Il Signor D.R. di Hannover ha un cugino (classe 1958) che è dipendente bancario. Per motivi personali, ha sospeso l’attività nel 1986. Poi, è stato assunto, come pubblici difendente, nel 1992 sino al 2005. Poi, ha ripreso a lavorare nel 2008. Il lettore ci chiede quando potrà andare in pensione.

La situazione è abbastanza complessa. Da quanto abbiamo rilevato, forse, la pensione di vecchiaia, maturerà al compimento dei 68 anni. Meglio consultare un Patronato.

La signora L.P.G. di Regensburg ha, in Patria un fratello (classe1955) che è stato occupato dal 1976 al 2011. I contributi INPS sono stati regolarmente versati. La lettrice chi chiede quando maturerà la pensione del fratello non più occupato dal 2019.

Se le cose stanno così, il diritto alla pensione maturerà al compimento dei 67 anni (pensione di vecchiaia). Sempre che, nel frattempo, la normativa non sia aggiornata.

Il signor D.R. di Schiatt, che segue questa rubrica dal 1992, ha in Patria un fratello che ha chiesto all’INPS i versamenti di contributi volontari. La domanda è stata accolta. Però, due anni d’invalidità, come lavoratore autonomo, non sono stati riconosciuti.

La pratica è corretta. Ai sensi della Legge 388/2000 l’invalidità è riconosciuta solo ai lavoratori dipendenti.

La signora D.M. di Hamm ha, in Italia, un fratello (Classe 1962). Alla fine del 2021, aveva maturato 1920 settimane di contributi. La lettrice ci chiede se, col prossimo anno, sarà maturato il diritto alla pensione.

Da quanto abbiamo rilevato il diritto maturerà nel 2027. Non ci sono migliori possibilità.

Il signor E.M. di Hanau ha, in Italia, un fratello con 25 anni di versamenti come lavoratore dipendente. In questi anni, ha conseguito una laurea. Il lettore ci chiede se sia possibile riscattarla ai fini previdenziali.

La pratica è possibile; ma con l’aiuto di un Patronato. Anche per conoscere l’onere del riscatto. Se la pratica andrà a buon fine, la pensione sarà anticipata (sistema retributivo).

Il signor D.L. di Minden è interessato all’acquisto di un appartamento in Patria. L’età del suo pensionamento si avvicina e vorrebbe rientrare definitivamente in Italia.

Il prezzo di un alloggio dipende da parecchie variabili. Località, categoria catastale, vetustà e impiantistica. A titolo indicativo, un appartamento in media periferia al centro/sud d’Italia, stato di conservazione “normale”, vani sei, oscilla tra i 70.000 e i 90.000 euro.

La signora L.R.S. di Bonn è interessata all’acquisto di un alloggio “turistico” in multi proprietà in Patria. Ci chiede informazioni.

Si tratta di proprietà immobiliari, in zona turistica (mare o montagna) ripartite tra più interessati. I rogiti d’acquisto, di solito, sono trimestrali e il prezzo di vendita dipende dal periodo stagionale. Anche le spese d’amministrazione sono ripartite alla stessa maniera.

Il signor R.V. di Aachen, ha in Italia un fratello camionista che svolge questa attività “autonoma” ed ha accumulato 41 anni di contributi. Il lettore ci chiede se, dal prossimo anno, potrà ottenere la pensione.

Per i lavoratori dipendenti, l’operazione non è prevista. Almeno per ora.

La signora D.L.S. di Dornach ha, in Patria, un fratello (classe 1956), con 1560 settimane di contributi. Ha, di recente, subito un intervento chirurgico invalidante. La lettrice ci chiede se il fratello potrà ottenere la pensione dal prossimo anno.

Dipende anche dalla percentuale d’invalidità (non comunicata). Un Patronato potrà essere più preciso a fronte di una competa documentazione.

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