Molti dei nostri lettori conoscono il Cimitero Militare Italiano (CMI) di Waldfriehdhof, a Monaco di Baviera (che accoglie i resti di Caduti della I° e della II° G.M., nonché di internati, tra cui diverse donne), per via delle cerimonie commemorative che vi si tengono ogni anno, all’inizio di novembre, su cui puntualmente riferiamo. Pochi, tuttavia, conoscono quale sia l’Ente che si prende cura delle tombe dei 3249 italiani e dell’intero areale. Vogliamo perciò parlarvi del Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti (in breve Onorcaduti), istituito nel 1919, un Ente interforze sotto l’egida del Ministero della Difesa con sede a Roma, incaricato di custodire il luoghi della memoria militare, i monumenti, i sepolcreti e i sacrari.

La nobile attività di questo Commissariato si articola in diversi compiti. Per quanto riguarda i Caduti detti compiti vanno dalla gestione ed aggiornamento della banca dati sulla loro sepoltura, alla cura del decoro dei cimiteri militari, all’individuazione dei resti dei Caduti, al coordinamento del loro rientro in Italia quando i familiari ne fanno espressa richiesta.

I Sepolcreti Militari italiani sul suolo patrio sono oltre 1.000, quelli nel mondo ammontano a 179. Essi accolgono i resti di oltre 960.000 Caduti).

Esistono trattati ad hoc tra l’Italia e i vari Stati, che prevedono le modalità e i costi della loro manutenzione. Particolarmente complessi sono stati quelli con la Federazione Russa.

Infatti solo a partire dalla caduta del comunismo nel dicembre 1991, si è potuto negoziare una onorevole manutenzione dei luoghi che indicano la sepoltura di circa. 100.000 soldati del CSIR e dell’ARMIR deceduti in battaglia e, soprattutto, in prigionia negli anni dal 1941 sino al 1946. Un nostro lettore ci ha raccontato che visitando nel 2006 la splendida cittadina di Suzdal (ricca di chiese e monasteri, capolavori dell’architettura religiosa russa) si imbatté, per caso, in un cippo dimesso e abbandonato che recitava “qui riposano caduti italiani”.

Quel cippo è stato recuperato ed ora si presenta dignitoso e curato grazie proprio a Onorcaduti.

In Germania, oltre al CMI di Waldfriehdhof, ci sono altri siti a Francoforte, Berlino Amburgo, Colonia e Dachau. In quello di Monaco di Baviera sono in corso importanti lavori per il ripristino del decoro dell’area e per la lucidatura delle targhe apposte su ogni cippo tombale. Lo scorso mese di novembre c’è stata una particolare ricognizione, svolta dal Ten. Col. Pasquale Di Maio, per identificare due Caduti i cui cognomi e la data di decesso erano quasi simili.

Ve la vogliamo descrivere per farvi capire l’importanza del lavoro di Onorcaduti. Gli addetti cimiteriali con un piccolo escavatore hanno rimosso la terra vicino al cippo e non appena sono comparsi i resti in una busta, un altro addetto, con la stessa delicatezza di un archeologo, li ha raccolti.

Due alpini presenti hanno fatto gli onori militari. Quindi il Ten. Col. Di Maio ha ispezionato, con la massima accuratezza le ossa rimaste, onde trovare, eventualmente, la piastrina identificativa o qualche oggetto residuo.

Il tutto è stato raccolto in una cassetta di legno per successivo inoltro in Italia, essendo questo il desiderio dei familiari del Caduto. L’alto Ufficiale ci ha detto che in qualche caso sono ricorsi anche all’esame del DNA, onde avere la certezza sull’identità.

Ci auguriamo, in conclusione, di avere dato un piccolo contributo ad una migliore conoscenza di questo encomiabile Commissariato, che va avanti silenziosamente tra mille sforzi.

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