Caro presidente, essendo stato chiamato in causa dalla lettera che Ella ha ritenuto di indirizzare all’Ambasciatore d’Italia in Germani il 26 luglio u.s., e prescindendo dai suoi giudizi di valore che non condivido, desidero, per la parte relativa alla chiusura dell’Agenzia consolare di Mannheim, precisarle quanto segue. Come sa, la determinazione di riconsiderare la presenza istituzionale italiana in Mannheim non ha carattere isolato, dovendo essere ricondotta al più generale piano di razionalizzazione della rete estera che è stato presentato, in più occasioni, alle commissioni Esteri della Camera e Senato, al Cgie ed alle organizzazioni sindacali.
Tale piano, che inizialmente prevedeva scadenze più ravvicinate per l’attuazione dei provvedimenti di chiusura, ha subito una successiva rimodulazione cronologica, in funzione degli approfondimenti svolti dall’Amministrazione del Mae in merito ai singoli aspetti di problematicità relativi alle sedi interessate. In questi approfondimenti, che sono ancora in corso, il Ministero degli Affari Esteri riserva prioritario riguardo ai servizi destinati alle collettività italiane, che si intendono mantenere ad un livello qualitativo elevato.
Nel quadro dei menzionati approfondimenti è stata attribuita privilegiata attenzione alla salvaguardia dei livelli di assistenza prestati ai nostri connazionali residenti in Germania, come legittimamente segnalato dalle varie istanze coinvolte, in particolare con la risoluzione della III Commissione della Camera dei deputati in data 21 luglio 2009. A tale riguardo, si conferma l’impegno di questo Ministero al rafforzamento delle sedi che riceveranno le competenze dagli Uffici di chiusura, permettendo il mantenimento di alti livelli qualitativi nell’erogazione dei servizi ai cittadini e alle imprese.
Priorità dell’Amministrazione è infatti, che le risorse umane e finanziarie ottenute attraverso il piano di razionalizzazione siano reinvestite nella rete all’estero, al fine di garantirne la sostenibilità nel suo insieme. Proprio nell’ottica del complessivo rafforzamento dell’intera rete, la prospettata disponibilità di locali a canone contenuto in Mannheim non appare determinante ai fini del mantenimento di una presenza istituzionale italiana in loco, dovendo l’Amministrazione tenere conto di più generali criteri ai fini del processo di ristrutturazione, attraverso un’attenta analisi costi/benefici finalizzata al più efficiente utilizzo delle risorse umane e finanziarie, la cui disponibilità risulta, attualmente, più circoscritta rispetto al passato.
Con riferimento ai criteri adottati dall’Amministrazione nella scelta delle sedi da accorpare e sempre tenuto conto del quadro generale del processo di razionalizzazione della rete, sono stati oggetto di complessiva ponderazione ai più alti livelli del Dicastero fattori quali la densità delle collettività italiane residenti, le distanze fra le sedi accorpate, l’esistenza di edifici demaniali, gli interessi economico-commerciali del Sistema-Paese e le relazioni con le autorità locali. Parallelamente, prosegue l’impegno di questo Ministero nella realizzazione di piattaforme informatiche innovative, progetto cui è stata attribuita particolare priorità dal punto di vista dei tempi di realizzazione e delle risorse dedicate e nel perseguimento dell’obiettivo di garantire sia la promozione degli interessi nazionali, sia l’assistenza alle collettività italiane residenti all’estero. Come peraltro illustrato nel corso della visita di una delegazione di parlamentari al consolato di Bruxelles, tale progetto è volto a consentire all’intera rete consolare di: a) aumentare un livello di produttività degli Uffici, rendendoli sempre più efficienti e rispondenti alle esigenze dei connazionali, b) fornire all’utenza adeguati servizi telematici a distanza, c) corrispondere agli indirizzi governativi in tema di innovazione, digitalizzazione e smaterializzazione delle attività delle pubbliche amministrazioni.
Alla luce di quanto evidenziato in precedenza, la delibera del Consiglio di Amministrazione di questo Ministero del 25 marzo u.s. ha segnalato l’intenzione dell’Amministrazione di procedere alla chiusura della sede di Mannheim durante il prossimo autunno. In questa prospettiva, saranno adottate specifiche misure rafforzando il Consolato Generale di Stoccarda per assicurare un adeguato livello di servizi alla collettività italiana interessata. Come noto, difatti, questo Ministero, pur nel rispetto del ruolo d’indirizzo politico assegnato dalla Costituzione al Parlamento e nell’esercizio di una corretta dialettica con gli onorevoli Parlamentari, non può esimersi dal perseguire una più efficiente allocazione delle proprie risorse per il compimento degli obiettivi istituzionali, in seguito all’art. 1 comma primo della legge 8 agosto 1990, n. 241, ai sensi del quale l’attività amministrativa persegue i fini determinanti dalla legge ed è retta da criteri di economicità e di efficacia. Mi è gradita l’occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.