Un Paese diviso su tutto. L’astensione al voto del centrodestra al disegno di legge di Liliana Segre. Legge che sarebbe utile per tutte le religioni

L’antisemitismo è la paura o l’odio verso i Giudei, cioè gli Ebrei. In Europa i pregiudizi relativi agli Ebrei sono di vecchia data, basti pensare in Italia alle leggi razziali fasciste precedute in Germania dalla politica razziale nazista. Oggi il fenomeno dovrebbe essere superato, ma invece non lo è per tutti.

Come affermato dal Capo dello Stato, non si deve trascurare questo problema, dato che «le duecento minacce al giorno nei confronti della senatrice Segre segnano una deriva che coltiva purtroppo i germi di un antisemitismo”, spesso dimostrato dalla “sinistra italiana, che non esita a sfilare, ogni 25 Aprile tra fischi e urla”, insultando “sistematicamente la Brigata Ebraica”.

Per questi motivi la senatrice Liliana Segre, sopravvissuta ai lager nazisti, già un anno fa aveva proposto l‘istituzione di una Commissione. “Io che sono stata vittima dell’odio dell’Italia fascista sento che, dopo anni, sta ricrescendo una marea di razzismo e di intolleranza che va fermata in ogni modo” erano state le sue parole il giorno della presentazione del disegno di legge. Quest’ultimo è composto da tre articoli: il primo istituisce la Commissione bicamerale di indirizzo e controllo sui “fenomeni di intolleranza, razzismo e antisemitismo”; il secondo specifica i compiti della commissione; il terzo riguarda il funzionamento della stessa commissione.

Nei giorni scorsi il disegno di legge è giunto al Senato ed ha ottenuto il primo sì. Ma mentre il Senato dà il via all’istituzione della Commissione straordinaria contro l’intolleranza, il razzismo, l’antisemitismo e l’istigazione all’odio e alla violenza, l’aula di Palazzo Madama non è riuscito a inviare al Paese un segnale di compattezza su tematiche drammaticamente attuali. La proposta di legge, prima firmataria Liliana Segre, senatrice a vita, è passata con 151 voti a favore. Ma il numero che deve far riflettere è un altro: 98 astenuti, 98 senatori che hanno scelto di mettere le ragioni politiche della Lega, di Forza Italia e di Fratelli d’Italia davanti alla memoria della Shoah e al destino di un Paese intero.

Il segretario della Lega Matteo Salvini ha motivato in questo modo il “non voto” dei suoi: “Siamo contro razzismo, violenza, odio e antisemitismo senza se e senza ma. Tuttavia non vorremmo che qualcuno a sinistra spacciasse per razzismo quello che per noi è convinzione e diritto ovvero “prima gli Italiani”.

Invece il senatore di Fratelli d’Italia, Giovanbattista Fazzolari, ha motivato l’astensione del suo gruppo perché il testo presentato “ricalca fedelmente la mozione a suo tempo proposta da Laura Boldrini: non una commissione sull’antisemitismo, come volevano far credere, ma una commissione volta alla censura politica”.

L’atteggiamento scelto dalle opposizioni è però destinato a far discutere a lungo. Per la sinistra “al Senato è andata in scena la vergogna. Il comportamento scelto dal centrodestra rimarrà una macchia indelebile per la nostra storia parlamentare. Su questi temi non sono accettabili pelosi distinguo e manovre politiche di basso conio! L’astensione di tutto il centrodestra è un’offesa al Paese e alla Memoria”.

Della crescente e diffusa intolleranza, del razzismo, della violenza del linguaggio tutti siamo responsabili”, se “non siamo in grado di combatterlo… istituire una Commissione parlamentare di inchiesta è dunque necessario”, perché solo così si possono ridurre ed eliminare. Altrimenti possono comportare sofferenze psichiche e dolore fisico. Conseguenze che, secondo la legge in questione, devono essere risarcite da chi, in una sinagoga o in luogo pubblico, offende con ingiurie riferite ad oggetti di culto, con multe da 1000 a 5000 euro, ovviamente in base alla gravità dell’insulto, quindi dell’offesa. È inclusa anche la prigione fino a due anni, se “intenzionalmente si distrugge, disperde, deteriora, rende inservibili o imbratta cose che formino oggetto di culto o siano consacrate al culto o siano destinate necessariamente all’esercizio del culto”.

Secondo noi una buona legge che dovrebbe essere ampliata e applicata a chi offende anche altre religioni, cattolica compresa.

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