Foto di ©Daniele Messina

Nell’ambito dello Stabia Teatro Festival, in corso a Castellammare di Stabia dal 30 ottobre al primo dicembre 2019, il 5 novembre è stato presentato, presso il Salone Viviani, in anteprima,il monologo inedito „Il Cantico di Isabella“ di Marcella Continanza. Voce recitante: Anna Spagnuolo.

Molto particolare e suggestivo Il Cantico di Isabella, composto nel 1999 da Marcella Continanza e ripreso oggi dall’Autrice con rinnovata cura per questo personaggio a cui tanta parte del suo immaginario letterario ha dedicato. Marcella intende pubblicare solo ora un componimento scritto prima del romanzo „Io e Isabella“, romanzo tradotto anche in lingua tedesca da Zambon Verlag Frankfurt am Main e presentato in varie occasioni sia in Germania che in Italia, dove ottenne un riconoscimento prestigioso a Valsinni, proprio nel Castello di Isabella, (la medaglia coniata appositamente per la prèmiere) e dove fu presentato, tra l’altro, anche ad una platea scolastica, quella del Liceo Scientifico „F. Severi“ di Castellamare di Stabia. Il Cantico rappresenta, insomma, il precedente lirico del romanzo, dal quale riceve, a sua volta, lumi per una corretta interpretazione.

Nel Cantico Isabella è colta nel suo aggirarsi, ormai fantasma, nell’amato e insieme ostile borgo che la vide bambina, poi giovinetta, infine innamorata e (forse) colpevole amante. Donna sensibile,dedita alla poesia, appassionata della natura e del bello, sacrificata ad uno stile di vita che non consentiva, in quell’epoca, alle donne libertà di scelta ed espressione, conosce occasionalmente Diego Sandoval de Castro , l‘ uomo che incarna tutte le sue aspirazioni e ne coglie la profondità dell’animo.

Il Cantico è proprio un inno all’amore,che esplode dentro Isabella come il risveglio della natura in primavera, e contro ogni veto la spinge tra le braccia di Diego, che sarà unito a lei nella morte e oltre la morte.

La peculiarità del testo è data dal discorso poetico continuamente oscillante tra il presente da fantasma di Isabella e il passato rivissuto attraverso la potenza dell’amore che continua ad essere vivo nello spirito e nel corpo di Lei quanto donna, tanto da perpetuarne passione e colpa. Isabella, Diego e… il borgo, presente sin dai primi versi, come dicevo, l’amato borgo scenario di incontri proibiti vissuti a sfida del destino,il borgo affascinante con la sua bellezza, ma che sembra aleggiare fatale sulla donna,sin dalla nascita. Il linguaggio raffinato e spontaneamente ricercato di Marcella Continanza rende nello stesso tempo il senso di un amore puro e profondo, ma anche la sensualità del rapporto vissuto o anche soltanto immaginato con Diego. Troviamo qui la potenza espressiva della migliore produzione di Marcella, quella sua capacità di evocare ai nostri occhi immagini, scene vissute,a cui si aggiunge la suggestione di un verseggiare che oscilla, come dicevo,tra reale e onirico.

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