STOCCARDA – Al Bano e Romina a Stoccarda mandano in delirio i loro fan. Sei in tutto le tappe tedesche

La coppia più amata e acclamata in tutto il mondo s’inchina ancora una volta anche al loro amato pubblico in Germania. Stoccarda è rientrata nelle fortunatissime sei tappe toccate dalla celebre coppia Al Bano e Romina come Hamburg, Berlino, Rostock, Wetzlar e Saarbrücken. Il cantautore di Cellino San Marco Al Bano Carrisi, esce dalla scena musicale dettata dalle sue condizioni di salute e lo fa attraverso l’ultimo tour estero partito a febbraio di quest’anno dall’Australia, toccando Melbourne, Sydney e Perthtoccando. Lasciando adesso la Germania, seguiranno altri concerti fino ad arrivare al 31 dicembre 2018.

Una carriera, quella di Al Bano Carrisi, fatta d’inestimabili successi raccolti sia in Italia, sia all’estero ma soprattutto in Russia. Un uomo come lui che, se non ci fosse stato avremmo dovuto inventarcelo, ha deciso con grande saggezza e immensa amarezza di appendere al chiodo la sua vita musicale. Dopo una vita ricca di successi, sfaccettature e innumerevoli canzoni che hanno scalfito il cuore di migliaia di fan da tutto il mondo, pare chiudersi dunque così, un capitolo straordinario di storia vissuta generosamente dedicata più agli altri che a se stesso. Vuole essere un addio con grande stile il suo, per chiudere una carriera iniziata nel 1965 e che vanta ben cinquantacinque album ma non prima di avere realizzato l’ultimo album intitolato “Magic Riunion Live” e che racchiude appunto i brani migliori dell’ultima tournée fatta dalla storica coppia, Al Bano & Romina Power. Il Corriere d’Italia li incontra

Maestro Al Bano lei ha deciso di appendere la sua carriera musicale al chiodo. Ha una spiegazione a quest’amara notizia?

Purtroppo è una notizia giusta da dare. Io non ho mai bleffato in vita mia ed è giusto non farlo perché i bluff, quando escono fuori, fanno un brutto effetto. Ho deciso di chiudere la mia carriera alla fine del 2018 semplicemente perché, avendo avuto una serie di attacchi che il mio corpo mi ha presentato, non ultimo l’ischemia, ho capito e ne ho preso conoscenza. Era onesto e doveroso da parte mia avvisare. Finirò dunque tutto quello che avevo in ballo, augurandomi di arrivarci, poi chiuderò… con tristezza. Ovviamente se mi arriverà una serie di situazioni interiori che mi faranno capire che potrò riiniziare, non so quando, allora non vedo l’ora perché il canto è la mia vita, è la mia energia, è il mio tappeto volante.

Lei è l’esempio, sia culturale sia musicale, per i giovani. Dalla campagna è riuscito ad ottenere grande popolarità nel mondo. Che cosa può dirci in merito?

Posso dire che da sempre l’essere umano è stato un emigrante, perché dove tu stai c’è sempre qualcosa che non funziona come dovrebbe e quindi cerchi delle postazioni, dei domani migliori e per costruire un mondo migliori emigri. Ecco, io faccio parte di quella massa di emigranti. Mi sono trasferito a Milano, anche con il successo che doveva ancora espatriare. Perché soprattutto negli anni settanta, in Italia, cerano delle cose che ancora non erano digeribili. Sono riusciti a rovinare e non so per quale magnifica idea, la bellezza di un miracolo economico che stava per arrivare. Distrutto. Vedevo quell’Italia di cui facevo parte, inginocchiata, avvilita, bombardata da ambo le parti. Era insopportabile vedere questo, quindi me ne andai ancora una volta in Paesi come la Spagna, l’Australia, America, Canada dove vedevo che lì c’era un mondo migliore, che si lavorava per raggiungere una società benestante e che vedevi i frutti del tuo lavoro. Diversamente, lavorare senza vedere i frutti del tuo lavoro, sono situazioni che ti portano a moti rivoluzionari. Poi dipende anche dalla strumentalizzazione politica che ne fanno della nuova generazione. Questo menomale è un periodo che è passato, anche se ogni tanto si riaffaccia e bisogna stare attenti. Mi piacerebbe un’Italia che la gente rispecchiasse esattamente la bellezza del luogo d’Italia che… è di una straordinaria bellezza! Ecco, basterebbe che uomini copiassero e s’ispirassero a quel posto per capire quanto è bello vivere con e a contatto della sua bellezza, perché l’Italia lo era, lo è stata e lo sarà.

Maestro Al Bano, molti giovani che seguono le sue orme, non si rendono conto di quanti sacrifici ci sono dietro questa vita. Si sente di dargli un consiglio?

Secondo me, dare consigli ai giovani e fiato sprecato, perché come si dice in Puglia “ sono nati tutti imparati”. Sanno già tutto dai primi passi, poi perché la televisione insegna, poi perché il cinema insegna, poi… poi…. e poi che devo dire? L’unica frase che posso dire è che: senza sacrifici non si va da nessuna parte! Ogni cosa che vuoi raggiungere, che sia lo sport, la musica, lo studio etc., in tutti questi elementi se vuoi ottenere un risultato tu ti devi applicare sudando le famose “SETTE CAMICE”. Attraverso la vostra gradita presenza faccio tanti auguroni a tutti i connazionali dal profondo del mio cuore e che non si fermino solo al periodo di Pasqua o Natale, ma AUGURISSIMI quotidiani. Mettetecela tutta e che l’Italia, o meglio gli italiani che stanno fuori, diano l’esempio di storia e di bellezza. Non senza dire siamo i migliori ma facendo capire che non siamo i peggiori! Felicità a tutti.

Romina Power, il ritiro dalla scena musicale di Al Bano Carrisi sembra decisivo, questo significa che rischiamo di non ascoltare più neanche la sua bellissima voce?

Ma, io non ho intenzioni di smettere è Al Bano che vuole smettere di cantare. E poi non è detto che sia proprio l’ultimo tour. Lui ha detto che canta fino al 31 dicembre di quest’anno. Di tour quindi nell’arco di quest’anno ce ne saranno ancora.

Lei è la storica voce femminile di gran parte di queste canzoni di successo mondiale, le è stato difficile cantare con una voce così imponente come quella di Al Bano Carrisi?

No, non è stato per niente difficile cantarle. Canto con lui da più di quarant’anni. Mi viene naturale. Anche quando ho smesso per tanti anni, i testi di queste canzoni non li ho mai dimenticati. Pensa che da giovane avrei preferito studiare per diventare regista.

Sa descrivermi l’emozione e l’orgoglio che prova quando incontra l’italiano all’estero e nel mondo?

Ha un grandissimo calore, perché l’italiano anche se vive all’estero per tanti anni non dimentica mai la sua italianità, il suo modo di essere espansivo, gioioso e caloroso. Questo è bellissimo. Per quanto riguarda l’orgoglio, è sempre un orgoglio essere porta bandiere dell’Italia e nel mondo. Perché quando uno parla dell’Italia, gli s’illuminano gli occhi e non solo negli Stati Uniti. In tanti sognano di venire in Italia, almeno una volta nella vita. Io mi sento fortunata poterci andare quando voglio. Saluto calorosamente tutti i connazionali, anche perché anch’io sono un connazionale come voi essendo sia americana sia italiana, o meglio dire mi sento più italiana che americana. Vi voglio molto bene. Mi sento molto vicino a voi e vi mando un grande bacio virtuoso. Ciao.

Chiamarlo solo concerto è un vero peccato rispetto al caloroso spettacolo fatto dalla celebre coppia Al Bano e Romina che, in diverse lingue hanno cantato, comunicato e scherzato direttamente con il pubblico. Tra l’esplosione di coriandoli e infiniti omaggi floreali donati dai fan, Stoccarda ha salutato infine la straordinaria coppia che, attraverso la loro musica e le loro canzoni, nessun altro avrebbe saputo raccontare meglio al mondo intero le passioni, l’amore, i sacrifici, la speranza, la felicità, le difficoltà e le angosce che la vita riserva a ognuno di noi. Il Corriere d’Italia e la redazione televisiva di TeleVideoItalia.de ringraziano la calorosa accoglienza, l’attenzione e l’ospitalità avuta dall’organizzazione dell’evento di Stoccarda ma soprattutto la grande e umilissima disponibilità e piena fiducia avuta nei nostri confronti dagli artisti Al Bano & Romina Power nel rilasciarci questa indelebile intervista. Il servizio televisivo è stato redatto da TeleVideoItalia.de in collaborazioni con gli studi di SDA FotoVideo Production.

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