Nella foto: Malu Dreyer, Governatrice della Renania Palatinato. Foto di ©Staatskanzlei RLP / Elisa Biscotti

Il partito “Alternative für Deutschland” ha avanzato al Parlamento regionale della Renania Palatinato la proposta di abolire i corsi di lingua madre.

La cosa ha messo in allarme gli eletti in Germania presso il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, i quali si sono immediatamente rivolti alla Governatrice della Renania Palatinato con una lettera tanto indignata quanto preoccupata e la risposta è stata immediata.

Con una lettera del 30 aprile scorso, infatti, la Governatrice della Renania Palatinato ha scritto a Tommaso Conte e agli altri consiglieri CGIE in Germania di essere a conoscenza della proposta avanzata nel suo Parlamento e che tale proposta non rispecchia minimamente il parere del Governo del Land.

La Governatrice è andata oltre le formali rassicurazioni ed ha scritto un vero e proprio manifesto politico indirizzato a Conte e Compagni, con il quale si inneggia al valore del multilinguismo e della pluralità culturale nelle società moderne. Questa la lettera della Governatrice Malu Dreyer al Consigliere CGIE Tommaso Conte:

Sehr geehrter Herr Dr. Conte, sehr geehrter Herr Errico, sehr geehrter Herr Gurrieri, sehr geehrte Frau Rossi, sehr geehrter Herr Scigliano, sehr geehrter Herr Tallarico,

ich danke Ihnen herzlich für Ihr per E-Mail vom 22.04.2024 gesendetes Schreiben vom 18.04.2024, in dem Sie mir Ihre Sorge über den Antrag der AfD-Fraktion im rheinland-pfälzischen Landtag schildern, mit dem diese den Herkunftssprachenunterricht in Rheinland-Pfalz abschaffen will.

Ich kann diese Sorge sehr gut verstehen, aber ich mochte Ihnen versichern: Der Herkunftssprachenunterricht in Rheinland-Pfalz muss und wird bleiben! lch persönlich ebenso wie Frau Ministerin Dr. Hubig und die gesamte Landesregierung stehen eindeutig hinter dem Herkunftssprachenunterricht.

Mittlerweile gibt es ihn in unserem Land in 19 Sprachen. Im Ländervergleich liegen wir damit auf dem zweiten Platz und wir werden die Mehrsprachigkeit weiter fördern. Denn für die Landesregierung gilt: Rheinland-Pfalz ist ein weltoffenes Land, in dem Vielfalt ein Gewinn ist – und das gilt für Mehrsprachigkeit ebenso wie für viele andere Bereiche.

Der herkunftssprachliche Unterricht bietet unseren Schülerinnen und Schülern mit Migrationshintergrund die Möglichkeit, eine Verbindung zu ihren kulturellen Wurzeln aufrechtzuerhalten und ihre Sprachkenntnisse in ihrer Herkunfts- oder Familiensprache zu vertiefen. Wir wissen dank der Wissenschaft, dass mit einer hohen Sprachkompetenz in der Herkunftssprache auch das Deutschlernen leichter fällt. Der Herkunftssprachenunterricht ist für uns deshalb auch ein wichtiger Beitrag zu mehr Bildungsgerechtigkeit.

Der herkunftssprachliche Unterricht fördert auch die interkulturelle Kompetenz, also das Nachdenken über verschiedene Kulturen ur1d das Verständnis kultureller Unterschiede und Gemeinsamkeiten. So ist er auch ein Beitrag zu Toleranz und Integration.

Und nicht zuletzt ist jeder junge Mensch in unserem Land, der neben Deutsch noch eine oder sogar mehrere andere Sprachen spricht, ein Gewinn für unsere Wirtschaft und für unseren Wohlstand. Wenn unsere rheinland-pfälzischen Firmen auf den Märkten dieser Welt erfolgreich sein wollen, dann sind Mitarbeitende, die sich sicher in der Sprache und Kultur anderer Länder bewegen, ein Standortvorteil. Und wenn unsere Firmen erfolgreich sind, dann ist das gut für unser Land und seine Menschen.

lch verstehe sehr gut, dass die Initiative der AfD-Fraktion im rheinland-pfälzischen Landtag, den Herkunftssprachenunterricht abzuschaffen, Sie besorgt und bestürzt. Die Debatte im Landtag hat aber auch sehr deutlich gemacht , dass dieser Antrag nicht den Konsens der Parteien im Parlament widerspiegelt. Im Gegenteil, in der Plenarsitzung am 22. Februar 2024 wurde die breite Unterstützung für den Erhalt des Herkunftssprachenunterrichts deutlich. Die Debatte hat eindrücklich gezeigt, dass Mehrsprachigkeit anerkannt und geschätzt wird.

Mehrsprachigkeit ist von entscheidender Bedeutung für jede einzelne Schülerin und jeden einzelnen Schüler und für unsere gesamte Gesellschaft.

Der Herkunftssprachenunterricht ist ein Beitrag zur Bildungsgerechtigkeit, zur Integration, zur Toleranz und zum Erfolg unserer rheinland-pfälzischen Firmen.

Eine Abschaffung des Herkunftssprachenunterrichts wird es deshalb mit mir und Ministerin Dr. Hubig nicht geben.

Wir danken lhnen sehr herzlich für Ihr Engagement und Ihre Unterstützung bei der Förderung von Mehrsprachigkeit und kultureller Vielfalt in unserer Bildungslandschaft.

Mit freundlichen Grüßen

Malu Dreyer

Traduzione in italiano della lettera:

Egregio Dr. Conte, egregio Signor Errico, egregio Signor Gurrieri, egregia Signora Rossi, egregio Signor Scigliano, egregio Signor Tallarico,

Vi ringrazio per la vostra lettera del 18 aprile 2024, inviata per e-mail il 22 aprile 2024, in cui descrivete la vostra preoccupazione per la mozione del gruppo parlamentare AfD nel parlamento della Renania-Palatinato, volta ad abolire l’insegnamento delle lingue tradizionali nella Renania-Palatinato.

Comprendo molto bene questa preoccupazione, ma vorrei rassicurarvi: L’insegnamento della lingua d’origine in Renania-Palatinato deve rimanere e rimarrà! Io personalmente, così come il Ministro Dr. Hubig e l’intero governo statale, sono chiaramente a favore dell’insegnamento della lingua d’origine.

Attualmente, tale insegnamento è disponibile nel nostro Stato in 19 lingue. In confronto con altri stati, siamo al secondo posto e continueremo a promuovere il multilinguismo. Per il governo regionale vale: la Renania-Palatinato è una terra aperta al mondo, dove la diversità è un valore – e questo vale per il multilinguismo così come per molti altri ambiti.

L’insegnamento delle lingue di origine offre ai nostri studenti con background migratorio l’opportunità di mantenere un legame con le proprie radici culturali e di approfondire le loro conoscenze linguistiche nella lingua d’origine o familiare. Grazie alla scienza sappiamo che una competenza linguistica elevata nella lingua di origine facilita anche l’apprendimento del tedesco.

Per noi, dunque, l’insegnamento delle lingue di origine è anche un importante contributo per una maggiore equità educativa.

L’insegnamento delle lingue di origine favorisce anche la competenza interculturale, ossia la riflessione su diverse culture e la comprensione delle differenze e somiglianze culturali. In tal modo, è anche un contributo alla tolleranza e all’integrazione.

E non da ultimo, ogni giovane nel nostro stato che parla, oltre al tedesco, una o più lingue straniere, rappresenta un vantaggio per la nostra economia e il nostro benessere. Se le nostre aziende della Renania-Palatinato vogliono avere successo nei mercati mondiali, è un vantaggio competitivo avere collaboratori che si muovono con sicurezza nella lingua e nella cultura di altri paesi. E se le nostre aziende hanno successo, questo è positivo per il nostro paese e per la sua popolazione.

Comprendo molto bene che l’iniziativa del gruppo parlamentare dell’AfD nel Landtag della Renania-Palatinato, volta ad abolire l’insegnamento delle lingue di origine, La preoccupi e La sconvolga. Tuttavia, il dibattito nel Landtag ha chiaramente dimostrato che questa proposta non riflette il consenso delle parti in Parlamento.

Al contrario, nella seduta plenaria del 22 febbraio 2024, è emerso chiaramente il sostegno diffuso per il mantenimento dell’insegnamento delle lingue di origine. Il dibattito ha mostrato in modo eloquente che il multilinguismo è riconosciuto e apprezzato.

Il multilinguismo è di fondamentale importanza per ogni singolo studente e per la nostra intera società.

L’insegnamento delle lingue di origine è un contributo all’equità educativa, all’integrazione, alla tolleranza e al successo delle nostre aziende della Renania-Palatinato.

Pertanto, con me e con la Ministra Dr. Hubig non ci sarà un’abolizione dell’insegnamento delle lingue di origine.

Vi ringraziamo di cuore per il Vostro impegno e il Vostro supporto nella promozione del multilinguismo e della diversità culturale nel nostro sistema educativo.

Cordiali saluti

Malu Dreyer