La Presidente dell’Intergruppo parlamentare di amicizia Italia-Germania promotrice di un convegno sul Fiscal Compact

“Alcune delle misure adottate negli ultimi dieci anni a livello europeo per fare fronte alla crisi globale, oltre a determinare forti disuguaglianze tra i diversi Stati membri, hanno provocato anche una grande disaffezione dei cittadini verso l’Europa. Perchè alcune di loro, diversamente dagli obiettivi che perseguivano, hanno ottenuto l’esatto contrario: anzichè aiutare i paesi più deboli li hanno esposti ancora di più agli effetti della crisi.

Ecco che, per riconquistare la fiducia dei cittadini e per rilanciare il progetto europeo, l’Unione Europea deve avere il coraggio di riformarsi. Soprattutto in questa fase, relativamente tranquilla, dopo le vittorie di forze europeiste in Francia, Austria, Olanda. Fra le regole che non si sono rivelate all’altezza delle aspettative c’è il fiscal compact, un meccanismo di equilibrio dei bilanci nazionali messo in funzione nel momento più buio della crisi economica e finanziaria europea, ma che probabilmente non risulta più adeguato al contesto odierno, nel quale serve soprattutto stimolare la crescita e l’occupazione”.

Lo dichiara Laura Garavini in occasione del convegno dal titolo „Fiscal Compact: quale futuro? da lei promosso alla Camera dei Deputati in qualità di Presidente dell’Intergruppo parlamentare di amicizia italo-tedesco. All’incontro hanno preso parte in qualità di relatori Lucio R. Pench, Capo della Direzione politiche di bilancio e policy mix della Commissione europea, Fabrizio Saccomanni, già Ministro dell’Economia e delle Finanze,  Ernst Hillebrand, Responsabile della Friedrich Ebert Stiftung in Italia e i colleghi parlamentari, esperti di economia e finanza, Giampaolo Galli, Carlo Dell’Aringa e Marco Causi.

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