Nella foto: Banca Centrale Europea. Foto di ©Daniele Messina

Il tasso di inflazione in Germania rimane elevato anche senza gli effetti base

Indice dei prezzi al consumo, febbraio 2022:

+5,1% sullo stesso mese dell’anno precedente (preliminare)

+0,9% sul mese precedente (preliminare)

Indice armonizzato dei prezzi al consumo, febbraio 2022:

+5,5% sullo stesso mese dell’anno precedente (provvisorio)

+0,9% sul mese precedente (provvisorio)

Dopo un leggero calo all’inizio dell’anno, l’inflazione in Germania è già tornata a crescere. Beni e servizi sono aumentati in media del 5,1% a febbraio, principalmente a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia, come annunciato martedì dall’Ufficio federale di statistica in una stima iniziale.

Il tasso di inflazione in Germania, misurato come variazione dell’indice dei prezzi al consumo (CPI), nel mese di febbraio 2022 è stato del +5,1% rispetto allo stesso mese del 2021.

A dicembre 2021 il tasso di inflazione era aumentato del +5,3%, e anche se per gennaio 2022 l’inflazione è leggermente diminuita dopo aver raggiunto il livello più alto in quasi 30 anni a dicembre, Georg Thiel, presidente dell’Ufficio federale di statistica, afferma che “rimane ad un livello elevato”.

Inoltre, l’Ufficio federale di statistica (Destatis) segnala che i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,4% rispetto a dicembre 2021.

Gli effetti legati alla pandemia incidono sul tasso di inflazione

Nel 2021 il non aumento dei prezzi, dovuto alla riduzione temporanea dell’Iva, non ha influito sui tassi d’inflazione, mentre per il 2022 visto che la riduzione non è più applicabile il tasso di inflazione rimarrà a livelli elevati. Infatti gli effetti legati alla crisi, come per esempio le strozzature nelle consegne (Lieferengpässe) e gli aumenti dei prezzi nei settori economici primari e nei prodotti energetici, continuano ad avere un impatto significativo sull’attuale tasso di inflazione.

I prezzi dell’energia sono aumentati del 20,5% nel corso di un anno

Da gennaio 2021 a gennaio 2022 i prezzi delle merci sono aumentati del 7,2%. Con un +20,5% per quanto riguarda i prezzi di prodotti energetici, in particolare, i prezzi dei prodotti energetici sono risultati significativamente superiori all’inflazione complessiva (dicembre 2021: +18,3%). In un anno, i prezzi del carburante sono aumentati del 24,8% e i prezzi dell’energia per le famiglie del 18,3%. Tra i prodotti per l’energia domestica, gli aumenti di prezzo sono stati principalmente gasolio da riscaldamento leggero (+51,9%), gas naturale (+32,2%) ed elettricità (+11,1%). L’aumento dei prezzi dei prodotti energetici è stato influenzato da diversi fattori: oltre agli effetti della crisi, anche la tassa sul CO2, passata da 25 euro a 30 euro per tonnellata di CO2 a inizio anno, ha avuto un impatto maggiore per l’elettricità. La sovrattassa EEG, scesa da 6,5 cent a 3,7 cent per kilowattora di elettricità, è stata solo in grado di attutire leggermente l’aumento dei prezzi.

I prezzi dei generi alimentari sono aumentati del 5,0% su base annua

I prezzi dei generi alimentari sono aumentati del 5,0% a gennaio 2022 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (dicembre 2021: +6,0%). In particolare, le verdure fresche (+8,3%) nonché i latticini e il burro (+6,3%) sono diventati notevolmente più costosi per i consumatori. Complessivamente i beni di consumo, che oltre al cibo comprendono anche l’energia e altri beni di uso quotidiano, sono aumentati di prezzo del 9,6% rispetto a gennaio 2021.

Tasso di inflazione esclusa energia a +3,2%

Gli aumenti dei prezzi dell’energia rispetto allo stesso mese dell’anno scorso hanno avuto un impatto massiccio sul tasso di inflazione: escludendo l’energia, il tasso di inflazione a gennaio 2022 sarebbe stato del +3,2%, escludendo energia e cibo sarebbe stato solo del +2,9%.

I servizi sono aumentati di prezzo del 2,9% nel corso dell’anno

A gennaio 2022 i prezzi dei servizi nel loro complesso erano superiori del 2,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Gli affitti freddi netti, che sono significativi per l’elevata quota dei consumi delle famiglie private, sono aumentati dell’1,4% e hanno quindi frenato l’inflazione complessiva. Inoltre, sono diminuiti i prezzi per le telecomunicazioni (-1,0%) e per i servizi forniti dalle istituzioni sociali (-1,3%), questi ultimi per effetto dell’attuazione della riforma dell’assistenza decisa a giugno 2021. Sono invece aumentati in modo significativo alcuni prezzi dei servizi, come la manutenzione e riparazione di appartamenti e case (+9,4%) e veicoli (+4,9%).

I prezzi sono aumentati dello 0,4% rispetto al mese precedente a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia

Rispetto a dicembre 2021, l’indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,9% a febbraio 2022. A gennaio 2022, in particolare, i prezzi dei prodotti energetici sono aumentati del 7,3%. In aumento i prezzi sia dei carburanti (+3,2%) che dell’energia domestica (+9,7%, incluso il gas naturale: +22,8%; energia elettrica: +9,0%).

All’inizio dell’anno vi sono stati anche ulteriori aumenti dei prezzi, ad esempio per i servizi di corrispondenza (+4,6%) e l’assicurazione sanitaria (+2,7%). Mentre i capi di abbigliamento stagionali (-5,2%) e i pacchetti turistici (-25,1%) sono stati offerti a prezzi inferiori. Da segnalare anche il calo dei prezzi dei servizi delle istituzioni sociali (-4,6%) a seguito dell’attuazione della riforma dell’assistenza ai servizi di ricovero.

Inoltre bisogna precisare che questi effetti sono oscurati dalle incertezze derivanti dall’attacco della Russia all’Ucraina.

(Fonte Destatis, ufficio federale di statistica)

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