Nella foto: Louis Siciliano. Foto di ©Mario Coppola

“Ancient Cosmic Truth – A Suite in 4 Movements” è il nuovo LP del synth performer, compositore e nuovo esponente del “Napule’s Power“ Louis Siciliano

È appena uscito in digitale e in vinile in edizione limitata e numerata “ANCIENT COSMIC TRUTH – A Suite in 4 Movements”: Perché la scelta dei formati e della tiratura?

Innanzitutto permettetemi di salutare tutti i vostri lettori. Io che ho vissuto tantissimi anni all’estero e faccio ancora oggi il nomade, so cosa significa per un Italiano/a avere un punto di riferimento come la vostra testata. Detto ciò veniamo subito alla risposta: Ancient Cosmic Truth è presente su tutte le piattaforme di musica digitale nel mondo e in particolare, caso molto raro per le case discografiche europee, siamo presenti su tutte le piattaforme cinesi, sud coreane, giapponesi e di tutto il Far East Asiatico (https://www.magicandunique.com/distribution). Il digitale, che oggi dilaga, però non poteva non trovare l’altra controparte ancora oggi imprescindibile per noi audiofili: il vinile. Essendo tutto l’album registrato e mixato in analogico, gli strumenti sono accordati sui multipli degli 8Hz sui quali il nostro meraviglioso pianeta vibra approssimativamente. Per me il suono analogico è ancora oggi insuperabile, certo i costi di produzione sono ormai altissimi. La copertina è di Kamora Johnson, un’artista visionaria che vive a Las Vegas e alla quale mi lega una stima e una sincera amicizia. Volevo che questo album fosse qualcosa di speciale. Ho dovuto attendere 25 anni per poterlo fare e mi ci sono voluti 4 anni di lavoro in studio. Ho cercato di essere trasversale ai mondi: Analogico, Digitale, Jazz, World Music, Sperimentazione, Musica Classica Indiana, Africa e il Sound del Napule’s Power.

Cosa racconta l’antica verità cosmica?

Una volta mi disse una grande psicanalista Junghana: “Louis il cosmo è mosso dal piacere, di un piacere profondo che è vibrazione”. Ebbene questo album è mosso dal piacere di fare Musica. Un ritorno alla vibrazione perché tutto è vibrazione dice la fisica quantistica. La musica è il centro di tutto. Niente gossip, frasi violente e urlate, niente likes comprati o i grandi bluff che si montano sui social networks. Niente di tutto ciò. 5 musicisti si incontrano per condividere un progetto che parte dalla radice dell’antica verità cosmica: la vibrazione. Da tutti i libri sacri a Dante fino a John Coltrane: in principio era la vibrazione.

È un viaggio musicale che fonde diverse world music: musica indiana, persiana, cinese e africana. Come è questo connubio con jazz e Synth?

Dal primo momento che mi sono incontrato con un giovane di 80 anni che si chiama Renato Marengo, fondatore del Napule’s Power e che ha prodotto questo album, ci siamo subito resi conto che stavamo registrando un album di sintesi. Da sempre Napoli è un ponte tra il Sud e il Nord del mondo, sospesa tra oriente e occidente, una città che ha visto grandi epopee culturali avvicendarsi. Città di sintesi da sempre. Ebbene un Napoletano, nato sulle falde del Vesuvio, partito da Napoli a 17 anni e che ha vissuto in Olanda, Austria, Francia, UK, Stati Uniti, Brasile, Polonia e India non poteva fare diversamente. La fantasia di noi italiani è risaputa e oggi, visto che si parla molto di cucina, (un tema a me molto caro, visto che amo la buona tavola e i nostri eccellenti vini), potremmo dire che la musica e la cucina, come materie alchemiche, sono molto vicine. Fare musica è come la cucina di uno Chef: ci sono le materie prime, i temi musicali; poi i sapori le armonie; poi i colori gli strumenti; il retrogusto, il ritmo. Tradizione e innovazione. Immagino che tutti voi possiate intuire cos’è scattato nella mia mente. Ovviamente poi, il cuore poi ha dovuto fare la sua parte. Perché senza cuore, senza empatia, senza quel fuoco che arde dentro di noi, la magia non si crea.

Chi ti accompagna in questo viaggio?

Quattro musicisti a dir poco straordinari: Alex Acuna storico percussionista dei Weather Report, Randy Brecker che per molti è il più grande trombettista di Jazz vivente, Claudio Romano alla batteria che ha suonato col gotha del Jazz internazionale e Umberto Muselli, un musicista che da sempre ammiro per la sua genialità e che è stato definito l’erede di Michael Brecker.

C’è stato un movimento che si è dimostrato tecnicamente più *challenging*?

Noi suoniamo nel massimo relax e quando siamo in performance il nostro comune obiettivo è essere totalmente flessibili. Questa flessibilità dell’interplay nasce da una capacità di ascolto e di concentrazione che fa in modo che l’energia della musica fluisce come la cascata di un fiume. Non pensiamo mai in termini di tecnica. Ogni passaggio è un’opportunità per dare forma ai brani. Spesso i brani possono anche cambiare totalmente da performance a performance perché il Mumex (Music Multiverse Exploration) che è il metalinguaggio che ho creato per ridefinire una nuova cosmologia del suono ci porta verso altri “campi harmonikali” e dimensioni melodiche. Per farla semplice se devi andare da Venezia a Berlino, sai che questi sono due punti importanti prestabiliti del viaggio (partenza e arrivo) ma le rotte del viaggio possono cambiare. In sintesi, Mumex è uno strumento di composizione che indaga la radice dei processi. Non mi interessa mappare gli eventi in maniera unidirezionale come si fa normalmente sul pentagramma. Mi interessa capire le dinamiche e le leggi che stanno alla base di un processo. Ogni volta gli eventi sonori cambiano perché un processo può avere infiniti modi di svolgersi. Mumex apre alla consapevolezza che la musica è un’arte quantica dove l’osservatore influenza l’osservato e viceversa. Molti critici musicali e gli stessi musicisti mi hanno detto che la mia è musica quantistica.

Come si colloca questo progetto all’interno della tua carriera musicale?

Ho dovuto aspettare 25 anni. Tutto quello che ho realizzato prima un prologo. Poi i due capitoli introduttivi con il Mumex Trio e il Mumex Duo e adesso Ancient Cosmic Truth apre ufficialmente questo viaggio cosmico al centro del Suono. Spero di poter condividere presto con il pubblico questo progetto che è il coronamento di anni di lavoro durissimo, di enormi sacrifici. La musica vive e si alimenta nei concerti Live. La performance dal vivo è qualcosa di fondamentale per la musica. Vi aspetto ai nostri prossimi concerti. Dall’incontro tra noi musicisti e il pubblico che nasce la musica quantistica. È in questo scambio che si palesa nella nostra consapevolezza dell’antica verità cosmica.

Lascia una risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here