questo è il solo e vero motivo che l’encomiabile showman siciliano Fiorello aveva accettato di partecipare anche quest’anno. Mi piace pertanto chiudere questo servizio con una riflessione a tutti quelli che si sono tanto dato da fare a criticare specie chi “sui social” in questo tempo di pandemia, si sono autoproclamati discografi, manager, cantanti, critici…: sicuramente VOI fate tutt’altro che questo mestiere!

Tutte le puntate del Festival e le conferenze stampa tenutesi in diretta e per tutta la settimana del Festival, potete sempre rivederle su Rai Play mentre il Reportage televisivo “7 Giorni a Sanremo” realizzato in collaborazione con la SDA FotoVideo Production è visibile al sito ufficiale di televideoitalia.net e corriereditalia.de

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