Nella foto: La scuola bilingue Freiherr vom Stein a Francoforte - Foto di ©Daniele Messina, CdI

GERMANIA – Ragazze e ragazzi raccontano il loro ritorno a scuola, l’esperienza di didattica a distanza e l’utilità delle misure di sicurezza

d agosto le scuole hanno ripreso l’attività didattica regolare con lezioni in classe in presenza dell’insegnante in quasi tutti i Bundesländer. Baviera e Baden-Württemberg riaprono, rispettivamente l’8 e il 14 settembre. Le misure di sicurezza per evitare o contenere un eventuale contagio da Covid-19 sono differenti da Land a Land ma simili: un percorso per accedere alle aule, uno per uscire, distanziamento nei cortili e corridoi, separazione degli scolari in gruppi in base all’età, obbligo della mascherina anche durante la lezione, per esempio in Nordreno-Vestfalia e nelle ultime settimane anche in Assia per l’aumento dei contagi nel land. In caso di necessità classi o gruppi di scolari torneranno a fare homeschooling, ma la chiusura delle scuole come è stato dal marzo al maggio scorso è considerata dai Länder l’extrema ratio, anche perché i bambini e i ragazzi non sono acceleratori del contagio, come indicano recenti studi della clinica universitaria di Ulma.

Ma loro gli scolari che cosa pensano? Siamo andati a chiederlo ad alunni di Francoforte e di Colonia.

Franzisca, 11ª classe, Francoforte

Sono decisamente tornata molto volentieri a scuola. Sono contenta di poter nuovamente tornare a studiare in presenza con i miei amici. Sono anche contenta di riavere quelle occasioni di socialità con gli insegnati che mi sono molto mancate. A casa a volte era molto difficile capire tutti gli argomenti senza avere nessuno con cui confrontarsi. Il Web ha molti limiti e spesso limita il confronto con i compagni e insegnanti. Fare lezioni a distanza è stato sicuramente un modo molto diverso e insolito di studiare. Io sono una persona ordinata e precisa, molto strutturata potrei dire, forse per questo per me non è stato difficile studiare da sola. Potrei concludere che è mancato il lavoro di gruppo e il confronto, utili per comprendere anche i propri limiti e per migliorare la capacità di risolvere problemi. Infine non tutti i ragazzi hanno la possibilità di avere i mezzi e la concentrazione necessari per apprendere da casa. Le misure ad oggi messe in atto dalla scuola direi che sono insufficienti e confuse, anche se organizzare tutto per bene non è semplice. Si dovrebbe pianificare e applicare forse maggiore alternanza delle attività e qualche controllo sanitario.

Giulia, 6ª classe, Francoforte

Sono tornata volentieri a scuola perché potevo rivedere i miei amici. Nei mesi scorsi mi sono mancati i miei amici e le persone a cui voglio bene. Fare homeschooling mi piaceva perché potevo alzarmi quando volevo, però dopo un po’ è diventato difficile a fare tutti i compiti. Secondo me si impara meglio a scuola perché si possono fare domande. Le misure di sicurezza sono in parte giuste in parte no, perché si deve portare la mascherina in cortile ma non in classe, e non è logico perché nel cortile c’è di più aria che in classe. Trovo utile che sulle scale si possa andare solo da una parte in su e dall’altra in giù.

Matthias, 11ª classe, Francoforte

Durante i mesi di lockdown la cosa di cui ho sentito più la mancanza è potere interagire con l’insegnante. Fare didattica a distanza è stata una precauzione necessaria, ma sicuramente è meno interessante e si lavora in modo meno produttivo che a scuola con i compagni. Tutti e due i modi di fare scuola hanno i loro vantaggi ma imparare a scuola con i compagni e con la presenza di un insegnante a cui si possono fare domande per capire meglio l’argomento che si studia è più facile. Per quanto riguarda le misure di sicurezza, che sono state prese dalla mia scuola per evitare la diffusione del virus, per me non sono abbastanza ampie.

Helena, 11ª classe, Francoforte

Sono stata contenta di tornare a scuola. Nei mesi a casa la cosa che mi è mancata di più è stato lo scambio diretto tra gli studenti quando, per esempio, qualcuno non capisce qualcosa, ma anche lo stare insieme con i compagni di classe in un’aula. Mi è piaciuto fare homeschooling perché è stata un’esperienza nuova anche se secondo me si impara meglio a scuola, dato che a casa certe volte è difficile trovare la motivazione per fare degli esercizi se poi non vengono controllati. Penso che a scuola in compagnia, potendosi scambiare idee con altre persone, sia effettivamente più facile imparare. Il piano di sicurezza è ben strutturato e giusto, la cosa più difficile in tutto questo è mettere in pratica le regole.

Mina, 8ª classe, Francoforte

Sono tornata volentieri a scuola anche se mi è piaciuto fare le cose da sola in homeschooling, ma quando abbiamo avuto scuola prima dell’estate in gruppi piccoli era bellissimo. Le misure di sicurezza per me non sono pensate a fondo.

Federico, 12ª classe, Colonia

Sì, non è mai bello ritornare a scuola dopo le ferie. Mi è piaciuto fare didattica a distanza, era più facile che andare a scuola, ma non efficiente. Abbiamo fatto le cose che dovevamo fare, ma i miei insegnanti non mi potevano dare delle risposte subito e non avevo mai l’impressione di imparare tanto come andando a scuola. Mi è mancato il contatto con l’insegnante, la classe e poi la struttura perché facendo homeschooling non avevo la stessa organizzazione. Forse era più bello per me perché facevo un po’ di homeschooling e poi altre cose. Si impara meglio in classe. Le misure di sicurezza sono giuste, importante è non avere una seconda ondata di contagi, anche se non se saranno sufficienti per prevenire una seconda ondata.

Anna, 11ª classe, Francoforte

All’inizio mi sentivo a disagio con tutti gli alunni che ritornavano a scuola però alla fine è stato meglio così perché nei mesi di lockdown mi è mancato il contatto sociale sia con gli insegnanti che con i compagni, lo scambio di opinioni e di pensieri che funziona bene solo con il contatto diretto. Con la didattica a distanza ho imparato a organizzarmi da sola e adesso ho maggior disciplina. Però tutto questo non sostituisce la scuola, diciamo che ci si concentra meglio a casa, sempre che si abbia una stanza per sé, ma niente è così importante come la spiegazione dell’insegnante per poter capire bene tutto. La cosa peggiore che possa succedere è aver bisogno di chiedere ancora. Le misure di sicurezza sono giuste anche se danno molto fastidio ma con così tanti ragazzi è necessario portare la mascherina. Forse si potrebbe evitare che si ammucchino tutti sulle scale organizzando gli ingressi scaglionati. Ma quello che si fa è sempre meglio che niente.

Valentina, 8ª classe, Colonia

Sì, sono tornata volentieri a scuola. Ero contenta di rivedere le mie amiche. Pensavo: finalmente possiamo rivederci tutti e abbiamo una vita un po’ più normale. Per me non era molto bello fare homeschooling. Quando avevo una domanda su un testo e non era così importante, non volevo scrivere una mail perché pensavo che l’insegnante avesse già tanto da fare, così chiedevo a mamma o papà di aiutarmi. Sicuramente si impara meglio in classe perché mi posso concentrare meglio, a casa penso che potrei fare tante altre cose e non ho voglia di fare i compiti. Penso che le misure di sicurezza siano sensate anche se non è bello portare la maschera tutto il tempo o non poter mangiare quando si vuole.

Elia, 11ª classe, Francoforte

Sono tornato volentieri a scuola perché stava diventando noioso stare a casa e volevo tornare a una vita normale. Non mi piaceva fare homeschooling perché molte cose erano poco chiare e in molte materie non avevamo compiti e ora siamo impreparati. A casa si è costantemente distratti e non si è molto motivati, si impara molto meglio a scuola. Le misure per evitare il contagio sono giuste ma in parte assurde, per esempio, che si scenda solo attraverso le uscite di sicurezza dove si ammassano centinaia di studenti.

Anna, 8ª classe, Francoforte

Sono tornata volentieri a scuola anche se mi è stato un poco difficile. Mi piaceva fare homeschooling, però mi mancavano i miei amici. A scuola non c’è distanza, credo che sia meglio imparare a casa.

Alba, 11ª classe, Francoforte

Tornare a scuola per me è stato così così. Da una parte mi sono stancata stare tutto il tempo a casa ma dall’altra era anche bello e ultra rilassante. A dire la verità non ho sentito la mancanza di niente tranne che di un paio di persone. Il tempo del lockdown forse non mi ha aiutato tanto a scuola ma mi ha insegnato tante altre cose importanti per la vita, per me stessa. Mi è piaciuto fare homeschooling? Non proprio. Se si è a scuola si deve fare lezione, non c’è altra possibilità ma a casa non sono riuscita a concentrarmi come di solito perché è un altro ambiente. Per me è meglio se si impara in classe con un’insegnante che sa cosa fa. Non dico che una persona non possa imparare anche da sola, personalmente credo che ce la farei se fosse necessario, ma dato che non è così preferisco andare a scuola per studiare. Le misure di sicurezza sono giuste, ma tanti prendono tutto questo alla leggera, nessuno rispetta la distanza di 1,5 metri, ma non è proprio facile in una scuola con 900 alunni. I corridoi e le scale sono sempre affollati, è difficile tenere una distanza, credo che le misure di sicurezza non aiutino tanto.

Matteo, classe 4ª, Colonia

Ero abbastanza contento di tornare a scuola. Però non ero più abituato a stare a scuola sette ore al giorno. Fare didattica a distanza i mesi scorsi non mi è piaciuto tanto perché a casa non riuscivo tanto a concentrarmi. A scuola si impara meglio. Ho sentito la mancanza dei miei compagni di classe e un po’ anche della maestra ma anche delle partite di calcio nel cortile della scuola. Le misure di sicurezza sono giuste ma non capisco alcune cose: che non dobbiamo mantenere la distanza in classe e in cortile, visto che abbiamo le mascherine, ma per salire in classe dobbiamo metterci in fila e salire mantenendo la distanza.

Alessia, 11ª classe, Francoforte

Sono tornata molto volentieri a scuola perché non vedevo l’ora di rivedere tutti i miei amici. Durante i mesi di homeschooling mi sono sicuramente mancati i miei amici. Anche i professori e le professoresse mi mancavano, cioè più che altro la lezione dove sono loro a spiegarti le cose e tutta l’atmosfera in classe dove, per esempio, un ragazzo o una ragazza fa una battuta o uno scherzo e ridiamo tutti insieme. Per me l’homeschooling era un po’ strano all’inizio e anche molto faticoso, perché dovevo organizzarti meglio e anche nelle lezioni online era strano non vedere le faccia di alcune persone ma sentirne solo le voci. Comunque però è stato bello vivere anche questa esperienza perché di sicuro tutti hanno imparato come andare avanti con gli argomenti in modo autonomo. Personalmente direi che si impara meglio a scuola perché puoi fare certi discorsi in classe con i tuoi compagni e i professori che a casa sono difficili da fare. Cioè in classe puoi fare per esempio una discussione su un certo argomento che c’entra con la lezione, dove tutti esprimono un’opinione o pongono delle domande a cui tu non avresti mai pensato. I regolamenti per evitare il contagio del Covid-19 sono secondo me abbastanza ragionevoli, anche se io l’avrei pensata in un altro modo perché personalmente non riesco a respirare bene con la mascherina addosso tutto il tempo a scuola (secondo il nuovo regolamento) e con questo caldo ogni giorno ritorno a casa con il mal di testa. Io avrei accorciato tutte le ore da 45 a per esempio 25 o 30 minuti, in questo modo puoi avere tutte le materie e anche se poi i ragazzi vanno a casa prima perché avevano meno lezione dai loro un compito in più, per dire, ed è finita lì.

Martina, 8ª classe, Francoforte

Sono tornata volentieri a scuola anche se mi mancava il mare. Fare homeschooling mi è piaciuto molto anche se ci davano molti più compiti ed ogni tanto c’erano problemi con il programma. Ho sentito la mancanza di chiacchierare con i compagni, commentare la lezione con loro. Si impara meglio a scuola o a casa? Dipende. Molte classi sono rumorose, quindi è meglio studiare a casa ma dall’altra parte un professore spiega meglio di un genitore. Le regole di sicurezza sono giuste secondo me, anche se nessuno le rispetta. Poi adesso dobbiamo mettere le mascherine anche in classe tutto il tempo, lì sicuramente soffocheremo.

Maximilian, 8ª classe, Francoforte

Sono tornato a scuola volentieri perché l’homeschooling mi dava sui nervi ed ero contento di vedere i miei compagni. I primi mesi è stato abbastanza bello fare homeschooling perché era una cosa nuova poi è diventato noioso perché si facevano sempre le stesse cose. La cosa bella era poter dormire a lungo la mattina. Si impara meglio a scuola con l’insegnante che spiega perché ti può rispondere direttamente quando chiedi qualcosa ma con la didattica a distanza se non capisci qualcosa devi scrivere una mail all’insegnante che ti spiega come si fa. Per questo è più facile imparare con la presenza dell’insegnante e poi a scuola si è più concentrati, a casa ci sono molte cose che possono distrarre. Nei mesi scorsi mi è mancato vedere i compagni e mi è mancato fare sport, la pallamano, il calcio. Penso che siamo tutti un pochino ingrassati perché non potevamo fare attività sportiva. Le misure di sicurezza sono giuste ma il problema è quando si arriva a scuola la mattina e non si tiene la distanza, come pure quando finisce la pausa e tutti si accalcano sulle scale senza distanza.

Giulia, 11ª classe, Francoforte

Sono stata felice di ritornare a scuola e di rivedere i miei amici perché mi mancavano la routine e i miei amici. Qualche volta mi sentivo un po’ sommersa ma l’homeschooling mi ha aiutato anche a capire gli argomenti. Scuola o homeschooling? Dipende. A casa ci sono tante cose che ti possono distrarre, in classe però non puoi imparare secondo il tuo ritmo. Purtroppo le misure di sicurezza non possono essere rispettate sempre. Soprattutto in classe dove siamo seduti vicini uno all’altro. Secondo me è una situazione molto difficile da gestire.

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