C’è un piccolo edificio barocco, nel centro di Francoforte, che ha qualcosa da raccontare. Oggi non è altro che un bar ristorante denominato Café Hauptwache, uno dei tanti che hanno rinunciato ad essere realmente caratteristici per buttarsi su una funzionalità volutamente omologata, creata per far sentire a casa chiunque vi arrivi, anche se ha dovuto fare un lungo viaggio e casa sua sia in realtà molto distante. In principio, però, questa costruzione dalle pareti bianche e dai mattoni rossicci ben in vista, aveva tutt’altra funzione. L’edificio venne
costruito attorno al 1730 e per diverso tempo fu il quartier generale della Stadtwehr Militia, al tempo in cui Francoforte era una Reichsstadt, ossia una libera città imperiale, munita di un esercito cittadino che proprio in quella costruzione detta Haupt-Wache (Guardia-Centrale) aveva il suo
quartier generale. Lo stabile era anche la sede di una prigione, di quelle con celle, segrete e brutte maniere, dove alcuni illustri cittadini del tempo ebbero la sventura di scontarvi pene piuttosto lunghe.
In lontananza sento delle percussioni accompagnate da fischietti e urla festanti. Sono un gruppo di artisti di strada che hanno trasformato delle latte e dei grossi contenitori in tamburi, mentre attorno a loro si raccoglie una folla che dimostra di apprezzare l’arte del fare molto con poco.
Di tutt’altra natura saranno state le urla e il rullar di tamburi, questa volta militari e per nulla festanti, che riecheggiarono nella piazza durante l’infruttuosa Frankfunter Wachensturm, la fallita insurrezione di Francoforte del 1833.
Le cronache cittadine riferiscono di un centinaio di studenti con velleità rivoluzionarie, tutti o quasi appartenenti alla stessa confraternita universitaria, che, desiderosi di innescare un’insurrezione da estendere a tutta la Germania, avevano pianificato di farla partire proprio con l’assalto del quartiere della guardia cittadina di Francoforte, alloggiata per l’appunto nella Hauptwache. La lotta fu cruenta e molto celebrato il coraggio dei giovani rivoluzionari. Intorno alle 21 del 3 Aprile del 1833, gli insorti, armati di fucili e pugnali, attaccarono le due postazioni dei corpi di guardia, quella di Konstablerwache e il nostro edificio di Hauptwache. Riuscirono ad avere la meglio sui soldati che erano di guardia quella sera e si avviarono a liberare i prigionieri dalle celle. Per loro sventura la notizia dell’insurrezione raggiunse la Cattedrale e non passò molto prima che i soccorsi dei nemici giungessero sul posto, voltando in tragedia i rivoluzionari intenti. Archiviata la Frankfunter Wachensturm, l’edificio tornò alla sua antica funzione, conoscendo due importanti ricostruzioni: la prima, resa necessaria nel 1951, a seguito dei bombardamenti del secondo conflitto mondiale e la seconda nel 1968, per permettere la costruzione della metropolitana che transita nel suolo sottostante.
Dal 1905 la costruzione è stata riconvertita in una Kaffeehause, sua attuale destinazione. Con Hauptwache non si indica solo il bar ristorante, l’importanza di questo edificio è tale che tutta la piazza e la fermata della metropolitana prendono il medesimo nome. E’ pertanto improbabile percorrere le vie del centro, in particolare la Zeil, la centralissima via dello shopping qui a Francoforte, senza ritrovarsi ad ammirare questa antica costruzione. La riconoscerete immediatamente, perché è al centro dello spiazzo, per la sua inconfondibile architettura con ben tre canne fumarie sul tetto e perché si trova a pochissimi metri da “das Loch”, “il buco”, l’ingresso della stazione della omonima metrò che pare capace di attrarre a sé e di inghiottire tutto quello che lo circonda.
Qui siamo nel centro di Francoforte, dove migliaia di pendolari entrano ed escono ogni giorno dalle U-Bahn e dalle S-Bahn, dove la città pulsa vitalità e chiama a raccolta i suoi abitanti, dove non è necessario avere uno scopo ben preciso per esserci, ci si può semplicemente sedere a bere qualcosa nell’antica Kaffeehause di Hauptwache, sprofondando anche noi nel paesaggio.