“Il furto della parola incontra la musica” Roberto Parete & Band

L’estate “2017” non è ancora finita, che già da ora sono iniziati e fervono i preparativi della “Sommer fest 2018” che si terrà nel mese di luglio e agosto del prossimo anno. Il nuovo nome che naviga nel fiume “Ammersee” è quello di Salvatore Gurrado oltre che filosofo e anche un poeta, sarà senza dubbio lui, il prossimo candidato promoter ed organizzatore della “festa Italiana del 2018”. Gurrado ha elaborato un progetto ambizioso dal nome, “il furto della parola incontra la musica” nel tema più esteso della pace e dell’accoglienza. “Questa edizione avvenire, assicura Salvatore Gurrado, sarà una nuova edizione piena di novità, poiché cercherà di conciliare “l’avventura letteraria” con “quella musicale” alla riscoperta dell’umanità, le famose agorà greche in cui vertirà il dialogo di pace attraverso la musica”. Un idea che piace molto anche all’ingegnere Manfred Huber, volto noto nella zona di Schondorf am Ammersee.

L’idea di Salvatore in sostanza sarebbe quella di portare alla festa Italiana il calore del “Sud” e i valori dell’accoglienza. La Band che inaugurerà questo progetto ambizioso della prossima Estate “2018” sarà guidata da: Roberto Parete & Band. Formata da giovani talenti di Gravina in Puglia (Bari), nasce da un idea del fondatore Roberto Parete accompagnato da Tano Capolongo, infatti consacrano la loro prima uscita ufficiale all’evento il mio “Canto Libero”. All’oggi la Rock Band è formata: da Roberto Parete (la voce), Renzo Calderoni (chitarra elettrica), Michele Dipalo (chitarra acustica), Tano Capolongo (tastiere) Gigi Chiapparino (basso), Vincenzo Rutigliano (Batteria).

“Io scrivo per gli analfabeti” sbraitava Antonin Artaud ( Poeta, drammaturgo e protagonista del teatro del 900 in Francia), per sgomberare il campo da ogni equivoco a venire, mettendo in chiaro il suo rigurgito letterario, la sua Koinè scritturale in forma” di opera o in forma di vita”.

È proprio in questa dimensione che Salvatore Gurrado pensa al “talento musicale del sud”, alla musica della Rock Band guidata da Roberto Parete che diventa ”Iato” di fuga dallo spazio della sola parola. La loro musica non è solo una promozione giovanile, ma bensi è la constatazione di un “Sein” (parola tedesca “essere”) che è catturato dalla parola come essenza dell’esistere, e non come Logòs (parola greca ”ragione”) cioè la sua dominazione o il suo puro dominio. La musica dei nostri giovani talenti del “Sud” Roberto Parete&Band, sono la forma di un “gramma”, un graffio della differenza, un supplemento dove il gelido si scalda, un incisione abbracciata dalla dimensione del sud, al suo rapporto unico con la terra ”terroni”, il rapporto con il mare, il sole, la storia della phonè (parola greca “voce”), la storia che serpeggia nelle varie musicalità di Roberto Parete&band, con un’affondo vocale di Roberto Parete che sembra di essere di fronte ”al furto della parola”, uno scandalo nella musica, è la stessa parola che diviene musica, la musica diventa una forma di spazio vitale, “vita”. Le loro esibizioni in piazze pubbliche sono un fondersi unico dell’essere come assenza, e la musica svela l’essere, mentre l’esibizione svela l’assenza, come rapporto “unidimensionale”, una “separazione unita”, e in questo contesto che ci si accorge di essere di fronte a dei giovani talentuosi.

Per fare un po’ di musicologia ovvero” storia della musica” questa sensazione la si avvertiva solo nel gruppo “Queen” guidati dalla voce di Freddy Mercury. A mio modesto parere, i soli che sono riusciti a provocare sul pubblico la tensione necessaria nascosta nelle vocalità musicali che vadano sempre oltre la “parola cantata”, che scruti quasi gli orizzonti con il suo bisogno di umanità. Roberto&Band sono caricati dalla bellezza del ”Sud“, una bellezza che apre le porte alla trascendenza, con la sua storia piena di lotte, disagi, e rivoluzioni . Un Sud sempre impegnato con il suo rapporto unico con il mare. La pienezza e la sua potenzialità, l’arte, la poesia e la musica, sono simboli di un impianto fonetico della stessa genesi, comunicare, narrare, lottare. Perché in tutti i posti della terra, i corpi si avvicinano allo spirito solo attraverso la “bellezza del calore”. La missione della Band & di Roberto Parete non è solo quella di fare musica, ma attraverso essa cantare una libertà amichevole percepita prima con l’avvento dell’informazione nell’era digitale. Fin dalla sua genesi, dal suo primo esordio sulla “scena pubblica” con il “mio canto libero”, lo sguardo dolce che ti avvolge, verso il superamento delle barriere umane affidato alla potenza dei soggetti. I Giovani stanno abbandonando le “Terre del Sud” proprio per la perdita dei sogni, vanno a popolare periferie delle grandi metropoli alla ricerca di un misero salario, per riprodurre un misera esistenza. L’arte, la poesia, la musica vanno alla ricerca di una trasformazione profonda, creano spazi lisci di aggregazione dove si possa comunicare e respirare.

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