Nella foto: Pasquale D’Angiolillo. Foto di ©P. D’Angiolillo

IO CE L’HO FATTA – Storie italiane di successi accademici e professionali in Germania

https://www.sr-mediathek.de/index.php?seite=7&id=19099

Quando nel Saarland chiedi: conosci Pasquale, quello della Saarländische Rundfunk? Subito una domanda prima di rispondere: Pasquale Marino o Pasquale D’Angiolillo?

Pasquale Marino è quello della radio, che ininterrottamente dal 1984 cura il programma radiofonico “Mezz’Ora Italiana”.

Pasquale D’Angiolillo, classe 1974, è invece quello della televisione, che lavora per il telegiornale regionale “Aktueller Bericht” e che è autore di svariati servizi televisivi per diversi programmi della ARD, la rete nazionale.

Pasquale D’Angiolillo appartiene alla seconda generazione di italiani giunti nel Saarland.

I suoi genitori emigrarono nel Saarland dal Cilento negli anni sessanta e Pasquale è nato qui ma conserva gelosamente il passaporto italiano.

La sua passione? La fotografia. Assolve, infatti, giovanissimo e con bravura la formazione professionale di fotografo e vince il premio con i migliori voti del Saarland.

“Ho imparato il mestiere dalla A alla Z e ancora oggi non avrei difficoltà a sviluppare una fotografia dalla pellicola. Conservo tutti miei apparecchi fotografici analogici e il mio vecchio laboratorio”.

Le capacità professionali di Pasquale D’Angiolillo sono presto apprezzate nella regione e lo portano a ricevere un incarico come docente alla “Hochschule für Bildende Kunst” di Saarbrücken, che è la scuola di Belle Arti più rinomata nella zona.

D’Angiolillo s’impone però all’attenzione nazionale con la mostra fotografica “Auf Augenhöhe – Gesichter der Armut” (Occhi negli occhi –I volti della povertà), con una serie di ritratti di individui al margine della società.

Le immagini mostrano, infatti, soggetti sofferti in tutta la loro individualità, forza e dignità.

“Si è trattato di un lavoro di gruppo. Gli stessi protagonisti della serie hanno scelto i ritratti senza nascondere le situazioni difficili in cui si trovano. Situazioni che sono poi diventate oggetto di discussione e di interazione di gruppo. Un progetto infinitamente umano e, per questo, artisticamente autentico”. Così descrive D’Angiolillo l’esperienza che poi è stata fissata in una pubblicazione dallo stesso titolo.

Il primo volume, rilegato a mano da Pasquale D’Angiolillo, fu donato al Papa nel corso di un’udienza concessa a Annegreth Kramp-Karrenbauer, all’epoca Governatrice del Saarland.

Il passo dalla fotografia artistica e giornalistica alla televisione è breve. D’Angiolillo mette in spalla la telecamera, telefonino sempre a portata di mano. Una chiamata e parte per fare le ultimissime del giorno e della notte. Servizi che sono poi trasmessi nell’edizione serale del telegiornale regionale.

Si tratta prevalentemente di fatti di cronaca, dall’ingorgo in autostrada all’incendio in città, dalla dimostrazione in piazza alla seduta del parlamento Regionale.

Ma tutto ciò a Pasquale (quello della televisione) non basta.

Il suo impegno sociale passa anche per la telecamera e si sposta su “due ruote, marca Hercules”, il vecchio ciclomotore a due tempi che in Germania ha fatto storia.

D’Angiolillo, infatti, tra un fatto di cronaca e l’altro, ha inventato una nuova serie per il telegiornale dal titolo “Uff da Schnerr” che in dialetto saarlandese significa, più o meno, “Andare a zonzo, senza una meta precisa”.

E così Pasquale dedica i suoi servizi televisivi alla vita delle associazioni nelle più dimenticate province del Saarland, alle iniziative sociali e caritative ma anche a gruppi che coltivano passioni e attività di tempo libero particolarmente utili e simpatiche.

Pasquale D’Angiolillo racconta, per esempio, del gruppo di appassionati della “Fiat Topolino” e segue le attività della “Legio XIV”.

La “Legio XIV” è costituita da un gruppo di giovani e meno giovani che si incontrano periodicamente in divisa da legionari romani, esercitandosi secondo i metodi militari dell’epoca.

L’ultima importante iniziativa della “Legio XIV” è stata la ricostruzione di un tratto di via romana con l’attrezzatura antica, un vero e proprio esempio di archeologia sperimentale. “Sono fortunato” dice Pasquale, “l’occhio nella telecamera è di tedesca precisione mentre la scelta delle immagini è tutta detta da un cuore italiano”.

Pasquale D’Angiolillo ha raccontato le sue esperienze di vita nella parte radiofonica della nostra serie “Io ce l’ho fatta – Storie italiane di successi accademici e professionali in Germania” in due puntate della “Mezz’Ora Italiana” in onda su Streaming Internet, www.sr-mediathek.de dal 12 al 26 marzo. Qui il link: https://www.sr-mediathek.de/index.php?seite=7&id=19099

Lascia una risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here