Dopo aver trattato nello scorso numero del Corriere d’Italia il Parlamento europeo, tocca adesso all’altrettanto importante organo dell’Unione europea: il Consiglio europeo.

Il “Consilium”, come viene spesso chiamato, è un organo che si riunisce periodicamente per definire le priorità e gli orientamenti politici generali dell’Ue ed esaminare i principali problemi del processo di integrazione. Per rendere più chiara l’idea dell’importanza di questo organo basta considerare che lo scorso 29 aprile il Consilium si è tenuto per concordare gli orientamenti in merito ai futuri negoziati sulla Brexit. Gli orientamenti servono per definire il quadro dei negoziati e delineano le posizioni e i principi generali dell’Ue nel corso dei negoziati.

Il Consiglio europeo, tuttavia, non è da confondere con un’altra istituzione dell’Ue, vale a dire il Consiglio dell’Unione europea, che invece detiene il potere legislativo al pari del Parlamento europeo (vedi parte quinta della seria “Conoscere l’Europa”). Inoltre, non va confuso nemmeno con il Consiglio d’Europa, il quale è una organizzazione internazionale indipendente dall’Unione europea che si rifà alla convenzione europea relativi ai diritti dell’uomo.

Il Consilium è nato dalla lunga prassi, instaurata fin dall’inizio degli anni 60, di tenere riunioni informali tra i capi di Stato e di governo dei paesi che aderivano alle Comunità europee. L’intento era quello di riunirsi al di fuori del contesto comunitario per favorire la cooperazione politica, prescindendo dalle formalità e – spesso – lungaggini del procedimento comunitario. Solo nel 1974 fu deciso di tenere regolarmente riunioni di capi di stato e di governo chiamandole “Consigli Europei” come sede informale di discussione tra i leader dell’Ue. Nei trattati comunitari il Consiglio Europeo figura per la prima volta nell’articolo 2 dell’Atto Unico Europeo che ne ha consacrato giuridicamente la composizione e la cadenza delle riunioni, assegnandogli però uno status informale.
 Poi, con il Trattato di Maastricht (Articolo 4) il Consilium diventa a pieno titolo un organo dell’Unione europea. Da dicembre 2009, con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, è diventato una delle sette istituzioni di governo dell’Ue.

Il Consiglio europeo svolge anche un ruolo importante in talune procedure di nomina per incarichi di alto profilo a livello di Ue. E’ competente in particolare ad eleggere il Presidente del Consiglio europeo, a proporre il Presidente della Commissione europea, a nominare l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e nominare ufficialmente l’intero collegio dei Commissari e della Banca centrale europea (BCE).

Il Presidente in carica del Consiglio europeo è Donald Tusk. Ha assunto il proprio incarico il 1° dicembre 2014, in sostituzione di Herman Van Rompuy. Tusk è stato primo ministro della Polonia dal 2007 al 2014 e presidente del partito Piattaforma Civica, di cui è anche cofondatore (2001), dal 2003 al 2014.

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