Foto simbolica. Foto di ©Daniele Messina

Con la presentazione di un apposito ODG l’on. Nissoli, deputata di Forza Italia eletta nel Nord e Centro America, ha inteso fare giustizia estendendo la riduzione dell’Imu a tutti gli italiani all’estero che posseggono una prima casa in Italia e non solo ai pensionati all’estero in convenzione internazionale.

Con questo provvedimento si intende contribuire non solo al rilancio dell’economia incentivando il cosiddetto turismo delle radici, ma si potrebbe, in prospettiva, anche favorire l’investimento per l’acquisto di una casa ad uso proprio per quegli italiani che vorrebbero o potrebbero creare un rapporto stabile con i loro territori di provenienza o di residenza dei loro familiari.

L’ODG proposto dalla On. Nissoli impegna il Governo a valutare l’opportunità di provvedere mediante successivi provvedimenti , a cominciare dalla Delega al Governo per la riforma fiscale attualmente all’esame dell’apposito ramo del Parlamento, modifiche alla normativa vigente volte ad estendere le riduzioni di Imu e Tari per i pensionati all’estero, anche per gli immobili posseduti da cittadini italiani residenti nei Paesi extra UE, con riferimento ad una sola unità immobiliare posseduta ad uso abitativo, con relative pertinenze, a titolo di proprietà o di usufrutto, nel rispetto di determinate condizioni e specifici criteri, tra cui rilevano gli accertati legami familiari e affettivi di tali soggetti con l’Italia e con il territorio nel quale è situato l’immobile oggetto di agevolazione.

C’è comunque da chiedersi come mai non si sia riscontrato un loro impegno effettivo al riguardo da parte degli altri rappresentanti eletti nonostante le loro reiterate promesse sventolate in precedenza. Come mai il Maie, che tanto sbraita nel dichiararsi paladino degli interessi degli italiani all’estero, anche in questa circostanza, come in tutte le altre precedenti, confermatesi anche in occasione della carica ricoperta in qualità di sottosegretario da parte del sen. Merlo, non abbia mai mosso un dito in tal senso.

Non resta che ringraziare l’on. Nissoli per il suo impegno e la sua tenacia a dimostrazione che la sorte degli italiani all’estero è purtroppo non solo legata alle decisioni ultime del nostro Parlamento ma passa anche e soprattutto attraverso l’impegno dei loro rappresentanti eletti all’estero, restandone vittime sia nel caso di loro disimpegno che di lusinghe.

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