L’inizio del nuovo anno 2014 quasi combacia con l’inizio dei lavori del nuovo governo capeggiato da Angela Merkel. Lo avevamo previsto in questa nostra rubrica, mentre la campagna elettorale ci annoiava a morte: sarà “Grosse Koalition” e “Grosse Koalition” è stata. Qualche sorpresina i tre partiti Cdu/Csu e Spd l’hanno però conservata nel conferimento dei compiti alla squadra di governo.
Venite con noi e vi presentiamo il terzo Gabinetto di Angela Merkel. E cominciamo proprio con la Capa di questo Governo federale. Angela Merkel ha formato un nuovo governo con cinque ministri della Cdu, tre ministri della Csu e sei ministri socialdemocratici. È tornato qualche nome che già aveva fatto il ministro durante il governo della Grande coalizione del 2005. Il capo della Spd, Sigmar Gabriel, si è aggiudicato un incarico triplo ed è definito il “Super ministro” al momento in cui è titolare del dicastero dell’Economia, dell’Energia e vice Cancelliere della Repubblica Federale. Per uno che ha portato la Spd allo sciacquettio del 20% dei consensi, niente male come nuovo incarico.
Ed ecco una faccia già conosciuta nel 2007. Frank-Walter Steinmeier, Spd, che torna al dicastero degli Esteri. Un diplomatico purosangue, dicono gli esperti, ma non è un grande lottatore. La Merkel lo spazzò via nelle elezioni del 2009. Un altro perdente vincitore. Non si cambiano i cavalli a corsa iniziata. E se il purosangue è un vincente, allora nulla cambia nel suo dicastero delle Finanze. Questa è l’identikit di Wolfgang Schäuble della Cdu. Lui ha fatto Kohl e lui continua a fare Merkel, tenendo le finanze tedesche ai vertici mondiali. Uno stratega, vicinissimo alla Cancelliera, lascia la Difesa e assume l’Interno. Thomas de Maizière, Cdu, è già stato Ministro dell’Interno dal 2009 al 2011.
Sorpresa! Era certo che sarebbe rimasta nella squadra di governo, ma non certo alla Difesa. Ursula von der Leyen è il primo ministro donna della Difesa nella storia della Germania. Antipatica ma efficiente. Andrea Nahles, Spd, è il nuovo ministro del lavoro. Rappresenta la corrente di sinistra della Spd. Potrebbe, in un’epoca post-Merkel, fungere da mediatrice in un possibile accordo tra Spd e “Die Linke”.
Questa non l’ha capita nessuno. Heiko Maas, capo della Spd Saarland che perde elezioni ininterrottamente da vent’anni, è stato nominato ministro della Giustizia e dei Consumatori. Un modo come un altro per non fargli fare più danni nella piccola Saarland? Giovane e bella. Il nuovo ministro della Famiglia è il volto giovane della Spd. Si chiama Manuela Schwesig e ha trentanove anni. Auguri! A capo del dicastero dell’Ambiente è stata nominata la signora Barbara Heindricks della Spd. Ricordiamoci che il reparto “Energia” è stato affidato al Super ministro Gabriel.
Quindi, solo mezzo dicastero alla signora Heindricks. Così si premia un fedele soldato che ha condotto un’ottima campagna elettorale. Hermann Gröhe della Cdu è il nuovo ministro della Sanità. È il braccio destro di Angela Merkel. Peter Altmaier è ora il capo della Cancelleria federale. Alexander Dobrindt, Csu, è saltato alla ribalta con i suoi commenti velenosi sulle fattezze fisiche del Capo della Spd. Vediamo se con la stessa energia sarà un buon ministro delle Comunicazioni. Nulla di nuovo all’Istruzione e alla Ricerca scientifica con il ministro Johanna Wanka, che poco tempo fa dovette occupare il posto della Schawan incappata nelle accuse di aver scopiazzato la tesi di laurea.
Una marcia indietro per Hans-Peter Friedrich, Csu, sino ad ora ministro dell’Interno. È stato, infatti, collocato al Dicastero per la Nutrizione e l’Agricoltura. È stato un pessimo manager nella gestione dell’affare di spionaggio perpetrato dal servizio americano NSA. Il suo ministero si chiama “per la Collaborazione economica e lo Sviluppo”. Si chiama Gerd Müller e fino ad ora non lo conosce nessuno, tranne la signora Merkel. E cominciamo a batterci i pugni sul petto con un sonoro “mea culpa” quando in questo governo leggiamo un cognome turco come quello della signora Aydan Özoguz, nuovo ministro per l’Integrazione.
Oltre mezzo secolo di vita italiana in Germania non ha sfornato nemmeno un ministro di origini italiane. Lo avevamo già scritto “Italiani, avete perso il treno!”. E chiudiamo con la signora Monika Gütters, Cdu, al Ministero federale per la Cultura. Lo sanno tutti che istruzione e cultura in Germania sono compiti affidati ai Länder. La signora con grande esperienza e grande vicinanza alla Cancelliera si occuperà dei progetti nazionali e della rappresentazione culturale dell’intera federazione.