Imitiamo i pastori che chiamati dall’angelo si avviarono verso Betlemme per visitare la sacra Famiglia e il Bambino nella mangiatoia.

I pastori entrarono nella stalla con il cuore pieno di gioia per condividere con la Madre del futuro Messia la loro miseria. Portarono alla giovane donna, forse, un paio d’uova, una manciata di fichi secchi, un paio di focacce, qualche barattolino di miele: roba necessaria a dar forza e vigoria ad una donna stremata dalle sofferenze del parto.

Oggi, commercializzando l’atto di bontà e di amore facciamo ben altri calcoli: ogni famiglia tedesca, incoraggiata dai mass-media, spende circa 470 € per i regali di Natale. La domanda non è più quanta gioia, ma quanto incasso, quanti soldi, quanto guadagno.

Si acquistano ninnoli esotici, a caro prezzo, che in breve tempo sono accantonati in qualche ripostiglio dimenticando di regalare quello che non costa nulla, che non si compra, non si vende, ma fa immensamente bene al cuore.

 

Natale 2013

 

Non regalarmi niente:

Regalami un sorriso,

Un bacio silenziosamente,

Una lacrima sul viso.

Puoi regalarmi il cielo pien di stelle

Col Grande Carro dell’Orsa Maggiore

Che brilla sempre nelle tue pupille

E sento dolci battiti nel cuore.

Regalami l’aurora del mattino

Mentre il cielo di rosso si colora

E del sole lo strale cristallino

Le fredde valli e gli alti monti indora.

O regalarmi il suon di una zampogna

Accompagnato da una ciaramella,

Mentre cala dal cuor della montagna,

Quando spunta nel ciel la prima stella.

Mi puoi donare un pizzico di paglia

Appena presa dalla mangiatoia,

Dove c’è il bove, l’asino che raglia

E l’angelo che annuncia una gran gioia.

L’ascoltiamo anche noi con i pastori

Nella chiesetta bianca in mezzo al prato,

Insieme al canto di celesti cori,

Suono di culla e d’armenti il belato.

Sotto l’albero verde alla finestra

Metti il regalo mio che più ti piace.

A lembi e a falde sulla via maestra

Cala la neve e tutto il mondo tace.

Amoretto Machera

( Felice Natale e prospero Anno Nuovo)