Foto simbolica. Foto di © Michael Schwarzenberger su Pixabay

Le squadre di governo sono costituite da più giovani e più donne

La pandemia pare essere stata la consigliera nella definizione degli accordi di coalizione nel Baden-Württemberg e Renania-Palatinato.

Né il ministropresidente Winfried Kretschmann e né la socialdemocratica Malu Dreyer hanno inteso cambiare alleati.

Soprattutto Kretschmann si è dovuto imporre sulla frangia giovanile degli ecologisti che avrebbe preferito una alleanza con i socialdemocratici e con i liberali.

Kretschmann ha minacciato di far saltare il banco con un suo ritiro dalla politica se non avesse ottenuto un chiaro mandato dal congresso del partito di poter continuare l’esperienza di governo iniziata cinque anni fa.

Infatti, buona parte dell’accordo di coalizione con la CDU di Thomas Strobl, genero di Wolfgang Schäuble, attuale presidente del Bundestag, è una prosecuzione dell’azione di governo della 16a legislatura, condizionata e ricalibrata dalla pandemia.

Il primo atto di continuità della 17a legislatura è stata la rielezione a presidente del Landtag (parlamento del land) della 55enne Muhterem Aras, originaria di Istanbul.

Alla prima musulmana eletta al vertice di un parlamento in Germania sono andati questa volta 130 voti a favore (30 in più dei voti di coalizione Verdi/CDU), 18 contrari e 3 astenuti.

Kretschmann ha approntato la lista dei ministri Verdi che contiene diverse novità.

Fra le nomine più eclatanti emergono: quella del 37enne turco-tedesco Danyal Bayaz a ministro delle Finanze, quella della 52enne Thekla Walker all’Ambiente; e quella di Theresa Schopper alla Cultura, Scuola e Sport, ministero di peso passato ai Verdi in seguito alla batosta elettorale, accusata da Susanna Eisenmann (CDU), sfidante di Kretschmann.

Bayaz, nato ad Heidelberg, da madre tedesca e padre turco, è deputato dei Verdi al Bundestag ed è venuto alla ribalta nell’ambito della commissione parlamentare d’inchiesta sullo scandalo della Wirecard per falso in bilancio.

Con la nomina a ministro dell’Ambiente i Verdi del Baden-Württemberg hanno inteso riconoscere alla stoccardese Thekla Walker l’impegno profuso nella guida del partito dal 2011 al 2016 e di vice-capogruppo al Landtag.

Alla 60enne Theresa Schopper, già Staatsministerin, Kretschmann ha voluto affidare il Ministero della Pubblica Istruzione (Kultus und Jugend), uno dei più difficili durante questa delicata fase della pandemia. Data la delicatezze del momento, le sono stati affiancati ben due Sottosegretari: Sandra Boser (Verdi) e Volker Schebesta (CDU).

Le “gatte da pelare” nell’ambito della scuola sono tante:

– garantire il rientro a scuola in modo ordinato e continuativo;

– recuperare scolasticamente e socialmente oltre un milione e mezzo di alunni, rimasti per molti mesi a casa con la Didattica a distanza

– tenere le scuole aperte durante i mesi estivi offrendo gratuitamente attività ludiche e culturali;

– dotare tutte le scuole di strumenti digitali di alta qualità,

– riorganizzare attività di recupero e sostegno con personale giovane, dinamico e flessibile

Ma questi sono solo alcuni degli impegni più immediati assunti dalla nuova ministra.

Nelle 10 pagine dell’accordo sulla scuola si parla di sostegno agli alunni più deboli attraverso l’impiego di assistenti pedagogici, del rafforzamento della collaborazione fra Kindergarten e scuola primaria e dello sviluppo e potenziamento dell’offerta della scuola a tempo.

Interessante è la prospettiva di avocare al Kultusministerium la gestione dell’insegnamento della lingua e cultura del paese d’origine per alunni, figli di migranti. Questa offerta è per la verità in gestione dei Consolati sin dall’entrata in vigore della Direttiva Comunitaria 486/77 e il Baden-Württemberg, a differenza degli altri Bundesländer, ha sempre preferito elargire contributi ai Consolati d’Italia, Spagna, Turchia, Grecia, Portogallo, Croazia e Polonia. Nel frattempo si sono affacciati anche i Consolati di Bulgaria e Romania. La torta di un milione di euro è rimasta invariata, ma la ripartizione è ancora più parsimoniosa.

Il condizionale in questo caso è d’obbligo. Significherebbe che il Kultusministerium dovrebbe selezionare ed assumere un migliaio di insegnanti per le cui retribuzioni, gestione, aggiornamento e materiale didattico dovrebbe mettere in bilancio dai 35 ai 50 milioni di euro l’anno.

L’occhio nudo della realtà, esprime altro

Le priorità sembrano essere altre anche alla luce delle vistose difficoltà finanziarie. Si parla di un mancato introito di tasse di mezzo miliardo di euro nelle casse del Baden-Württemberg.

Per la verità queste intenzioni di autogestire i corsi di lingua madre furono espresse anche dal governo verde-rosso nel 2011-2016, ma non se ne fece nulla.

Dei ministri Verdi sono stati riconfermati il 68enne Winfried Hermann al Traffico, il 60enne Manfred Lucha agli Affari Sociali ed Integrazione e la 56enne di Heidelberg Theresia Bauer alla Scienza. Da lei ci si attende una nuova spinta per la Ricerca e la Tutela dell’Ambiente.

A sostegno della sua opera è stata riconfermata come Sottosegretario Petra Olschowski.

Renania Palatinato

Anche nella squadra di governo di Magonza la presenza femminile è maggioritaria: 7 donne e 4 uomini.

La coalizione è costituita da socialdemocratici, verdi e liberali.

Presidente dei Ministri: Malu Dreyer (SPD), Vice e Ministro per l’Ecologia: Anne Spiegel, Daniela Schmitt – ministro per l’Economia/Agricoltura, Stefanie Hubig – ministro per l’Istruzione, Doris Ahnen – ministro delle Finanze, Katharina Binz – ministro per la Famiglia, Cultura e lntegrazione, Roger Lewentz – ministro degli Interni e Sport, Herbert Martin – ministro di Giustizia, Alexander Schweitzer – ministro del Lavoro e Affari Sociali, Fabian Kirsch – Capo della Cancelleria, Heike Raab – incaricata per gli Affari Europei, Clemens Hoch – ministro Scienze e Salute.

Malu Dreyer, fedelissima del leggendario Kurt Beck, è alla guida del governo renano-palatinato dal 2013. È l’espressione più genuina della tradizione socialdemocratica.

Il suo Land conta 4,1 milioni abitanti. Per loro si è impegnata per i prossimi 5 anni. Nonostante la pandemia, il tasso di disoccupazione regionale si attesta sul 5,3%. Ciò è dovuto alla presenza di solide piccole medie e grandi industrie chimiche, farmaceutiche, di componentistica per automobili, manufatti locali tra cui le gemme, la ceramica, il vetro e le pelli. Le aziende più note sono BASF, Boehringer, Bitburger, Schneider, Kreuznach, Gerolsteiner Brunnen ed altre.

Con l’arrivo del Coronavirus è venuta alla ribalta mondiale la Casa farmaceutica BioNTech, la prima società, insieme con l’americana Pfizer a chiedere l’autorizzazione per produrre un vaccino efficace contro il virus Covid-19. Ciò che sul piano umano ha sorpreso è la storia personale dei fondatori: Ugur Sahin (figlio di operai turchi occupati negli anni 70 alla Ford di Colonia) ed Özlem Türeci, anche lei di origini turche, figlia di una coppia di medici di Istanbul, emigrati in Bassa Sassonia per lavorare in un piccolo ospedale cattolico della Bassa Sassonia.

Due storie sfociate prima in un matrimonio e poi nella docenza all’Università di Magonza e nel 2008 in un sodalizio di grande visibilità internazionale nel campo della medicina oncologica personalizzata con un fatturato annuo di oltre 800 milioni di euro. L’azienda conta oggi 6 siti in Germania e 2 all’estero: a San Diego (California) e dal 2002 Cambridge (Regno Unito).

Impiega 1.300 persone di 61 nazionalità diverse e con una media di poco superiore a 34 anni. Interessanti sono anche le proporzioni: il 44 % dei dipendenti è costituito da uomini e il 56% da donne che però occupano il 45% delle posizioni di vertice. Entro la fine di quest’anno la BioNTech intende produrre 1,3 miliardi di dosi antivirus.

Ma per il governo rosso-verde-giallo guidato dalla routinata Malù Dreyer, è molto importante anche la filiera vinicola

La Renania-Palatinato gode della Deutsche Weinstrasse lunga 85 km (sentiero del vino) che va da Schweigen a Rechtenbach e Bockenheim, attraversa 6 regioni del Palatinato e collega numerosi borghi vinicoli.

Il vino più famoso è il Riesling, seguito dall’Eiswein (vino ghiacciato). Oltre 6.000 cantine producono più di 5 milioni di ettolitri: bianchi, rossi e spumanti.

Anche in Italia cresce l’interesse per il Riesling con un’importazione nel 2020 di oltre un milione di litri fra rosso, bianco e spumante.

L’economia, quindi, nonostante la pandemia pare reggere.

Ciò che preoccupa anche il governo Dreyer è il calo dell’offerta dei posti per l’apprendistato.

Se sarà sconfitto il Coronavirus, l’economia si riprenderà in quei settori vitali per la vita sociale, culturale e dei servizi.

Il verde Kretschmann e la socialdemocratica Dreyer hanno rinforzato le rispettive squadre di governo per affrontare le sfide del prossimo quinquennio.

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