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Roma - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il Prof. Carlo Cottarelli, oggi 28 maggio 2018. (Foto di Paolo Giandotti - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Il presidente della Repubblica ha conferito a Carlo Cottarelli l’incarico di formare il governo

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito a Carlo Cottarelli l’incarico di formare il governo. Cottarelli si è riservato di accettare“. Lo dichiara il segretario generale del Quirinale, Ugo Zampetti.

Saltato il governo di Giuseppe Conte, ora tocca all’ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli: l’economista è entrato al Quirinale (a piedi con trolley a seguito) dove è stato convocato dal presidente della Repubblica per le 11.30. Lo spread dopo un’apertura al ribasso è tornato a salire e lo scontro politico e istituzionale resta altissimo dopo che Luigi Di Maio e anche Giorgia Meloni hanno minacciato la messa in stato di accusa del Capo dello Stato, con la Lega che sull’impeachment non segue M5s e Fdi, che hanno evocato la piazza.

Pur parlando d’altro, Mattarella avverte intanto che „la minaccia di violenza“ resta e osserva come l’antidoto non possa che essere il rafforzamento della „sensibilità democratica“ e la fedeltà „ai principi che ispirano la nostra convivenza“. Ore difficili che fanno scendere in campo a sostegno del Colle diversi esponenti della società civile ma anche del Partito democratico: via tweet Dario Franceschini invoca la necessità di ritrovare l’unità smarrita e dice „verrà il tempo del confronto interno, ma ora ogni divisione tra noi sarebbe imperdonabile“. E Carlo Calenda fa sapere di essere pronto a metterci la faccia e assicura di volersi candidare alle prossime elezioni. Il voto infatti torna ad avvicinarsi e anche Alessandro Di Battista, tra i big pentastellati, mette per iscritto di non voler mollare: ha la valigia in mano ma non appena si aprirà la campagna elettorale – assicura – farà ritorno perché si „deve credere e lottare per le proprie idee“. Che dopo l’intesa sul contratto-programma e la squadra di governo, i gialloverdi possano siglare un patto anche elettorale è una domanda che resta senza una risposta netta: „Vedremo“, dice Salvini che sembra però guardare ora in particolare agli alleati di centrodestra e soprattutto a Silvio Berlusconi: „Se vota il governo Cottarelli addio alleanza: la nota di ieri – osserva – era la stessa di Renzi“. Forza Italia, che ieri con il Cavaliere ha definito l’impeachment „irresponsabile“, chiosa per bocca del portavoce dei gruppi parlamentari azzurri Giorgio Mulè „non daremo i voti a un governo tecnico e nemmeno i Cinque Stelle, quindi un governo che nasce già minoritario“.

 

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