Nella foto: Tommaso Conte

Analisi dei dibattiti e delle strategie discusse nel Comitato di Presidenza del Cgie. Intervista a Tommaso Conte (Cgie Germania)

In un Suo intervento pubblicato dal nostro giornale nel numero di gennaio, era a noi rivolta la critica di non aver intervistato i partecipanti a una riunione indetta dall’Ambasciata a Berlino per informare meglio i nostri lettori. Cogliamo la palla al balzo e le chiediamo subito: come sono andati i lavori del Comitato di Presidenza del CGIE il 9 febbraio scorso?

Tanti gli argomenti affrontati. La mia personale conclusione è che il CGIE non è, purtroppo, considerato dal mondo politico italiano come lo era 30 anni orsono. Lo stesso Ministro Plenipotenziario Luigi Maria Vignali, Direttore generale della DGIT, rispondendo a nostri interventi, ha dichiarato di essere preoccupato della riduzione dei finanziamenti per il funzionamento del CGIE, essendo consapevole delle difficoltà a operare e a svolgere le attività previste dalla legge. Comunque si è impegnato ad adoperarsi per sostenere il Consiglio Generale, esperendo tutti i percorsi finanziari e contabili possibili. Lo stesso Direttore Generale ha rilevato che, per garantire la piena operatività del CGIE, è necessario uno stanziamento stabilito dal Parlamento in sede di assestamento di bilancio e di volersi impegnare a proporre una congrua integrazione per il Consiglio Generale e per i Com.It.Es. Siamo stati avvertiti comunque che, data la delicata congiuntura, l’obiettivo è difficile e che, al contrario, il Parlamento sembra piuttosto orientato verso ulteriori tagli di bilancio.

E restiamo sul tema “informazione”. Il CGIE avrà finalmente fondi per la creazione di un proprio Ufficio Stampa?

Sempre il Min. Vignali ci ha Informato che gli Uffici del MEF presso la Farnesina hanno affermato che non è possibile finanziare l’ufficio stampa del Consiglio Generale, attingendo risorse dal capitolo di bilancio n. 3122 poiché si tratta di finalità di spesa diverse. La mia risposta: siamo alla ricerca dei fondi necessari

Si è quindi trattato di una riunione qualificata e alla presenza del Direttore Generale della DGIT Luigi Maria Vignali nonché di vari funzionari della stessa Direzione Generale. Avete parlato anche delle imminenti elezioni europee. Vecchi problemi, nuove soluzioni?

Sempre il Min. Plen. Vignali ha affermato: “In ordine alla discrepanza dei dati AIRE (ca. 1 milione) cui faceva riferimento il consigliere Conte, conferma la differenza fra quanto risulta presso gli schedari consolari e presso le anagrafi dei Comuni, i quali molto spesso ritardano le trascrizioni. In vista delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo, pertanto, sarà necessario procedere rapidamente all’allineamento”. Il Direttore Generale ha confermato inoltre la condizione di difficoltà della rete diplomatico-consolare in merito alle procedure di voto poiché non è facile reperire un numero sufficiente di scrutatori nonché i luoghi in cui espletare le operazioni elettorali. Ha condiviso dunque le preoccupazioni espresse in quella riunione, ma ci ha esortato a prendere atto che la situazione va gestita con le risorse disponibili.

Avete parlato anche di apertura di una rappresentanza diplomatica a Newark nel New Jersey, USA. Nemmeno una parola sulla riapertura degli uffici consolari soppressi in passato, con i derivanti disagi per la crescente comunità italiana, soprattutto in Europa?

Per quanto concerne la questione relativa a Newark, sempre il Min. Vignali, ha ricordato che era stato prefigurato un percorso che prevedeva l’apertura di uno sportello consolare, quale primo passo, per giungere, in prospettiva, a una sede consolare vera e propria, alla stessa stregua di quanto è avvenuto per Arona. Tale percorso consta dell’assegnazione di due unità di personale a contratto, attualmente non disponibili in modo stabile; a ciò si aggiunga che non sono ancora stati reperiti gli spazi. Al riguardo precisa che la ricerca è stata effettivamente avviata da parte di membri della collettività sul territorio. Tuttavia, non è stato individuato alcun locale che presenti un adeguato rapporto costi-benefici come, ad esempio, quelli di Saarbrücken ove gli spazi sono stati messi a disposizione gratuitamente o quasi dalle autorità del posto. Io aggiungo che ci sono molte possibilità che anche a Norimberga, come richiesto da noi tutti da anni, si apra uno Sportello Consolare.

All’ordine del giorno anche gli “effetti evolutivi e aumento dei residenti all’estero determinati dall’obbligatorietà di iscrizione all’AIRE della legge 23 dicembre 2023”. Nemmeno una parola sui timori e disagi che le annunciate multe diffondono in seno a una comunità italiana all’estero già afflitta da un diffuso senso di abbandono da parte del MAECI?

Sempre il Min. Vignali: “per quanto riguarda il preoccupante aumento delle iscrizioni all’AIRE, attualmente pari al 400 per cento presso talune sedi, è stata impartita l’indicazione alla rete di mitigare la paura della sanzione, almeno per i nati all’estero o a coloro che all’estero hanno ottenuto la cittadinanza italiana poiché essa riguarda esclusivamente coloro i quali sono partiti dall’Italia e non hanno ottemperato per tempo agli obblighi di legge. Nel merito, invito il CGIE a farsi promotore di un’iniziativa formale nei confronti della politica, con la quale si esprima preoccupazione circa gli effetti dell’applicazione della norma, invocando provvedimenti correttivi, forse ancora possibili, per non mettere in difficoltà molti connazionali all’estero, in particolare i più fragili”.