Sembra si siano trasformate in un messaggio elettorale le innumerevoli lamentele dei connazionali colpiti dalle chiusure degli uffici consolari in Germania. Ad accoglierlo è il Senatore Aldo Di Biagio ora candidato alla Camera dei Deputati, il quale in una nota diramata alla stampa annuncia che “Sono quasi dieci anni che assistiamo ad una contrazione della qualità, dell’efficienza e della funzionalità dei servizi consolari all’estero in nome di un principio di razionalizzazione di cui ci sfugge ancora la ratio, nel contempo migliaia di cittadini, il cui numero soprattutto in Germania cresce in maniera esponenziale, si ritrovano privi di riferimento sul territorio e con appuntamenti da tempi biblici per ottenere un semplice rinnovo di un passaporto”.

Il Senatore formula la protesta e annuncia una soluzione proponendo quello che era stato annunciato con tanta speranza come “Modello Saarbrücken”. Vi ricordate? Il modello Saarbrücken descriveva l’esistenza di un Ufficio consolare distaccato, detto “Sportello Consolare” con personale alle dipendenze del Consolato generale più vicino e collocato nei locali pubblici messi gratuitamente a disposizione delle autorità del Land. Di Biagio annuncia, infatti, nella sua nota “Eppure le soluzioni ci sono e sono percorribili, tra sedi a uso gratuito e personale disponibile a fornire supporto in sportelli „dislocati“: peccato che si è preferito ignorare questi suggerimenti”. Il Senatore è chiaramente contrariato poiché le soluzioni alternative proposte in sede parlamentare rimasero disattese dai responsabili della Farnesina che, contro il parere di tutti, puntarono sulla scelta dei Consoli Onorari.

Di Biagio accusa: “Lo scempio delle chiusure consolari che si è consumato in Germania nel giro di qualche anno da Amburgo a Mannheim passando per Norimberga e Saarbrücken rappresenta la metafora di una gestione superficiale e poco lungimirante che è andata degenerando negli ultimi anni quando, oltre alle chiusure delle sedi, si è voluto intervenire anche sulla soppressione degli sportelli e sull’annullamento dei servizi, innescando un circolo vizioso denunciato in atti parlamentari e iniziative istituzionali a cui sono seguiti pochi se non nessun riscontro”.

Di Biagio annuncia non solo azioni parlamentari per la riapertura degli sportelli consolari già collaudati ma, in caso di rielezione, mette l’accento su alcune priorità: “La priorità del mio programma è nel potenziamento della funzionalità dei presidi della rete diplomatico-consolare sul territorio attraverso una modernizzazione dei servizi, un incremento del personale, la riduzione dei tempi e l’uniformità nell’erogazione dei servizi che al momento rappresentano una falla ingiustificabile del sistema Italia all’estero”. Di Biagio parla di zone strategiche in Germania, citando Norimberga e Saarbrücken, annunciando che “Bisogna aprire una nuova stagione d’iniziative istituzionali che parta dalle risultanze di un tavolo tecnico multilivello presso il MAECI da avviare entro il 2018”.

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