Presso la Missione Cattolica Italiana di Bochum-Hiltrop si è svolta l’ultima riunione del Comitato Italiani Estero della circoscrizione consolare di Dortmund per il 2015.
Alla seduta erano presenti il responsabile della MCI di Bochum, Padre Joseph Roy, i membri del COM.IT.ES con la presidente Marilena Rossi, il presidente dell’Ente Gestore Vestfalia e.V., Cosimo Bellanova, la rappresentante del Consolato d’Italia di Dortmund e diversi cittadini italiani interessati ai temi all’ordine del giorno:
Integrazione scolastica; situazione sociale e della terza età; servizi consolari; presentazione delle attività e degli interventi dell’Ente Gestore Vestfalia e.V. (prescuola, scuola, lezioni di sostegno e aiuto per l’inserimento e l’integrazione di bambini e giovani di origine italiana).
Il motto di questo incontro poteva essere: «il COM.IT.ES siamo noi».
La discussione si è immediatamente «allargata» e i cittadini italiani sono intervenuti con osservazioni pertinenti e «reali», sia per quel che riguarda l’integrazione scolastica e la situazione dei corsi di lingua e cultura italiana a Bochum, Gelsenkirchen e Recklinghausen.
La criticità di questa istituzione sembra andare di pari passo con lo smantellamento totale della rete di corsi in tutta l’area consolare.
Gli intervenuti hanno espresso le proprie preoccupazioni ai membri del COM.IT.ES, come alla rappresentante del Consolato d’Italia, chiedendo di intervenire presso le autorità tedesche e italiane.
Il presidente dell’Ente Gestore ha presentato alcune soluzioni (possibili solo se i finanziamenti non vengono ridotti) e «novità» (i corsi «Nati per leggere», per esempio, uno dei quali è già attivo a Hattingen e i «pre-corsi» di lingua tedesca per bambini e giovani appena giunti dall’Italia in modo da «avvicinarli all’obbligo e alla frequenza scolastica»).
La partecipazione della comunità alla seduta del COM.IT.ES è proseguita anche per il punto dedicato ai «servizi consolari».
La situazione è senz’altro critica, come ha ammesso la rappresentante del Consolato d’Italia, sia per quel che riguarda il personale che con molto sacrificio riesce a sbrigare le numerose pratiche della vasta circoscrizione.
Queste «sedute aperte» sono auspicabili anche per il futuro in modo da coinvolgere la cittadinanza e gli elettori del Comitato per realizzare programmi comuni e iniziative atte a sensibilizzare chi sembra «perdere la fiducia» nelle istituzioni italiane e tedesche.
Foto: Un gruppo di partecipanti alla riunione del Comites