Nella foto: Christine Lagarde. Foto di ©European Parliament Wikipedia

Lagarde annuncia un nuovo aumento dei tassi a luglio, Tajani esprime preoccupazione per una possibile recessione

La presidente della Banca Centrale Europea (BCE), Christine Lagarde, ha dichiarato che il lavoro della BCE non è ancora terminato e ha annunciato un nuovo aumento dei tassi a luglio, affermando che l’inflazione è ancora troppo alta. Durante un forum a Sintra, Lagarde ha sottolineato che l’impatto complessivo degli incrementi dei tassi non si è ancora completamente manifestato.

Lagarde ha anche affermato che è improbabile che la BCE possa dichiarare con certezza che il livello massimo dei tassi sia stato raggiunto nel prossimo futuro. Le decisioni sulla politica monetaria dovranno essere valutate ad ogni riunione, guidate dai dati e tenendo conto di due fonti di incertezza che influiscono sul livello e sulla durata della politica dei tassi di interesse.

Il vicepremier e ministro degli esteri italiano, Antonio Tajani, ha espresso preoccupazione riguardo all’aumento dei tassi di interesse, affermando che non crede che sia una direzione favorevole alla crescita. Tajani ha sottolineato che l’inflazione nell’area dell’euro è diversa rispetto agli Stati Uniti ed è causata principalmente dal costo delle materie prime a causa della guerra. Secondo Tajani, “aumentare il costo del denaro mette in difficoltà le imprese e c’è il rischio di una recessione se i tassi rimangono troppo alti”.

Lagarde ha poi aggiunto che l’inflazione nell’area dell’euro è ancora troppo elevata e si prevede che rimarrà così per un periodo prolungato. Ha spiegato che il tasso di inflazione sta diminuendo a causa dell’attenuarsi degli shock che l’hanno inizialmente spinto al rialzo e dell’effetto graduale delle politiche monetarie sulla crescita economica. Tuttavia, Lagarde ha evidenziato che gli effetti di tali shock si stanno ancora manifestando, rendendo il calo dell’inflazione più lento e persistente.

Lagarde ha sottolineato che la persistenza dell’inflazione è dovuta alla propagazione dell’inflazione nell’economia in più fasi, poiché diversi operatori economici cercano di trasferire i costi reciprocamente. La BCE ha rivisto la sua valutazione in base ai nuovi dati disponibili, anche se le proiezioni degli esperti avevano già previsto questa situazione da tempo.

Lascia una risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here